Aspal: iniziate le ferie forzate. Da oggi in “tenda” sotto il Comune
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Aspal: iniziate le ferie forzate. Da oggi in “tenda” sotto il Comune

Prima le catene, ora la tenda: sono questi alcuni dei simboli della protesta dei lavoratori di Aspal che da questa mattina si stabiliranno in presidio permanente sotto Palazzo Rosso, in tenda, a fianco al camper delle cuoche dell'Usb già lì da giorni. Intanto da ieri sono iniziate le "ferie forzate" per alcuni dipendenti Aspal...

Prima le catene, ora la tenda: sono questi alcuni dei simboli della protesta dei lavoratori di Aspal che da questa mattina si stabiliranno in presidio permanente sotto Palazzo Rosso, in tenda, a fianco al camper delle cuoche dell'Usb già lì da giorni. Intanto da ieri sono iniziate le "ferie forzate" per alcuni dipendenti Aspal...

 ALESSANDRIA – 18:00 “Il presidio sarà permanente. Venerdì un incontro sul mutuo soccorso”
“Stiamo pensando a come valorizzare la nostra presenza qui sotto il Comune. Il nostro non è sicuramente un campeggio, e c’è la volontà di rendere questi giorni produttivi. Organizzeremo momenti di cultura e di riflessione collettiva. Intanto ricordiamo al sindaco le sue promesse facendogliele riascoltare”: con queste parole Rosario Trupia, della Uil, riassume le intenzioni dei partecipanti al presidio permanente di fronte a Palazzo Rosso, che da questa mattina può contare anche sull’installazione di una vera e propria tenda da campo. Nel pomeriggio i manifestanti hanno portato qualche genere di conforto (compreso il probabile arrivo di un frigorifero) e installato casse acustiche e lettore, così da riprodurre la voce del sindaco Rita Rossa che prometteva come “nessuno sarebbe rimasto indietro” e “l’Amministrazione avrebbe fatto tutto il possibile affinché la città non morisse, non accettando che a pagare il dissesto sarebbero stati incolpevoli lavoratori”.
Intanto, oltre alla solidarietà di numerosi politici già passati dal presidio (“ma servono atti concreti” – ribadiscono sindacati e lavoratori), si infittisce il calendario di appuntamenti e incontri previsti di fronte a Palazzo Rosso. Questa sera il direttivo di Rifondazione Comunista si incontrerà proprio nei pressi della tenda per discutere di lavoro, mentre domani le operatrici dei servizi rivolti ai giovani promettono nuove iniziative “originali” di protesta. Venerdì è già stato fissato poi un incontro aperto a tutta la cittadinanza con l’obiettivo di discutere di mutuo soccorso fra lavoratrici e donne in difficoltà. Spiega Ivana Tripodi, una delle organizzatrici: “visto come stanno andando le cose, siamo costretti a guardare ai buoni esempi del passato, come le soms. Tante donne, amiche e colleghe, si trovano in seria difficoltà da un giorno all’altro. Chi è single con i figli piccoli, chi è separata e ha figlie che vanno all’università, in tante si trovano abbandonate dai propri compagni e ora anche da chi dava loro la possibilità di lavorare e badare al mantenimento proprio e della famiglia. Ma c’è anche chi un marito ce l’ha ancora, ma è rimasto da poco senza lavoro. Se l’Amministrazione non sa come affrontare la situazione, qualche buon esempio proveremo a darlo noi. Serve purtroppo ricordare che siamo famiglie e persone, non solo numeri. L’iniziativa sta raccogliendo consensi presso il Cissaca, l’Asl, il Sert, il personale del Comune. Sono tante le persone pronte a ragionare di come affrontare un futuro che fa paura con il supporto almeno della solidarietà reciproca. Valuteremo diverse soluzioni che vadano nella direzione di una collettività civile: buoni acquisto per chi si trova in difficoltà, banca del tempo, sostegno reciproco. Il primo appuntamento sarà qui al presidio della tenda con chi vuole venerdì dalle 17.30. Ci saranno delle educatrici disponibili a far giocare i bambini mentre le mamme parteciperanno all’incontro”. 
 

 La scorsa settimana erano le catene che li legavano ai cancelli di Palazzo Rosso. Da oggi invece il simbolo della protesta dei lavoratori di Aspal, con la possibile unione di altre aziende come Costruire Insieme e Amiu, sarà una tenda montata davanti al Comune.  Un annuncio già fatto nei giorni scorsi dalle organizzazioni sindacali di Cgil, Cisl e Uil che avevano dichiarato a gran voce che “non si sarebbe fermata qui la lotta”. E con essa anche i presidi proseguono. L’intenzione è quella di creare un presidio permanente con turni sia di giorno che di notte per piccoli gruppi che resteranno accampati nella tenda, visto che le intenzioni dell’amministrazione non sembrano dirigersi in altre direzioni, con altre soluzioni.

Anzi sembra che quelle che fino alla settimana appena trascorsa erano solo “voci” si siano trasformate in certezze per i lavoratori di Aspal: da ieri, martedì 11 giugno, infatti, è stata confermata la prima tranche di “ferie forzate”. Da ieri sono 15 i dipendenti “a casa” obbligatoriamente: ufficio contravvenzioni e mediazione culturale nel suo complesso sono servizi che hanno già abbassato le serrande. Ma le prime ferie forzate hanno interessato anche parte dei lavoratori della Ludoteca e parzialmente anche dell’Informagiovani. I prossimi sembrano essere il Sit, servizio informatico e l’ufficio tributi. Ad oggi gli unici ancora operativi, insieme a coloro che si occupano del servizio “Estate ragazzi” e a coloro che sono dirottati su Costruire Insieme.
Le segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil però non sono rimaste in silenzio: nella giornata di lunedì è stato inviato al primo cittadino Rita Rossa e al liquidatore di Aspal, Massimo Bianchi, un “atto di diffida” (nella foto in alto a sinistra) nel quale si dichiara esplicitamente che “queste organizzazioni sindacali, facendo seguito alla comunicazione del 10/06/2013, in merito all’oggetto di ferie forzate per i dipendenti Aspal srl, con la presente diffidano SS.LL dal proseguire nel mettere in ferie obbligatorie i dipendenti, essendo detta procedura non consona alle prerogative contrattuali ed alla normativa vigente e cosa ancor più grave senza avere dato comunicaziobe alle Organizzazioni sindacali”. 

Insomma la “tenda” è proprio il simbolo della volontà di non mollare e di “mettere le radici” per difendere il proprio posto di lavoro e i servizi. Come da un paio di giorni stanno già facendo le cuoche dell’Usb, che lavorano per l’azienda speciale Costruire Insieme, che trascorrono giorno e notte nel camper parcheggiato sotto Palazzo Rosso, ricoperto di cartelli e striscioni, al suono di “se cadiamo noi, cadi anche tu”, firmato le “cuoche precarie”.  Ma siamo solo a metà settimana, perché venerdì 14 giugno invece sarà la volta del tpl, trasporto pubblico locale che ha organizzato oltre allo sciopero di 24 ore anche un presidio sotto “Palazzo Rossa”. 

 
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