Uragano a 5 Stelle!
Chi sono, e dove vogliono arrivare i militanti alessandrini del Movimento di Beppe Grillo? Primo partito ad Alessandria e in provincia, si apprestano ad assumere responsabilità di governo e negli enti locali, e con quali progetti? Li abbiamo incontrati e ascoltati, durante unaffollata assemblea dei giorni scorsi. Scoprendo che ..
Chi sono, e dove vogliono arrivare i militanti alessandrini del Movimento di Beppe Grillo? Primo partito ad Alessandria e in provincia, si apprestano ad assumere responsabilità di governo e negli enti locali, e con quali progetti? Li abbiamo incontrati e ascoltati, durante un?affollata assemblea dei giorni scorsi. Scoprendo che?..
ALESSANDRIA – Angelo Malerba è su di giri, e non potrebbe essere altrimenti. “Da martedì in comune mi fanno tutti dei grandi sorrisi, sono molto disponibili: chissà come mai!” dice dando il benvenuto a militanti, amici ed elettori del Movimento 5 Stelle che affollano la sede della circoscrizione Sud di Alessandria, in fondo al Cristo, dopo la scuola di polizia. Saranno almeno un centinaio, solo la metà dei quali seduti, gli altri in piedi ai lati e in fondo alla sala, in un roterare costante di occhi e saluti, ma anche silenziosi ed attentissimi alle parole dei diversi relatori, che parlano a braccio e senza microfono. E’ una folla di persone comuni, decisamente popolo e non classe dirigente: dai ragazzi di vent’anni fino a signori attempati intorno ai sessanta e oltre. Pochissimi volti noti, se non appunto i consiglieri comunali alessandrini del Movimento, Malerba (che fu candidato sindaco nel 2012 ad Alessandria) e Domenico Di Filippo, impegnato anche in alcune efficaci riprese della serata.
Che è di quelle che danno, più di tante analisi “a tavolino”, il polso della situazione, e testimoniano quale sia la voglia di esserci, di partecipare di una parte del Paese. Assente giustificato, per malanni di stagione, il terzo consigliere Andrea Cammalleri, mentre nelle prime file c’è anche Gianluca Caiazza, il trentenne che, per qualche ora, pareva destinato a rappresentare il Movimento alessandrino a Roma. E’ il primo degli esclusi, in un Parlamento però che secondo alcuni è destinato a durare non più di qualche mese. E se si tornasse alle urne, tutto potrebbe succedere: non solo a livello nazionale, ma anche su scala comunale, e regionale.

Quanto c’è della Lega della prima ora, in questa contrapposizione tra “noi” e “loro”, dove loro sono, in maniera indifferenziata, tutti gli altri, ossia il sistema complice del degrado e del deragliamento del sistema Italia? E quanti tra gli elettori alessandrini del Movimento 5 Stelle parteciparono al trionfo del Carroccio di Bossi (ma anche di Tino Rossi, e Francesca Calvo), oggi attestato su percentuali residuali in quella che fu una “roccaforte” come Alessandria?
L’impressione, “a pelle”, è che rispetto a vent’anni fa ci sia, in questo popolo “in rivolta” (che elettoralmente arriva da destra, da sinistra e dal centro), una rabbia meno urlata, ma anche una 
Non saranno vecchie volpi, questi militanti dei 5 Stelle: ma osservati da vicino sembrano assai meno ingenui e “manovrabili” di come li si dipinge.