Pd: “ridimensionare i costi con sacrifici equi”
La settimana si è riunito il direttivo del Partito Democratico per un'analisi della situazione e per individuare una via d'uscita. Rinnovata la fiducia a Rita Rossa. Alla riunione presente anche il senatore Enroco Morando, sempre più vicino al ruolo di tutore
La settimana si è riunito il direttivo del Partito Democratico per un'analisi della situazione e per individuare una via d'uscita. Rinnovata la fiducia a Rita Rossa. Alla riunione presente anche il senatore Enroco Morando, sempre più vicino al ruolo di ?tutore?
ALESSANDRIA – E’ stata un’analisi lucida – ma inevitabilmente dura – quella che il segretario cittadino del Pd Daniele Coloris ha fatto davanti al direttivo del partito, riunito la scorsa settimana. Si sono toccati i temi dei bilancio, delle partecipate e del ruolo del Pd all’interno di una maggioranza che rischia di perdere qualche pezzo. Rigore e risolutezza è la strada che sembra voler individuare il partito che rinnova la fiducia al sindaco Rita Rossa. Alla riunione era presente anche l’ex senatore Enrico Morando che potrebbe assumere il ruolo di “tutore” e di trait d’union con i vertici nazionali del partito a cui Alessandria chiede interventi legislativi urgenti. Monrando assumerà la carica di assessore? Il nodo sarà sciolto forse già oggi. Ecco alcuni stralci della relazione approvata al termine della riunione.Il dissesto è la causa dei mali di questa città o i mali di questa città hanno causato il dissesto? può sembrare paradossale che, dopo anni di malgoverno in Alessandria, si sia costretti a sentire in giro questa antitesi come se esistessero alternative alla dichiarazione di fallimento e alla “missione impossibile” di governare questo disastro. Si poteva evitare dunque ? certo ! nel 2011, 2010 ecc ecc. a ritroso negli anni in un sistema che ha portato la nostra città al quasi collasso. Se un limite va trovato è nella tardiva applicazione di provvedimenti che i i numeri e gli atti attestavano già da tempo. Ma ora ci siamo noi, con la nostra Amministrazione, sapevamo di andare incontro ad un duro lavoro, ma la realtà ha superato ogni aspettativa; questi mesi di lavoro sono stati pesanti e caotici, tesi a salvare un sistema che non reggeva: 216 milioni di euro di insinuazione alla massa passiva e tale debito si era formato a partire già da anni addietro; ci sono fornitori che attendono da tre/quattro anni, qualcuno forse di più.
Il rapporto comune/città, da un punto di vista economico, era già in crisi da parecchi anni e c’è chi ha già cominciato a pagarne le conseguenze da tempo; le società partecipate sono state depauperate oltre ogni limite: 30 milioni non trasferiti ad AMIU in due anni, quasi 18 milioni ad ATM. Aziende con bilanci tenuti in piedi con artifici contabili che nascondevano la realtà, assediate dai fornitori. il Comune che abbiamo ereditato costa 115 milioni di euro a fronte di risorse non superiori a 93 milioni di euro, con la pesante ipoteca del fondo rotativo Approvato il bilancio stabilmente riequilibrato, la difficoltà è nel mettere in ” pratica” quei provvedimenti che i numeri crudi e nudi impongono e che addirittura sembrano non bastare secondo la pesante nota che il ministero degli Interni ci ha inviato, articolando in ben 26 punti le osservazioni e modifiche da apportare, alcune delle quali pesantissime nella sostanza come il mancato utilizzo dei 9 milioni di € del fondo rotativo per le spese correnti e i 20 milioni di debiti conto 2012 da caricare ulteriormente.
In questo modo la missione, che tanti di noi a partire dal Sindaco affrontano con abnegazione e spirito di servizio, rischia di diventare veramente ” impossibile “ ed è necessaria un azione forte che coinvolga tutti i livelli del Partito Democratico, da quelli locali fino a quelli nazionali seguendo un impegno che abbiamo chiesto in campagna elettorale e anche prima. Le difficoltà a formare un nuovo governo, che possa essere un reale punto di riferimento, non ci devono fermare a cercare tutte le soluzioni e iniziative possibili; una riconsiderazione dei termini, riferiti sia al patto di stabilità che soprattutto a tempi di rientro sono indispensabili, occorre presentare un piano serio che in un periodo sicuramente più ampio permetta il reale raggiungimento del pareggio di bilancio.
Occorre attivare tutti gli strumenti diretti e indiretti per aiutare la città, dal trasferimento integrale dei fondi destinati al Trasporto Pubblico, che permetterebbero perlomeno di salvare Atm, ad un minimo di rilancio dello scalo ferroviario e il trasferimento del tribunale, tutte operazioni che necessitano interventi e decisioni “dall’alto”.
E’ anche evidente che il nostro dissesto è “strutturale ” e non solo riferito alle spese eccessive, che pure ci sono state, nel corso degli anni gli interventi sulla macchina comunale nel suo complesso; le partecipate , a volte anche tecnicamente ” fallite” soprattutto nel modo in cui sono state gestite con poca o nessuna attenzione ai servizi che dovevano svolgere e aumento vertiginoso dei costi a tutto danno della collettività Ogni giorno consumiamo risorse che ci mancheranno in futuro pertanto il ridimensionamento dei costi è un atto inevitabile, come? Con sacrifici equi, partecipazione alle scelte per iniziare una risalita della città. (….)