I sei alessandrini di successo premiati dalla Camera di Commercio
Sei alessandrini saranno inigniti del prestigioso Premio Oscar del Successo per avere dato lustro con la loro attività in campo nazionale e internazionale alla provincia di Alessandria: Alberto Maria Alberti di Alessandria, il gioielliere Carlo Palmiero di Valenza, la maratoneta Valeria Stràneo di Alessandria, gli industriali Giorgio e Enrico Zerbinati di Borgo San Martino e il giovane Daniele Selvitella
Sei alessandrini saranno inigniti del prestigioso Premio ?Oscar del Successo? per avere dato lustro con la loro attività in campo nazionale e internazionale alla provincia di Alessandria: Alberto Maria Alberti di Alessandria, il gioielliere Carlo Palmiero di Valenza, la maratoneta Valeria Stràneo di Alessandria, gli industriali Giorgio e Enrico Zerbinati di Borgo San Martino e il giovane Daniele Selvitella
ALESSANDRIA – Anche quest’anno sei alessandrini saranno inigniti del prestigioso Premio “Oscar del Successo” per avere dato lustro con la loro attività in campo nazionale e internazionale alla provincia di Alessandria.Per il 2013 (43/ edizione) saranno premiati: il manager Alberto Maria Alberti di Alessandria, il gioielliere Carlo Palmiero di Valenza, la maratoneta Valeria Stràneo di Alessandria, gli industriali Giorgio e Enrico Zerbinati di Borgo San Martino e il giovane Daniele Selvitella di Villadeati per lo spettacolo.
Sono stati scelti su segnalazione delle redazioni di tutti i giornali della provincia e regione, da parte di una giuria riunita a Palazzo del Monferrato presieduta da Piero Martinotti presidente Camera commercio di Alessandria formata da giornalisti e rappresentanti degli Enti patrocinatori: Regione Piemonte, Fondazione Cassa Risparmio Al, Camera di Commercio, Città di Alessandria e Palazzo del Monferrato. L’organizzazione come sempre è curata dall’ideatore del premio Paolo Vassallo e dall’associazione culturale “Suol d’Aleramo”.
La cerimonia di consegna del Premio si svolgerà domenica 20 ottobre ore 17,30 nella Sala Congressi di Palazzo del Monferrato di Alessandria, in via San Lorenzo 21, alla presenza delle autorità provinciali e regionali. Il pubblico potrà assistere liberamente alla cerimonia.
Motivazione e dati biografici dei premiati
(In ordine alfabetico)

Alessandrino di nascita, laurea in Ingegneria Chimica presso il Politecnico di Torino, Alberto Maria Alberti é dal 1 luglio 2013 Presidente e Amministratore Delegato di Sarlux srl, dove è giunto provenendo da Saras Spa, una delle più grandi raffinerie del Mediterraneo. Nel 1978 inizia il suo percorso lavorativo con Italiana Petroli e da questa data, per Alberto Maria Alberti, é un continuo avanzare verso incarichi prestigiosi e di responsabilità in attività operative relative alla fornitura, logistica, raffinazione. Pensiamo che, con noi, lui stesso possa definirsi e con orgoglio, un uomo del mondo Eni, il nostro colosso petrolifero all’interno del quale lui è certamente riconosciuto come uno dei migliori esperti in raffinazione. Gli viene riconosciuta una “specialità”: le ristrutturazioni operative in raffinerie complesse, ma anche l’ideazione e l’attuazione di diversi progetti di miglioramento delle performances operative nel settore petrolifero e in quello dei prodotti chimici. Ricordiamo le tappe più significative del suo successo? Amministratore Delegato di Polimeri Europa fino al gennaio 2011; Presidente di Enipower per tutto il 2011; Consigliere di amministrazione di GALP (Portogallo), BAIERNOIL (Germania), ENITRADING (Olanda): tutte società estere partecipate da ENI Spa. Alberto Maria Alberti ha un proprio fiore all’occhiello: il poderoso incarico svolto come Responsabile della bonifica e dello smantellamento della raffineria di RHO e della riconversione del sito industriale divenuto strategico per l’espansione industriale dell’hinterland milanese.
Accanto a questo lavoro professionale svolto, nei vari campi, come manager intelligente, esperto, responsabile, Alberto Maria Alberti, ha saputo trovare anche spazi di impegno a favore del mondo associativo, rappresentativo dell’industria. E’ stato membro della Giunta di Confindustria e Presidente e Vice Presidente di Plastic Europe e Federchimica.Un Oscar del Successo questo che viene assegnato oggi a Lui che è utile a far capire come la chimica non sia tutto inquinamento, sofisticazioni, pesticidi e quindi possa contribuire a farne la conoscenza in positivo presso il cittadino comune che spesso l’associa a concetti negativi. Come ben dice il nostro Premiato:” Spesso non ce ne rendiamo conto, ma viviamo nella chimica e non facciamo caso a come possa essere non solo dannosa, ma utile, molto utile”.
