Cantare l’amore per capirlo
Home

Cantare l’amore per capirlo

La compagnia teatrale La Ballata dei Lenna organizza il laboratorio "Cantare all'amore" imperniato intorno a uno dei temi artistici per eccellenza. Un progetto aperto al pubblico e alla città all'interno della Bottega teatrale dell'Ambra

La compagnia teatrale La Ballata dei Lenna organizza il laboratorio "Cantare all'amore" imperniato intorno a uno dei temi artistici per eccellenza. Un progetto aperto al pubblico e alla città all'interno della Bottega teatrale dell'Ambra

ALESSANDRIA – Che cos’è l’amore? Domanda non semplice, a cui è impossibile dare una risposta univoca. L’amore è sentimento e come tale ha sempre un tratto personale inafferrabile. L’amore è esperienza di vita -per qualcuno è la vita stessa- la cui definizione sfugge allorché si tenta di descriverlo in modo teorico. E in tempi come questi forse è più utile guardarlo in un altro modo, l’amore, cambiare punto di vista. Anche lui è andato in crisi, in bocca di tutti ma raramente vissuto. Allora chiediamoci piuttosto: c’è ancora amore? Come possiamo di questi tempi raccontare, parlare, cantare ancora all’amore? In che modo siamo ancora capaci di innamoraci delle cose, dei paesaggi, dei luoghi, delle persone?
Da questi interrogativi partono Miriam Fieno, Paola Di Mitri e Nicola Di Chio, i tre attori che formano la compagnia La Ballata dei Lenna, per dar vita a un laboratorio teatrale dal titolo “Cantare all’amore”.
“Il nostro obiettivo è costruire un percorso insieme a un gruppo di cittadini che discuta di cosa sia l’amore, anche animatamente –ci spiega Nicola- Amore inteso come cuoricini, si, ma anche in senso ampio: amore per la nazione, amore per le cose, amore per la propria squadra di calcio e così via. Abbiamo chiamato il laboratorio in questo modo perché cantare l’amore è un modo di mostrare questo sentimento. E in questo momento abbiamo bisogno di mostrarlo”.
“Il tema dell’amore è alla base della vita di tutti. Oggi però ci sono altri aspetti dell’esistenza impostici dalla società che hanno preso il sopravvento come il lavoro –racconta Miriam- Ma nelle grandi opere così come in tutte le storie, l’amore è ciò su cui tutto si basa. L’unico sentimento che renda degna questa vita. Proprio grazie al nostro mestiere dobbiamo dare un valore diverso all’amore. Forse proprio perché se ne parla così tanto ed è diventato così scontato dobbiamo dargli un punto di vista diverso. Parlarne, discuterne, capire insieme come si può parlare di questa cosa. Questo vogliamo fare attraverso il laboratorio”.

Lunedi 25 marzo alle ore 20 ci sarà il primo incontro al teatro Ambra in cui iniziare a conoscersi e a capire come impostare il lavoro futuro che si svilupperà a partire del mese di aprile. Un lavoro che non sarà solamente teatrale ma che abbraccerà varie discipline. “Utilizzeremo altre forme di espressione e comunicazione: radio, intervista televisiva, e tante altre forme diverse di messa in scena –prosegue Miriam – Raccogliendo le varie storie cercheremo di capire come comunicare ciò che abbiamo raccolto. Oppure proveremo anche ad andare a indagare nella città per capire insieme ai partecipanti al laboratorio come far partecipe la città del progetto”. AlessandriaNews sarà uno dei canali attraverso cui i partecipanti al laboratorio potranno esprimersi.
Questo mira ad essere un percorso variegato che non rimanga nel chiuso del teatro ma che si apra alla città. “Si lavorerà scenicamente: partiremo da tragedie greche come la Medea, passando per Shakespeare e Pasolini per poi arrivare alle storie quotidiane con cui andremo in scena –ci dice Nicola- Faremo anche interventi nella città intervistando le persone su cosa è l’amore per loro. Poi dopo aver lavorato in teatro e costruito la rappresentazione andremo in strada a fare i monologhi su cui abbiamo lavorato. Vogliamo portare alle persone le cose di cui si è discusso. Ci interessa vedere le reazioni delle persone e recuperare il pubblico. Noi crediamo veramente che si possa fare cultura e abbiamo scelto appositamente questa città per farla ed esportarla in Italia. Abbiamo fatto fatica a creare la Bottega però ora è partita” (il laboratorio rientra all’interno del progetto Adotta una Compagnia in cui La Ballata dei Lenna è tra le compagnie scelte ndr)

“Ci interessa partire da quello che succede nella vita quotidiana, di ciò che succede giù dal palco, per poi renderlo teatrale –conclude Nicola- Vogliamo partire da storie locali, da una città che è piccola ma che può raccontare un raggio ampio di esperienze e riconoscibili ovunque. Creeremo un gruppo di lavoro che si incontrerà e a grandi linee lavorerà del tema dell’amore per arrivare a scrivere storie e metterle in scena. Noi poi come compagnia scriveremo e metteremo in scena un nostro spettacolo, ‘Cantare all’amore’, che debutterà il 18-19-20 giugno al Fringe Festival di Napoli, il festival di teatro più importante d’Italia. Il progetto è stato presentato a Napoli ed è stato premiato tra i primi 30 d’Italia”.

Articoli correlati
Leggi l'ultima edizione