“Adotta una compagnia”: la cultura ai giovani, la cultura ai cittadini
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“Adotta una compagnia”: la cultura ai giovani, la cultura ai cittadini

Una bottega d'arte all'Ambra, guidata da La Ballata dei Lenna, in cui le forze culturali si possano incontrare e partecipare. Questa l'iniziativa "Adotta una compagnia" lanciata dalla Fondazione Piemonte dal Vivo a cui Alessandria ha aderito insieme ad altri dieci comuni piemontesi

Una bottega d'arte all'Ambra, guidata da La Ballata dei Lenna, in cui le forze culturali si possano incontrare e partecipare. Questa l'iniziativa "Adotta una compagnia" lanciata dalla Fondazione Piemonte dal Vivo a cui Alessandria ha aderito insieme ad altri dieci comuni piemontesi

#nonsolodissesto – Valorizzare i giovani è uno dei propositi più sbandierati e allo stesso tempo disattesi del nostro Paese. Puntare su di loro è diventato talmente di moda da essere presente in ogni agenda politica. Lo spazio e le possibilità per portare avanti dei progetti si è poi sempre restii a concederli. E allora i giovani che fanno? Scappare e demoralizzarsi non solo le uniche alternative. Una terza è prendere in mano il proprio futuro e inventarselo. Coloro che scelgono questa opzione sono molti più di quanti si pensa.
C’è chi si accorge di questa intraprendenza e la favorisce. Chi la promuove nei fatti e non solo a parole. È il caso della Fondazione Piemonte Dal Vivo e del progetto “Adotta una Compagnia”. Vari comuni piemontesi (sono una decina fino ad ora) “adotteranno” una compagnia teatrale o di danza e daranno loro gli spazi idonei per le prove, teatri in cui accogliere il debutto di nuove produzioni, ma anche le attività di formazione. Delle vere e proprie botteghe in cui le forze culturali di un’area si incontreranno e parteciperanno a prescindere dalla propria ragione sociale. Un luogo di incontro e costruzione con il resto della comunità, un punto di riferimento per la cultura e per la dialettica sociale.
“Facendo un esame del deserto di ciò che ci sta intorno, in modo utopico pensiamo di ricostruire il Paese partendo dalla cultura – spiega Pietro Ragionieri presidente della Fondazione Piemonte dal Vivo – Il nostro sogno parte dalla constatazione che il Piemonte è ricco di compagnie e di talenti. Volevamo quindi darli uno spazio in cui poter lavorare. Visto che nel territorio ci sono molti teatri poco utilizzati abbiamo pensato di chiedere ai comuni se potevamo utilizzarli. Nonostante pensassimo che in tempi come questi li avremmo dato solo un ulteriore problema da accollarsi, abbiamo avuto risposte entusiaste. Non sembra vero che oggi in Italia di fronte a un’iniziativa pazzoide come questa si trovino altri pazzi pronti a giocare questa partita. Attraverso le botteghe nasce un movimento che è l’ultima speranza nel mondo della cultura. Fatta di tante realtà piccole ma che in futuro saranno più efficaci di quelle grandi. L’impegno che noi prendiamo con le dieci giovani compagnie ‘adottate’ è quello di garantire la qualità delle loro produzioni. Ci saranno dei tutor che visiteranno le varie botteghe e controlleranno che si muovano nella direzione auspicata”.

La compagnia adottata da Alessandria, o forse è meglio dire la compagnia che ha adottato Alessandria (data la provenienza pugliese di due dei tre membri), è La Ballata dei Lenna che avrà l’Ambra come luogo fisico per la propria bottega.
“Ci sono segnali forti in ambito culturale grazie alla collaborazione di tante persone e a una compagnia giovane e talentuosa come quella de La Ballata dei Lenna – il commento dell’assessore alla cultura del Comune di Alessandria Giorgio Barberis – Il circuito messo in piedi da ‘Adotta una compagnia’ è virtuoso e ci permette di creare teatro in città. È un segnale positivo per tutti che indica la direzione da prendere. Vorrei ringraziare Tiziano Cosentino che ci ha permesso di avere a disposizione l’Ambra come sede della bottega”.
“Stiamo vivendi un clima pesante in città. Però dobbiamo cogliere i segnali positivi che ci sono da molti ragazzi giovani – le parole di Manuela Ulandi, presidente Confesercenti Alessandria – La Ballata dei Lenna ha inventato un modo di crearsi un lavoro attraverso l’arte. Questi ragazzi devono trovare un terreno e come Confesercenti siamo contenti di avergliene dato un vasetto con gli Spettacoli in vetrina. Un’idea che è diventata di esportazione. Dobbiamo dare spazio e fare rete intorno a loro perché è da qui che Alessandria può rinascere”.
In cosa consisterà la bottega alessandrina? A spiegarlo è Miriam Fieno, in rappresentanza dei tre membri della compagnia de La Ballata dei Lenna (gli altri due sono Paola Di Mitri e Nicola Di Chio). “Per noi la bottega è un’attività già avviata con varie iniziative svolte in città in questi mesi. È un polo che noi vogliamo tenere sempre aperto a tutti i cittadini. Ci saranno laboratori teatrali ma anche altre realtà che collaboreranno tra loro. Un modo di aprirci verso il pubblico perché questo mestiere può esistere solo se c’è il pubblico. Crediamo che questo sia il motivo della bottega in Alessandria. Stabilirsi in un territorio e instaurare una sorta di innamoramento con i cittadini è fondamentale per la nostra arte, se no muore. L’Ambra sarà la bottega in cui lavoreremo. Una bottega di artigianato e commercio. Si smerceranno emozioni. Spero che questo venga colto dai cittadini come percorso di apertura e risalita. Un’idea che sembra andare in contrasto a un momento di difficoltà come questo e invece è un’occasione ricca di possibilità”.

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