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Con orgoglio, ricorda sempre che si è creato da solo, provenendo da una famiglia povera ma vivendo nel mondo “dorato” della Valenza di qualche anno fa, non poteva non assimilare l’amore per il gioiello e le sue infinite espressioni, lasciarsi sedurre dall’arte orafa, provare passione per una creatività che diventa mestiere. Nelle sontuose vetrine degli orafi di Valenza vedeva l’alta gioielleria e oggi sono i suoi gioielli ad essere esposti nelle vetrine dei migliori gioiellieri del mondo.Dichiara: “Da bambino mi lasciavo completamente stregare dai gioielli, dall’esplosione degli infiniti colori effusi dalle pietre. Inconsciamente credo di aver iniziato ad amare quest’arte fin da allora”.Attraverso gli anni della Scuola professionale di Arte Orafa di Valenza e con l’insegnamento e la guida degli inimitabili maestri artigiani della Città, Carlo
Palmiero viene trasformato da allievo dallo spirito vivace e curioso, in riconosciuto e stimato Maestro Orafo. Una scuola di vita oltre che professionale, che ha segnato in modo inconfondibile il suo lavoro artistico e creativo del gioiello. Dalle prime esperienze presso importanti laboratori apprende la complessa arte orafa, così da giungere alla creazione del suo primo atelier creativo, dove cresce e si afferma la forte personalità dei propri gioielli, fedele alla sua visione: “Dare materia e colore alle mie idee, realizzando gioielli unici e inimitabili”.Con uno staff che tocca i sessanta dipendenti e collaboratori, formato da creativi di alto livello, oggi Carlo Palmiero porta con genialità e talento la creatività e il carattere del gioiello italiano nel mondo. Grazie alla sua fervida capacità di fotografare e reinterpretare le infinite sfumature della realtà che lo circonda, Carlo Palmiero trasforma ogni sua creazione in espressione della personalità di chi lo indossa, con uno stile che coniuga sapientemente tradizione e innovazione, espresse con un gusto elegante che va oltre le mode. Dalla moderna e artistica sede di Via Industria a Valenza partono per Europa, Medio Oriente, Russia, Cina, Giappone, Stati Uniti, i suoi preziosi gioielli che brillano in quei Paesi quale icona di eleganza e stile italiano. “Un Artista del gioiello” questo è Carlo Palmiero che con la sua passione, la sua immaginazione, la sua sensibilità creativa, libera emozioni e plasma la materia dandole un’anima: quella delle forme senza tempo, del gioiello che è anche molto di più del manufatto prezioso perché sanno parlare con il linguaggio della scultura, usando il vocabolario proprio degli artisti che plasmano la materia per darle appunto un’anima, tra artigianato e arte.

Nasce in Monferrato questa “stella” che pubblicando il suo primo libro “Come diventare famosi stando comodamente seduti in poltrona”, costruisce un vero manuale di istruzioni per diventare famosi usando You Tube. E questo ventiseienne sa diventare famoso lui, prima ancora di insegnarlo agli altri, e lo dicono numeri di grande rilievo: su You Tube quasi 35 milioni di visualizzazioni e un mezzo milione di iscritti; su Facebook un centomila iscritti; Twitter gli regala un quarantamila followers e il suo target principale si distribuisce tra donne e uomini dai 17 ai 40 anni in tutta Italia.Quali le tappe per diventare “famoso” di Daniele Selvitella? Oggi è un web designer, art director e video editor italiano, ma da dove è partito? Dal diploma in Grafica Pubblicitaria conseguito nel 2006 presso il “Leardi” di Casale e mentre studia, nel 2004
frequenta uno stage come Art Director nell’agenzia pubblicitaria Leo Burnett di Torino. Un’esperienza che influenzerà notevolmente le sue scelte future. Iscritto all’Istituto d’Arte Applicata e Design di Torino, segue con grande profitto il corso di Laurea in Graphic and Web Design laureandosi nel 2009, ma già dal 2008 “osa” in proprio come libero professionista e si specializza nel web design. Dobbiamo però aspettare l’ottobre del 2009 per vederlo iniziare la sua carriera su You Tube. Realizza da solo i filmati sia come scrittura che registrazione e montaggio e i suoi video sono sketch e parodie nate per rispondere alla domanda: “Perché la gente vuole diventare fenomeno di You Tube umiliandosi?”. Si ispira all’attualità, alle tendenze del momento e anche a quegli avvenimenti che lo toccano più da vicino, e realizza video apprezzati su diversi livelli: un piano comico aperto a qualsiasi tipo di pubblico e un piano più ricercato, fatto di satira e citazioni, apprezzabile da un pubblico attento e con chiavi di lettura più raffinate. Appare in Tv ospite del Trio Medusa come You Tuber; è ospite del “Chiambretti Muzik Show”; partecipa al “Roma Fiction Festival” contattato dalla Colorado Film. Alla Radio si conquista un suo posto dal giugno 2012, dove on air su Radio Kiss Kiss ha un suo programma: “Kisskissenefrega”.Questo monferrino del web dichiara che “You Tube è la sua casa” dove ha realizzato il suo grande sogno di bambino: diventare un personaggio pubblico, con un interesse particolare per il mondo del cinema. Però dalla Rete dove è famoso, sa passare anche al reale: è stato protagonista di un documentario girato dalla Associazione Italiana Ricerca sul Cancro per sensibilizzare i giovani e far conoscere chi e come svolge l’attività di ricerca. Nel 2012, insieme a Giorgio Faletti e Ferzan Ozpetek é giudice nel programma: “Una metafora per la Ricerca”, concorso rivolto alle scuole medie superiori. Certamente Daniele Selvitella può ritenersi un’icona positiva del Web.

