Uno psicologo in farmacia
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Uno psicologo in farmacia

Abbiamo intervistato lo psicologo Massimo Mangiarotti che insieme alla dottoressa Michela Giacobbe si occupa del progetto "Lo psicologo in farmacia" che offre consulenze psicologiche gratuite presso le farmacie di Alessandria e provincia

Abbiamo intervistato lo psicologo Massimo Mangiarotti che insieme alla dottoressa Michela Giacobbe si occupa del progetto "Lo psicologo in farmacia" che offre consulenze psicologiche gratuite presso le farmacie di Alessandria e provincia

#nonsolodissesto – I disturbi psicologici sono tra le problematiche più diffuse tra la popolazione occidentale, secondo quanto dicono le statistiche. Eppure, soprattutto in Italia, risentono ancora di uno stigma, qualcosa di cui vergognarsi e da tenere segreto. Depressione, ansie ma anche una mancanza di comunicazione in una coppia, vengono vissuti come se fossero una colpa, un meno di una persona.
Il tabù è generato dalla mancanza di conoscenza, dal non capire la vera natura di questioni che hanno precise cause e una loro soluzione, cause che non hanno la minima traccia di demerito personale.
A provare a cambiare questo tipo di mentalità è scesa in campo l’associazione culturale Luna D’Acqua con il progetto “Lo psicologo in farmacia”
“L’idea è nata nel 2009 a Milano con lo scopo di far sentire le persone meno sole nella città –ci spiega Michele Mangiarotti, psicologo e anima dell’iniziativa insieme a Michela Giacobbe – Nel 2011 è stato fatto poi anche in provincia di Cuneo. Noi era già da qualche anno che monitoravamo l’evoluzione e nel 2012 io e la dottoressa Giacobbe abbiamo deciso di partire autonomamente in Alessandria. Il progetto consiste nella possibilità di chiedere una consulenza psicologica gratuita di circa un’ora in una delle farmacie che hanno aderito, una ventina in Alessandria. Dopo aver ascoltato la persona che viene, insieme, proponiamo quello che a nostro giudizio è un ipotetico intervento e la indirizziamo verso la strada migliore per la propria problematica”.

Oltre al supporto psicologico gli psicologi in farmacia organizzano una serie di serate di approfondimento su singoli temi. Un modo per far conoscere meglio certe problematiche e diffondere la conoscenza della pratica psicologica. “Abbiamo iniziato in parallelo gli incontri informativi perché ci eravamo accorti che tante persone avevano voglia di conoscere cosa sia la psicologia Crediamo che sia importate aiutare la cultura psicologica a decollare, soprattutto nelle piccole città. All’inizio la gente ha fatto un po’ fatica ad avvicinarci, anche i farmacisti. Vogliamo aiutare le persone e far sapere loro che se hanno una depressione non significa che devono andare in un reparto psichiatrico. C’è una mentalità chiusa. Però crediamo che piano piano la gente possa avvicinarsi alla psicologia come a un’altra medicina. Se si ha male ai denti si va dal dentista ma se si ha una problematica psicologica non si va dallo psicologo. E spesso se le persone che vengono da noi fossero venute prima avrebbero ridotto il lavoro da fare sul loro disagio. È il discorso di fare un po’ di prevenzione. È difficile farla. Dare la possibilità a uno che va in farmacia di parlare di che cosa ha va in questa direzione. Così come le serate informative (il calendario dei prossimi appuntamenti è disponibile qui)”.

La sfida sta funzionando. Il primo anno di attività ha regalato un buon seguito con diversi clienti delle farmacie che sempre meno timidamente avvicinano gli psicologi presenti. Un successo, si può dire, che ha portato gli altri centri zona della provincia a importare la pratica dal capoluogo. “I farmacisti sono rimasti soddisfatti . Da qualche mese il progetto si è iniziato ad allargare su tutto il territorio avendo trovato una ventina di farmacie che ci supportano tra Alessandria e frazioni. Inoltre ci hanno contattato vari colleghi attraverso il nostro sito per collaborare: ora il progetto è presente su Novi Ligure, Acqui Terme, Valenza, Tortona, Ovada e addirittura da Alba”.
Ciò che manca ancora è l’eterogeneità di chi si rivolge allo psicologo in farmacia. “Vengono tutti i tipi di persone a parte gli adolescenti che proprio non si rivolgono a noi. C’è però una predominante di donne, il 98% sono donne anche se non abbiamo mai fatto statistiche in merito. L’età, a spanne, è di 40-50 anni. C’è pure qualche donna anziana comunque. Molto pochi sono invece gli uomini. La maggioranza di chi viene da noi lo fa per questioni legate alla situazione di coppia”.
La crisi però sta mettendo a dura prova tanti, segno ne è il crescere di casi legati alla perdita dell’occupazione o di insicurezza per il proprio futuro. “Stanno arrivando tante persone che hanno perso il loro lavoro. Io collaboro anche con il Patria di Alessandria e lì ne vedo molti. Gente che ha sempre lavorato e che in questo momento si ritrova senza più un’occupazione. Oppure persone che economicamente stanno relativamente bene e si chiedono che cosa stia succedendo. Su questi problemi qualche uomo in più viene”.

“Noi volevamo essere un po’ la bussola in un momento difficile per qualcuno”.
Per quei qualcuno che hanno bisogno di un aiuto per ritrovare il giusto orientamento tutte le informazioni si posso reperire a sul sito dello psicologo in farmacia.

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