Cabella, questa mattina i funerali. E intanto l’inchiesta si allarga
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Elio Defrani - e.defrani@ilnovese.info  
14 Settembre 2013
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Cabella, questa mattina i funerali. E intanto l’inchiesta si allarga

Le esequie dell'agente della polizia penitenziaria si terranno a Dego, in provincia di Savona. Intanto gli inquirenti hanno posto sotto sequestro la motocicletta e la vettura che avrebbe perso il liquido su cui è slittata la Yamaha di Cabella. Nell'inchiesta dunque potrebbe finire anche il proprietario dell'automezzo.

Le esequie dell'agente della polizia penitenziaria si terranno a Dego, in provincia di Savona. Intanto gli inquirenti hanno posto sotto sequestro la motocicletta e la vettura che avrebbe perso il liquido su cui è slittata la Yamaha di Cabella. Nell'inchiesta dunque potrebbe finire anche il proprietario dell'automezzo.

DEGO (SV) – Saranno celebrati questa mattina, sabato 14 settembre, i funerali di Roberto Agostino Cabella, il 48enne deceduto l’altro ieri in un incidente stradale mentre con la propria moto percorreva viale Brigate Partigiane, a Cairo Montenotte. Le esequie si terranno a Dego, in provincia di Savona, a pochi chilometri dal luogo dello schianto: qui Roberto – originario di Novi Ligure – aveva fissato la propria residenza dopo il matrimonio con Margherita Alessandri.

Giovedì intorno alle 13.30 l’uomo si stava recando a Alessandria in sella alla propria Yamaha Tdm: lì avrebbe preso servizio come ogni giorno al carcere di San Michele. Era infatti sovrintendente della polizia penitenziaria. Sul posto di lavoro però non è mai arrivato: la sua motocicletta è scivolata su una macchia d’olio, Roberto è stato sbalzato giù dalla sella e ha urtato violentemente il guardrail. Per lui non c’è stato nulla da fare: è morto sul colpo.

Ora la polizia municipale di Cairo Montenotte sta indagando per ricostruire la dinamica del sinistro. Gli agenti hanno posto sotto sequestro la motocicletta e la vettura che – ferma in panne circa mezzo chilometro dopo il luogo dello schianto – avrebbe perso il liquido su cui è slittata la Yamaha di Cabella. Nell’inchiesta dunque potrebbe finire anche il proprietario dell’automezzo.

Roberto Cabella, l’anno scorso, aveva partecipato all’Eredità, la popolare trasmissione di Rai Uno. Era arrivato all’ultimo gioco, quello della “ghigliottina”, ma poi non era riuscito a vincere. In paese l’avevano comunque festeggiato, e ad attenderlo a casa c’era una bella torta: la moglie ci aveva scritto sopra “Sei il mio campione”.

Nel giugno del 2006, il cugino di Roberto, Giacomo Cabella, all’epoca 44enne, morì insieme a un collega di lavoro sulla statale Tortona-Alessandria: la loro Fiat Panda venne schiacciata da un camion. Le due famiglie, quella di Roberto e quella di Giacomo, vivono insieme in un’abitazione bifamiliare: dopo sette anni, la morte ha nuovamente bussato a quella porta. Un destino beffardo, a dir poco, per i genitori di Roberto, Mario e Iva, e per la sorella Paola.
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