Quanta acqua sotto il Ponte Cittadella
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Ionam Brigman - redazione@alessandrianews.it  
11 Settembre 2013
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Quanta acqua sotto il Ponte Cittadella

Un po' di chiarezza, fuor di polemica politico-economica contemporanea da lasciare più che volentieri alle opportune e più qualificate sedi, sul ponte che da secoli.. no, scusate, "i" ponti ...

Un po' di chiarezza, fuor di polemica politico-economica contemporanea da lasciare più che volentieri alle opportune e più qualificate sedi, sul ponte che da secoli.. no, scusate, "i" ponti ...

OPINIONI – Un po’ di chiarezza, fuor di polemica politico-economica contemporanea da lasciare più che volentieri alle opportune e più qualificate sedi, sul ponte che da secoli.. no, scusate, “i” ponti che da secoli uniscono i due lembi alessandrini del corso del fiume Tanaro nei pressi di dove c’era Bergoglio ed ora la Cittadella.

La semplice cronologia qui di seguito redatta, sicuramente incompleta ma abbastanza esaustiva e supportata da fonti bibliografiche trascritte in calce, può fornire un facile strumento di spunti di riflessione degli eventi passati, remoti e prossimi, sulla storia dei ponti sul Tanaro.

Tutto ciò per cercare di capire il susseguirsi dei fatti che hanno anche coinvolto la demolizione del ponte Cittadella nel 2009 dai più, erroneamente, considerato antico o addirittura antichissimo.

Nessuna volontà apocalittica, nessuna furia distruttrice, anzi, solo la sete di comprendere il passato mantenendo il più possibile la massima imparzialità intellettuale, non asettica, nei confronti degli eventi; provare a vivere meglio il presente e cercare di contribuire, per quanto ci è dato di poter tentare, alla costruzione di un futuro più maturo e figlio dell’esperienza di chi, prima di noi, ha vissuto su questo piccolo lembo di terra tra due fiumi.

  • 1168 – 1454. Presenza di un ponte in legno sul quale gravavano pedaggi e dazi.
  • 25 maggio 1455. Dopo due secoli dalla fondazione di Alessandria, e grazie a Francesco Sforza duca di Milano, si celebra la posa della prima pietra di un nuovo ponte in pietra.
  • 1463 e 1486. Due eventi alluvionali rallentarono il compimento dei lavori ormai prossimi.
  • Fine XV secolo. Il nuovo ponte in pietra viene ultimato.
  • 10 agosto 1497. Delibera degli amministratori della città per la ricostruzione di quattro arcate del ponte che erano crollate.
  • 1542. Alluvione del Tanaro. Il ponte è danneggiato.
  • 1549. Pagamento da parte dell’amministrazione comunale di somme destinate alla riparazione del ponte.
  • 1584. Alluvione del Tanaro. Il ponte è nuovamente danneggiato.
  • 1588. Il ponte torna agibile.
  • Inizio secolo XVII. Il ponte venne dotato di una copertura che ne fece una rarità nel suo genere divenendo un vanto per gli alessandrini.
  • Inverno 1706. Il ponte crolla a causa di un’alluvione del Tanaro.
  • 1707. Eugenio di Savoia chiamò ad Alessandria l’ingegnere milanese Giacomo Solari perché curasse la ricostruzione del ponte.
  • 1709. Alluvione del Tanaro. Il ponte, ancora una volta, è danneggiato.
  • 1728. Inizio della demolizione quartiere di Bergoglio in favore della costruzione della Cittadella militare.
  • 1746. Il ponte, in parte da poco ricostruito in legno, viene abbattuto per cause legate alla Guerra di successione spagnola.
  • Secolo XVIII, anni settanta. Completa ristrutturazione in pietra del ponte e della sua copertura.
  • 1798. Rifacimento a coppi della copertura del ponte.
  • Periodo napoleonico. Altre opere di ristrutturazione del ponte tra cui quella dell’ingegnere napoleonico François de Chasseloup-Laubat che fece costruire una passerella in legno sotto le arcate, a pelo d’acqua, come transito pedonale.
  • 2 agosto 1848. Malaugurata demolizione preventiva della copertura del ponte per ragioni belliche in seguito non verificatesi.
  • 1889. Dopo oltre quattro secoli di storia gloriosa e travagliata (444 anni) il ponte in pietra coperto venne definitivamente demolito.
  • 18 dicembre 1891. Inaugurazione del nuovo ponte sul Tanaro della Cittadella. A questo punto è importante una nota: la demolizione del ponte coperto e la conseguente costruzione del nuovo ponte della Cittadella furono accompagnate in città da notevoli critiche, polemizzando sull’ingente finanziamento – circa L. 300.000 – destinato dall’Amministrazione Provinciale di Alessandria alla costruzione del nuovo ponte…
  • 6 novembre 1994. Alluvione del Tanaro. Il ponte è danneggiato.
  • 1996. Incarico dell’amministrazione comunale all’architetto Richard Meier di progettare un nuovo ponte sul Tanaro da farsi a campata unica.
  • 1997 – 2008. “Ponte sì, ponte no” tra una chiusura temporanea al traffico e l’altra, tra le polemiche sui costi di progettazione e di costruzione del nuovo ponte, tra una mezza alluvione e l’altra. Esattamente come un secolo prima per il precedente ponte.
  • 7 agosto 2009. Il ponte della Cittadella, inaugurato 118 anni prima, viene demolito. La demolizione è stata finalizzata con la firma di un protocollo d’intesa tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Protezione Civile, l’Autorità di bacino del fiume Po, la Regione Piemonte, la Provincia di Alessandria, il Comune di Alessandria, l’Agenzia Interregionale per il fiume Po.
  • 17 gennaio 2013. Apertura ufficiale del cantiere del nuovo ponte della Cittadella.
  • 31 dicembre 2014. Termine ultimo per la consegna del nuovo Ponte della Cittadella, il quarto dalla fondazione della città.
Per chi volesse approfondire…

Un pensiero personale. Sicuramente sarei stato meno felice di assistere alla demolizione del 1889 di un ponte che, nonostante alluvioni, guerre, crolli e rifacimenti, ha unito le due anime di Alessandria per più di quattro secoli piuttosto di quello che si è fermato nel 2009. Il valore storico-architettonico del ponte di pietra coperto, vanto degli alessandrini per secoli, credo sia indiscutibilmente molto più profondo.

Questa breve cronologia è il normale corso delle cose e degli eventi nella storia degli uomini, composta da lotte, rivalità, centri di potere politico ed economico, momenti felici e tempi di crisi. Nulla di nuovo sotto il sole, nulla di cui scandalizzarsi, ma è necessario conoscere; chi non conosce il proprio passato non può pensare di aprirsi una propria porta radicata sul futuro. Tutto per imparare, ed essere visionari.

Fonti bibliografiche.
Francesco Gasparolo, Monumenta Alexandrina. Carte Alessandrine dell’Archivio di Stato di Milano edite a spese del Municipio di Alessandria. Stabilimento Cromo-Tipografico-Librario ditta G. M. Piccone. Alessandria, 1903.
Nicola Vassallo, Il territorio tra Tanaro e Bormida nei documenti d’archivio. Archivio di Stato di Alessandria. Ugo Boccassi Editore, 1997.
Piero Angiolini, Compendio di storia municipale dalle origini ai tempi nostri. Tipografia Ferrari Ocella & C. Alessandria, 1956.
L’Avvisatore Alessandrino, n. 150, 21 dicembre 1891.
 

 

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