Degrado della città: occorrono più impegno, controlli e sanzioni
Basta fare un giro per la città per rendersi conto del degrado e della sporcizia di alcune zone, specie le vie periferiche, magari vicino ai cassonetti e lungo i viali. Questa è la fotografia di Alessandria di Pier Carlo Lava
Basta fare un giro per la città per rendersi conto del degrado e della sporcizia di alcune zone, specie le vie periferiche, magari vicino ai cassonetti e lungo i viali. Questa è la fotografia di Alessandria di Pier Carlo Lava
ALESSANDRIA – Il degrado di Alessandria è preoccupante, basta farsi un giro per la città, per rendersene conto, in particolare nei quartieri periferici, nei viali e nelle aree dei cassonetti per i rifiuti, per i quali i cittadini pagano le tariffe della Tares al massimo, per rilevare una situazione insostenibile.Le cause che determinano questa situazione sono diverse: i problemi finanziari del Comune, che a quanto pare non consentono di fare nemmeno la manutenzione ordinaria, l’inciviltà di determinati cittadini che contribuisce ad ulteriormente peggiorare le cose e la decisione di ritornare ai cassonetti di prossimità, che li ha de-responsabilizzati. Ovviamente, questa decisione che si è rivelata sbagliata oltre che costosa per le tasche dei cittadini, non giustifica certi comportamenti, ma purtroppo favorisce l’anonimato, che come è risaputo, agevola la violazione delle regole ed è la causa principale di taluni comportamenti incivili.
Nel corso di un recente Consiglio Comunale, mentre si parlava della situazione di inefficienza nella raccolta dei rifiuti e nella pulizia della città, il Sindaco ha pronunciato una frase, “far lavorare la gente”, alquanto significativa in ogni senso…, che dovrebbe far riflettere tutti, ma in particolare chi di dovere, soprattutto considerando che Amiu è sovradimensionata rispetto ad altre partecipate del settore (nel rapporto personale, 192 dipendenti, area operativa e fatturato, 15 milioni di euro). Siamo quindi all’assurdo, ci sono migliaia di disoccupati che non hanno lavoro e che vorrebbero disperatamente lavorare e chi lo ha (adeguatamente retribuito) a quanto pare non si sta impegnando come dovrebbe.