Orgogliosamente cittadina di Alessandria, Valeria Stràneo, é un’atleta italiana specializzata nelle gare di fondo, in particolare la maratona. Laurea in Lingue e Letterature straniere e fino a qualche tempo fa, educatrice in un asilo nido con contratto a tempo determinato, decide che maratona per maratone, meglio scegliere quelle sportive a quelle scolastiche, e i risultati in questi ultimi tre anni le danno ragione.
Non violiamo la sua privacy perché lo dice Wikipedia e lo diciamo per porre in evidenza un episodio esemplare e coraggioso della sua vita che da una malattia superata sa trarre un’atleta di alto livello agonistico. Valeria Stràneo, affetta da sferocitosi ereditaria, subisce un intervento di asportazione della milza ma questo non le impedisce di svolgere l’attività sportiva che oggi le riconosciamo conseguita con successo. Tre convocazioni in Nazionale per la sua specialità, ai Giochi Olimpici di Londra 2012, ottiene l’ottavo posto in classifica con il tempo di 2h25’27”. Nel 2013 ha corso a New York la mezza maratona in 1h13’57” e la stessa distanza in Sudafrica la compie in 1h19′. Sempre nel 2013 vince la “Chia Laguna Half Marathon” in Sardegna e conquista l’oro nella mezza maratona ai Giochi del Mediterraneo,svoltisi in Turchia, stabilendo il nuovo record della manifestazione in 1h11′. In agosto a Mosca nella maratona ai “Mondiali” conquista la medaglia d’argento: dopo aver condotto in testa quasi tutta la gara, viene superata nel finale da una atleta keniota. Dalle sue prime gare lunghe, affidandosiall’allenatrice Beatrice Brossa, Valeria Stràneo è giunta a questi successi del 2013 preceduta da ventun competizioni nel 2011 e nove nel 2012, con molti piazzamenti che in genere oscillano tra il primo e il terzo posto. Il suo esordio assoluto in Nazionale lo realizza a 35 anni agli Europei di Cross 2011 in Slovenia e ai campionati di mezza maratona “RomaOstia” si é laureata campionessa italiana con un velocissimo 1h07’46”. Pensiamo però che le vere maratone che non sono solo mezze ma ben di più, Valeria Stràneo le compia certamente in famiglia tra un marito exquattrocentista ad ostacoli e i due figli Leonardo e Arianna. Certamente sono queste le sue medaglie più belle, quelle di cui va più orgogliosa.

La parola “Monferrato” richiama agli occhi, ai pensieri e al cuore le colline, le vigne, il buon vino:questa è l’etichetta che gira in Italia ed Europa, riferita al nostro territorio. Il Monferrato però è anche pianura, e tra Casale e Valenza questa pianura è fatta di or ti, di verdure fresche, di ortolani chini sui loro appezzamenti di terreno da seminare, irrigare, coltivare, per ricavarne, molte volte, guadagni che ripagano poco le molte fatiche impegnate. Sarà guardando agli orti della nostra pianura e alle fatiche di chi la coltiva che nonno Ferdinando, nel 1970, iniziò a commercializzare l’ortofrutticolo della sua terra, recandosi nei mercati italiani con il camion pieno di frutta e verdura per dare uno sbocco più qualificato, al lavoro dei suoi compaesani poi esteso anche ad altri contadini del Piemonte e Lombardia. La prima idea geniale fu la lavorazione della verdura fresca e il primo minestrone fresco confezionato in vaschetta: è così che, con i figli Giorgio ed Enrico Zerbinati che guidano oggi l’azienda di famiglia con la terza generazione: Gianluca, Simone, Matteo, Serena e Valentina, la Zerbinati Srl decolla e si afferma in campo nazionale nel suo settore. Nel 1988 arrivano sugli scaffali dei supermercati le confezioni di spinaci, insalate e minestroni in busta. A fine Anni novanta la Zerbinati diventa un’azienda leader per i prodotti ortofrutticoli lavati, tagliati, confezionati, pronti per il consumo. Nel 2007 la novità assoluta sul mercato: zuppe e minestre di sole verdure fresche. Oggi Giorgio ed Enrico Zerbinati guidano un’azienda da 26 milioni di fatturato e un centinaio di collaboratori interni e 50 esterni. Dallo scorso 5 agosto è anche attivo il nuovissimo e tecnologico insediamento industriale alle porte di Casale Monferrato su 20 mila metri quadri. Crisi? Innovazione, tecnologia, creatività, qualità, investimenti, professionalità: questa è la ricetta della Zerbinati Srl per superarla. La terra non tradisce chi la ama, la coltiva, la rispetta, la conserva, la salvaguarda, traendone i frutti per il presente e per le future generazioni.