Le lucciole di aprile
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Le lucciole di aprile

La Resistenza e la Liberazione ad Alessandria: il senso del ricordarla oggi

La Resistenza e la Liberazione ad Alessandria: il senso del ricordarla oggi

MemoriALE – Questa settimana si festeggia l’anniversario della Liberazione d’Italia. Il 25 di aprile, al termine del secondo conflitto mondiale, decretò la fine dell’occupazione nazista e della lunga esperienza fascista. In realtà le truppe angloamericane entrarono ad Alessandria solo il mattino del 29 aprile; la sera prima il Comitato di Liberazione Nazionale della città aveva già ottenuto la resa del presidio nazista locale, che cercò invano di resistere prima di arrendersi definitivamente. 
In questa occasione vi proponiamo dunque un’altra immagine d’epoca di Piazza Garibaldi, dopo quella pubblicata già qualche settimana fa. La piazza viene ritratta da una prospettiva che mette in risalto le decorazioni ed il palco predisposto per l’arrivo in città del duce. Era il maggio del 1939. L’anno dopo l’Italia sarebbe entrata in guerra, con il carico di orrori e distruzione che tutti conosciamo.
La nostra provincia fu ampiamente attraversata dal vento della Resistenza, una lotta di persone comuni, in gran parte giovani, spinte dal desiderio di cambiare le cose. Questo è costato sangue e ha richiesto l’uso strumentale della violenza, ma allo stesso tempo questa esperienza ha fornito un terreno comune e prezioso per la nascita della nuova Repubblica, dopo la guerra. La capacità di “resistere” è entrata così ufficialmente nel dna di un popolo che in realtà ha sempre dimostrato, nei lunghi secoli di dominazione, di averla.
Questo anniversario del 25 aprile allora dovrebbe ricordarci del dono che, come cittadini, abbiamo ricevuto da quegli uomini e donne che volevano cambiare le cose. Parlo di quella scintilla di resistenza in ognuno di noi, che ci può spingere ad agire nella società, sfruttando le intelligenze e le capacità individuali e combattendo l’apatia, l’indifferenza o lo scoraggiamento che spesso ci vengono imposti dai contesti in cui viviamo.
L’Isral (l’istituto per la storia della resistenza di Alessandria) ha predisposto sulla sua pagina web un’interessante sezione dedicata al 25 aprile, ricca di informazioni e materiali. Fra questi un componimento del poeta dialettale alessandrino Giovanni Rapetti, intitolato I lizaró (Le lucciole) e mosso da un senso di delusione e tristezza seguita alle speranze nutrite per il dopoguerra. Quelle “luci, lucciole, di una notte lungo il Tanaro” di cui parla il poeta non dobbiamo farle morire, quelle piccole luci di speranza che brillano nella notte. Questa è la responsabilità che ci siamo guadagnati in quel giorno di aprile di 68 anni fa.

Piazza Garibaldi: allestimenti per la visita di Mussolini ad Alessandria, maggio 1939. Per gentile concessione della Fototeca Civica di Alessandria.  

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