Statalizzazione scuole dell’infanzia comunali: al via il processo
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Statalizzazione scuole dell’infanzia comunali: al via il processo

Con una delibera di giunta si propone di intraprendere la strada del processo di statalizzazione delle scuole dell'infanzia comunali. "Un primo passo di un provvedimento più ampio e lungo, che non partirà a settembre, vista tutta la serie di trattative con Regione e Stato". Alla base c'è la continuità del percorso educativo...

Con una delibera di giunta si propone di intraprendere la strada del processo di statalizzazione delle scuole dell'infanzia comunali. "Un primo passo di un provvedimento più ampio e lungo, che non partirà a settembre, vista tutta la serie di trattative con Regione e Stato". Alla base c'è la continuità del percorso educativo...

 ALESSANDRIA – E’ una delibera di giunta a portare alla ribalta la possibilità di trasformazione delle scuole dell’infanzia comunali paritarie della città in scuole dell’infanzia statali. Il provvedimento è stato portato all’attenzione della commissione Cultura e Istruzione e sarà argomento anche in sede del Consiglio comunale di oggi. “Si tratta di un primo passo verso un processo lungo e ben più ampio – ha spiegato il sindaco Rita Rossa – che fa capo ad un ordinamento normativo regolato dalla Regione Piemonte, che percorre la strada verso un percorso di continuità didattica, già avviato con l’istituto comprensivo che rappresenta una forma di semplificazione amministrativa e gestionale”. Questa è la strada percorsa lo scorso anno dal Consiglio regionale, attraverso il “Ridimensionamento scolastico piemontese”, come definizione dell’organizzazione territoriale più ottimale per la continuità scolastica.
Un provvedimento teso alla “eterogeneità e alla continuità” soprattutto nella visione dei servizi educativi della scuola materna (come si chiamava prima della denominazione scuola dell’infanzia) che rappresentano un percorso non più solo “assistenziale”, ma educativo vero e proprio.
Si tratta di un atto che necessita di una serie di trattative con la Regione (come ha spiegato la direttrice Bistolfi, precisando che già alla fine di ottobre le richieste per questi passaggi da comunali a statali dovranno già essere concordate con la regione Piemonte) e che pertanto non si potrà attuare già a partire da settembre e dall’anno scolastico 2013-2014. In città ci sono alcune strutture scolastiche dove “convivono” classi statali e classi comunali: sezioni comunali sono presenti alla Carducci, alla Bovio, a S. di Santarosa, al Micca, al Campi, San Michele, Spinetta Marengo 1 e 2 e Cascinagrossa, per un totale di 20 sezioni e una capienza di 500 bambini.

Oltre all’aspetto didattico, a preoccupare è quello occupazionale: da Locci, a Buzzi Langhi, da Cammalleri a Fiorentino, la preoccupazione è per le maestre, cioè per coloro che oggi lavorano nella scuola dell’infanzia comunale. Che ne sarà di loro? Quali garanzie avranno? Passeranno sotto lo Stato?
Il primo cittadino assicura il passaggio del personale aggiungendo argomentazioni al provvedimento: “proprio nel tentativo di accelerare questo processo di statalizzazione, nella tutela dei lavoratori, abbiamo chiesto a Roma, al Ministero, se si può prevedere un passaggio diretto del personale, attraverso una procedura ad hoc tra Alessandria e il tavolo interministeriale”. Con questo provvedimento si avrebbero migliori garanzie (anche a livello economico) per le insegnanti, una continuità e unificazione didattica per i bambini e infine anche per l’ente comunale un “alleggerimento” di spese.
“Finalmente, era ora”! Questa è stata l’esclamazione del consigliere Emanuele Locci, che ha ritenuto il provvedimento un segnale positivo verso una strada che era da intraprendere già da tempo. A favore anche i commissari di maggioranza (Penna (Sel), Procopio (Insieme per Rossa), Cattaneo (Pd), Malagrino (Moderati)). Buzzi Langhi invece si è astenuto. In realtà si tratta di un percorso che molte altre città hanno già affrontato e attuato. “E i nidi? E il loro personale”, chiede Ciro Fiorentino. “Purtroppo questo processo è solo per le scuole dell’infanzia e non per gli asili nido, che non si possono statalizzare e che da sempre e per normativa sono di gestione comunale”. Forse il percorso che anche per questo settore si sta studiando è quello di una “gestione integrata”: gestione sempre a capo del Comune, ma con un “aiuto” di soggetto associativi terzi.

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