Home
Atm, bonuscita per l’ex dirigente: “la pagheremo a rate”
L'azienda di trasporti ha chiesto un parere legale sullabuonuscita da 234 mila euro dell'ex direttore ed altre indennità. Sono accordi precedenti, contrattualizzati, e quindi dovuti. Vista la situazione possiamo solo accordarci per una rateizzazione. Ma c'è chi è contrario
L'azienda di trasporti ha chiesto un parere legale sulla?buonuscita? da 234 mila euro dell'ex direttore ed altre indennità. ?Sono accordi precedenti, contrattualizzati, e quindi dovuti. Vista la situazione possiamo solo accordarci per una rateizzazione?. Ma c'è chi è contrario
ALESSANDRIA – Scoppia un nuovo “caso Atm”, questa volta relativo alla buonuscita dell’ormai ex direttore Pierluigi Calizzano. “Il precedente consiglio di amministrazione – spiega l’attuale presidente Gianfranco Cermelli (nella foto con il suo vice Bressan) – aveva contrattualizzato una buonuscita di 234 mila euro, al quale si devono aggiungere 140 mila euro di trattamento di fine rapporto”. La cifra dovuta potrebbe essere anche superiore se si tiene conto di arretrati per oltre 100 mila euro e del ‘riscatto laurea’ per 160 mila euro.Ma, nel frattempo, i tempi sono cambiati, e i soldi finiti. E sono anche intervenute le nuove linee guida sui compensi ai dirigenti che, però, non possono essere retroattive.
“Abbiamo chiesto un parere legale per capire se sono fondi dovuti” prosegue Cermelli e la risposta sembra essere stata affermativa. Il problema è che in cassa quei soldi non ci sono: “non ci resta che accordarci con il diretto interessato per proporre una rateizzazione delle somme dovute”. Nonostante il parere legale, c’è chi si oppone, se non altro per questioni di opportunità: il sindacato della Filt Cgil fa infatti notare che la somma è pari all’intero ammontare degli stipendi dei dipendenti in un mese.
Anche il precedente presidente Gianpaolo Cabella conferma come “gli accordi erano stati presi con chi mi ha preceduto (Gianpaolo Lumi, ndr) e la giunta di allora (il sindaco Piercarlo Fabbio e l’assessore Luciano Vandone). “Si tratta di vecchie indennità, già pattuite – dice Cabella – Dopo le linee guida della giunta Rossa abbiamo anche provato a riparlarne. Un’altra azione che avevamo intrapreso fu la riorganizzazione interna, con l’eliminazione della figura del secondo dirigente”.
Scavando nella memoria, risulta, poi, come il direttore, alle luce delle disposizioni della nuova giunta, diede la disponibilità alle sue dimissioni. “Credo che gli fu chiesto però di restare per proseguire l’opera di riorganizzazione”, ricorda l’ex presidente. Calizzano uscirà dall’azienda in modo definitivo nell’agosto successivo, poco dopo il cambio del consiglio di amministrazione. Così Atm, dopo aver chiesto la rateizzazione del debito con Equitalia e, a breve, anche con l’Inps, in modo da riottenere il Durc, certificazione indispensabile per partecipare a nuove gare di assegnazione di servizi, potrebbe chiedere anche di “pagare a rate” gli ex dirigenti.