In arrivo il kit che scopre i documenti falsi
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11 Ottobre 2013
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In arrivo il kit che scopre i documenti falsi

La Regione ha promosso un progetto di messa in rete della banca dati regionale grazie ad un kit tecnologico che permette alla polizia municipale di stanare documenti, banconote o etichette false. Cinque agenti hanno seguito un corso di aggiornamento e formeranno altri colleghi

La Regione ha promosso un progetto di messa in rete della banca dati regionale grazie ad un kit tecnologico che permette alla polizia municipale di stanare documenti, banconote o etichette false. Cinque agenti hanno seguito un corso di aggiornamento e formeranno altri colleghi

ALESSANDRIA – Da oggi il comando di polizia municipale di Alessandria, coordinato da Alberto Bassani, avrà a disposizione una strumentazione in grado di mettere in rete le banche dati dei comandi di polizia municipale della regione. E’ infatti diventato operativo il protocollo di intesa di polizia scientifica tra la Regione e i comandi dei centri zona per l’utilizzo di un kit che consente di operare su tre fronti, come spiega l’assessore alla promozione della Sicurezza e Polizia Locale Riccardo Molinari: “L’apparecchiatura che mettiamo a disposizione, con un investimento complessivo di 100 mila euro, consente di verificare l‘autenticità dei documenti e di trasmettere i dati acquisiti direttamente ad una banca dati; non solo, permette di accedere al laboratorio tecnico forense per ricostruire i dati contenuti in telefoni cellulari, smatphone e tablet; e di accedere ai laboratori di fotosegnalazione e di analizzare anche sostanze stupefacenti”.
L’apparecchio si può montare sulle auto in pattuglia: i documenti vengono analizzati e i dati trasmessi alla centrale che, in tempo reale, segnala eventuali anomalie, contestabili direttamente sul posto, senza necessità di portate il titolare del documento nella sede di polizia. “Con questo sistema – spiega Alberto Bassani – si ovvia anche al fatto che la polizia municipale non ha accesso alle banche dati del ministero degli Interni, come le altre forze si Polizia, creando di fatto un archivio regionale”. Per utilizzare il kit, contenuto nello spazio di una valigetta, cinque agenti hanno seguito un breve corso. “A loro volta – spiegano Bassani e Molinari – trasmetteranno le competenze ai colleghi anche dei comandi periferici”.
“In una situazione di carenze di risorse – aggiunge l’assessore – è nostro impegno ottimizzare le risorse con progetti che abbiano una ricaduta più ampia possibile sul territorio. Basti pensare che sul capitolo sicurezza nel 2010 c’erano 2 milioni di euro a bilancio, oggi ce ne sono 300 mila”.
Il sistema di controllo è in grado di “leggere” anche banconote ed etichette applicate ai prodotti: può essere quindi utilizzato contro la contraffazione di merci di vario genere.
Molinari sottolinea inoltre come “mentre a livello nazionale si va verso la depenalizzazione dei reato di clandestinità, in Regione lavoriamo in senso contrario, aumentando i controlli sul territorio”.  
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