“Non pagheremo noi il dissesto”
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“Non pagheremo noi il dissesto”

Lunedì 8 Aprile assemblea pubblica al Laboratorio Sociale "in cui i lavoratori delle municipalizzate e delle cooperative racconteranno la loro esperienza, per confrontarsi con chi sta vivendo in prima persona questa lotta"

Lunedì 8 Aprile assemblea pubblica al Laboratorio Sociale "in cui i lavoratori delle municipalizzate e delle cooperative racconteranno la loro esperienza, per confrontarsi con chi sta vivendo in prima persona questa lotta"

ALESSANDRIA – “O si sta con la città e al fianco di chi è stato indicato come agnello sacrificale della crisi (siano lavoratori, famiglie, persone che necessitano del sostegno sociale degli enti), oppure si abdica alla propria responsabilità sociale nei confronti di Alessandria e si sceglie di stare “da un’altra parte”.” Queste le parole che AlessandriaInMovimento usa per lanciare a tutti gli alessandrini a partecipare al momento di incontro che si svolegrà lunedì 8 aprile al Laboratorio Sociale. 
“Il climax sociale sta arrivando al suo apice – dicono gli organizzatori – L’intensità ovviamente è inversamente proporzionale al tempo residuo. Questi mesi di lotta dei lavoratori Aspal e di chi garantisce in questa città una struttura di servizi fondamentali, dai lavoratori Amiu e Atm ai lavoratori delle cooperative, passando per le restanti aziende partecipate, stanno sempre più scandendo il calendario e l’agenda del Sindaco e della giunta. Lo sciopero del 22 Marzo e l’occupazione del consiglio comunale del 28 Marzo sono le ultime due tappe di questo processo. Ma la lotta è ancora aperta, non si può solo sperare di vincere: si deve rompere questo vortice, forzare la storia che l’Inevitabilità Finanziaria ha già scritto per Alessandria, disobbedirle e cancellarne il finale. Per senso di solidarietà nei confronti delle famiglie coinvolte? Ovvio. Ma non solo. (…) Essere al fianco di uomini e donne che lottano per il proprio futuro è giusto e doveroso a prescindere. Ma oggi ad Alessandria quelle lotte debordano dal posto di lavoro, parlano a tutti noi del tipo di città che vogliamo, ne mettono in discussione il dna. Diventa difficile sostenere che la città di domani sarà la stessa per centinaia di persone senza Cissaca, per esempio.”
Certo è che non esistano ricette nè percorsi prestabiliti, ma da parte di coloro che si incontreranno nei locali del Laboratorio Sociale non potrà mancare la volontà di provare a fare di Alessandria un esempio di una realtà “resistente al devasto finanziario e all’imbarbarimento sociale”
“L’idea nuova di città a cui possiamo dare corpo è antitetica a quella che si sta introducendo dall’esterno, dalla responsabilità istituzionale, dalla necessità di privilegiare i conti alle persone.”
Centrale, dunque, la manifestazione a Roma di giovedì 11 aprile, ma soprattutto il coinvolgimento degli alessandrini tutti. 

Appuntamento, quindi, alle 21.00 con il Dibattito pubblico in cui i lavoratori delle municipalizzate e delle cooperative racconteranno la propria esperienza, in cui sarà centrale il confronto con chi sta vivendo in prima persona questa lotta.
“Non sappiamo cosa inizierà, sappiamo solo che oggi più che mai siamo tutti coinvolti.”

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