E – cowork: una rete di lavoro condiviso

#nonsolodissesto – Per essere un posto in cui non succede niente, ad Alessandria succedono molte cose. Assuefatti come siamo all’idea che viviamo in una città priva di vita, non ci accorgiamo dei tanti avvenimenti che ci accadono sotto il naso. Ad esempio, chi si ricorda che lo scorso 22 e 23 settembre siamo stati la capitale italiana del coworking grazie al Lab121? L’Espresso Coworking, questo il nome della manifestazione, ha raccolto in Alessandria coworker da tutta la penisola che si sono incontrati per scambiarsi esperienze, idee, proposte e fare il punto sulla situazione di questo nuovo stile lavorativo nel nostro Paese.
Quei due giorni avevano permesso di raggruppare numeroso materiale che è stato poi raccolto nella rivista a numero unico E-cowork. “Quando c’è stata la non conferenza Espresso coworking all’interno del Lab121 sono nati dei gruppi per curare i vari aspetti organizzativi –ci spiega Irene Cerruti – Io ho fatto parte dell’ufficio stampa. Il nostro compito era quello di stendere comunicati stampa prima dell’evento e poi, durante la non conferenza, abbiamo fatto una specie di cronaca di quello che stava accadendo. Si è formato bel gruppo di 5 -6 persone e abbiamo deciso di proseguire la sua attività mettendo insieme tutti i vari articoli e interviste nella rivista E-cowork (scaricabile gratuitamente qui). Io ne ho curato l’aspetto grafico”.

Lo spirito propositivo dell’Espresso Coworking ha continuato a vivere in tutti i partecipanti. Molte storie positive, diverse iniziative, tante proposte hanno continuato a circolare nei mesi successivi. Qualcosa che continuava a vivere e che meritava il giusto spazio. Questo è stato lo stimolo per continuare il lavoro fatto con la rivista E-Cowork attraverso un blog omonimo. “Nel blog vogliamo raccogliere esempi di buone pratiche: start-up, iniziative di cittadini di partecipazione. Ad esempio c’è un articolo su un progetto presentato alla Social Media Week di Milano in cui i genitori di alcuni bambini si sono uniti per fare una sorta di dopo scuola in spazi quali le palestre pubbliche. Un piccolo esempio di come unendosi si riescono a fare belle cose –continua Irene – Abbiamo già in progetto varie interviste a startupper. L’idea per il blog è nata dal fatto che avevamo raccolto un sacco di materiale nel corso della conferenza di settembre. E poi perché parlando con un sacco di coworker da tutta l’Italia in quei due giorni ci sono arrivati molti spunti sui progetti che loro stanno curando. Ci è venuta così l’idea di raccontare in Alessandria quello che si può fare in questi momenti difficili dal punto di vista lavorativo. Quando le persone si mettono insieme i soldi possono essere pochi ma poi qualcosa viene fuori”.