SociAl Bike, i corrieri in bicicletta
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SociAl Bike, i corrieri in bicicletta

E' nato in Alessandria un progetto per portare i corrieri in bicicletta anche nella nostra citttà. Un'idea che sta avendo successo in tante parti d'Italia e che copre un buco che la grande distribuzione non dà

E' nato in Alessandria un progetto per portare i corrieri in bicicletta anche nella nostra citttà. Un'idea che sta avendo successo in tante parti d'Italia e che copre un buco che la grande distribuzione non dà

#nonsolodissesto – A volte basta poco. Un’idea semplice, dell’inventiva, intraprendenza, buona volontà e, soprattutto, provarci. Le formule per vincere la crisi sono spesso più semplici di quanto si crede. Guardando con attenzione in giro si trovano spazi liberi per tentare di costruirsi un futuro. Non è necessario essere esperti di internet, programmatori o saper lavorare con le nuove tecnologie. Con una bicicletta e un portapacchi di strada se ne può fare altrettanta.
È questo il progetto che muove SociAl Bike, un’iniziativa tanto elementare che si può spiegare in tre parole: corrieri in bicicletta.
“L’idea dei corrieri in bicicletta è già nata in parecchie altre città – ci spiega Alessandro Donna ideatore di SociAl Bike-  Ho deciso di lanciarla anche qui al Lab 121 che me l’ha sposata. A quel punto sono partito a mettere giù un piano. Innanzitutto abbiamo parlato con le Cooperative Liberazione e Company per avviare un progetto pilota. Perché vorremmo fare anche servizio sociale ai portatori di handicap o alle persone anziane facendo loro la spesa o andare a pagarli le bollette”.

Questo è solo un primo passo per creare un servizio più articolato e vasto da proporre alla città. “Il progetto campione ci serve per vedere se c’è una risposta in città. Non possiamo andare alla Camera di Commercio e partire così dal nulla. Prima dobbiamo vedere se c’è interesse. Ne abbiamo trovato molto ma prima dobbiamo riuscire a instaurare una rete – racconta Gianluca Pagella, altra anima della proposta – Un vettore come quello che noi vorremmo creare è un servizio che la grande distribuzione non dà. O non lo fa in tempi così rapidi e a costi convenienti per tratte così brevi. Si pensi, ad esempio, a un fioraio che deve consegnare un vaso di fiori e non ha possibilità di lasciare il negozio perché è da solo. O lo scambio di atti tra due uffici. Rispetto ai corrieri siamo un vantaggio per aziende piccole, commercianti e uffici che devono spedire all’interno della città. I grandi corrieri hanno orari fissi, esigenze, le attività piccole sono tagliate fuori perché questi servizi non consegnano in città o comunque c’è una burocrazia tale che non è conveniente farlo. Ci andiamo a inserire in una nicchia dove il servizio non c’è e non può essere effettuato dalla grande distribuzione”.

Un’idea tanto ovvia che viene da dirsi “perché non l’ho avuta io”. Ma spesso è nelle cose più essenziali che si rivelano opportunità notevoli. Con un costo contenuto SociAl Bike si prefigge di proporre un’offerta che al momento manca in Alessandria e che sta funzionando tanto bene in molte città in tutta Italia.
“I costi vivi sono bassissimi. La maggior parte di quello che si pende è nel crearsi una rete. Poi i costi di gestione sono pochi. Delle biciclette costano poco, così come la loro manutenzione. Se poi sono riusciti a farlo Genova, che è una città non molto adatta alle bici, vuol dire che da noi c’è ampio margine. È da quell’esperienza che mi è scattata la molla dentro – conclude Alessandro – Senza contare che è un’attività dall’ alto impatto sociale e che rispetta l’ambiente, anche una scelta ecologica quindi. Quello che ci spinge è la motivazione di darci da fare e non restare seduti a lamentarci, di trovare qualcosa che funziona in un momento in cui il lavoro manca”.

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