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Sventato “giro” di sostanze dopanti per palestrati
Maxi operazione dei Nas e dei comandi dell'arma dei carabinieri del nord Italia che ha portato al sequestro di un ingente quantitativo di sostanze dopanti, ad indagare su 20 persone di cui 7 tratte in arresto. Gli acquisti avvenivano all'estero e la merce trasportata tramite autisti di autobus. Gli scambi lungo l'A26 in prossimità di Ovada
Maxi operazione dei Nas e dei comandi dell'arma dei carabinieri del nord Italia che ha portato al sequestro di un ingente quantitativo di sostanze dopanti, ad indagare su 20 persone di cui 7 tratte in arresto. Gli acquisti avvenivano all'estero e la merce trasportata tramite autisti di autobus. Gli scambi lungo l'A26 in prossimità di Ovada
PROVINCIA – Maxi operazione dei Nas e dei comandi dell’arma dei carabinieri del nord Italia che ha portato al sequestro di un ingente quantitativo di sostanze dopanti, ad indagare su 20 persone di cui 7 tratte in arresto. Centro operativo dell’importazione e distribuzione di sostanze anabolizzanti e stupefacenti, con gravi effetti sulla salute per chi ne fa uso, era una palestra del cuneese. Le indagini, partite nel gennaio di quest’anno, hanno messo in luce un meccanismo di importazione dall’estero che ha coinvolto anche il territorio alessandrino. Gli acquisti di anabolizzanti e altri tipi di medicinali, tra cui il “nandrolone” (inserito nella tabella degli stupefacenti), avvenivano inizialmente on line, e successivamente per via telefonica prevalentemente in Romania. La merce veniva poi affidata a corrieri, autisti di autobus sulla tratta Romania – Spagna. Lo scambio avveniva lungo il percorso, in aree di sosta o autogrill. Uno dei punti di scambio più frequenti era l’area sosta lungo l’autostrada A 26, nei pressi di Ovada. Il pacchetto veniva nascosto tra i bagagli dei passeggeri, ignari, e contrassegnati con appositi segni. Il corriere, quindi, consegnava la merce alla persona indicata e ritirava il denaro contante.
Gli anabolizzanti finivano poi nel circuito dei body builders del nord Italia, Cuneo, Brescia, Torino. A farne uso gli appassionati della cultura del fisico, in preparazione di gare e competizioni. “Si tratta di sostanze anche molto pericolose per le persone che ne fanno uso – ha sottolineato il comandante dei Nas per il Nord Italia tenente colonnello Demetrio Conti – soprattutto se assunte senza controllo medico.”
Dietro allo smercio c’era anche un discreto giro di affari: il costo di un “pacchetto” variava tra i 700 euro, fino ad arrivare a 2 mila euro, dopo i primi sequestri.
In manette sono finiti F.D. 33 anni, titolare di una palestra a Saluzzo, B.G, 40 anni bresciano, C. M 47 anni, guardia giurata del genovese. Questi, a loro volta, distribuivano le sostanze a persone che praticavano body building.
Inoltre, gli accertamenti, hanno consentito di denunciare il titolare della palestra del cuneese anche per esercizio abusivo della professione medica in quanto, pur essendo privo di titolo, prescriveva diete personalizzate ai frequentatori della sua struttura.
Nel corso delle operazioni, condotte sul territorio dagli uomini guidati dal capitano Roberto Giraudo, sono state sequestrate oltre 1600 tra fiale, flaconi e compresse, 7 gli arresti, di cui 5 in carcere e due ai domiciliari, 20 le persone indagate.