Home
Camera di Commercio di Alessandria: 150 anni al servizio dell’economia
Autori di questo viaggio nella storia e nella biografia dei protagonisti che hanno contribuito alla crescita dellente camerale alessandrino sono Roberto Livraghi e Giancarlo Subbrero
Autori di questo viaggio nella storia e nella biografia dei protagonisti che hanno contribuito alla crescita dellente camerale alessandrino sono Roberto Livraghi e Giancarlo Subbrero
ALESSANDRIA – “Una classe dirigente per l’economia”: è questo il titolo e il senso del volume che celebra il 150° anniversario della Camera di Commercio di Alessandria, presentato nel convegno di venerdì pomeriggio a Palazzo Monferrato davanti a numerose istituzioni, past presidents camerali e con un ospite d’eccezione: il Presidente di Unioncamere Ferruccio Dardanello.Autori di questo viaggio nella storia e nella biografia dei protagonisti che hanno contribuito alla crescita dell’ente camerale alessandrino sono Roberto Livraghi, vice segretario generale della Camera di Commercio di Alessandria e Giancarlo Subbrero, studioso di storia economica presso il Centro ricerche e documentazione (Cedres) della Provincia di Alessandria.
Subbrero ha indagato le strutture economiche della nostra provincia, individuando tre periodi storico-economici: il primo (da metà Ottocento alla Prima Guerra Mondiale)caratterizzato da una forte crescita demografica, modifiche strutturali nell’agricoltura, crescita della piccola proprietà soprattutto in collina; il secondo (tra le due Guerre) flagellato dalla crisi del ’29 e dall’infezione fillosserica disastrosa per la viticoltura, ma che ha visto anche lo sviluppo di aziende come Borsalino, che diventò allora il massimo produttore ed esportatore dei famosi cappelli; infine il terzo periodo, dal secondo dopoguerra in avanti, contraddistinto da un “moderato boom di periferia” fino allo sviluppo del terziario e alla più recente riorganizzazione logistica e commerciale del territorio della Valle Scrivia.
Livraghi ha invece ricostruito le 250 figure istituzionali che si sono succedute alla guida della Camera di Commercio, dai presidenti dell’età liberale, ai banchieri, agli imprenditori. Tutte esprimono l’impegno della classe dirigente a favore dei fenomeni economici – ha detto Livraghi, sottolineando la capacità della Camera di Commercio di diventare un luogo in cui “le istanze particolari di singole categorie e aree produttive si sono fatte interesse pubblico”. Ovvero, quello che dovrebbe essere l’obiettivo di ogni ceto dirigente.
Qual è il futuro delle Camere di Commercio? A questa domanda ha cercato di rispondere il Presidente Ferruccio Dardanello. Negli ultimi tre anni ha visitato 90 camere di Commercio e nelle loro storie ha ritrovato molte analogie, riassunte nello spirito della nostra nazione, un Paese che sa rialzarsi e guardare avanti. E che può ancora sognare. “Per costruire il proprio futuro bisogna prima sognarlo” ha detto Dardanello ricordando una scritta che incontrava sempre sulla strada di casa, sulla collina di Mondovì. Il suo sogno oggi è una politica che riesca a snellire la macchina burocratica aiutando gli oltre 6 milioni di imprenditori del territorio italiano a rilanciarsi e ad affermarsi anche a livello internazionale. E, se pensiamo che da una ricerca mondiale condotta da Unioncamere il terzo brand più conosciuto al mondo è “made in Italy”, forse siamo sulla buona strada.
Il ruolo di stimolo svolto dal sistema camerale italiano è anche materia d’indagine del Centro per la Cultura d’Impresa di Milano, rappresentato al convegno dalla direttrice Antonella Bilotto e dal professor Giuseppe Paletta che ha illustrato la sua visione prospettica tra “regolazione di mercato, rappresentanza degli interessi e sviluppo dell’economia locale”.
Un punto di forza su cui far leva nei prossimi anni – ha concluso il Presidente della Camera di Commercio di Alessandria Piero Martinotti – è il sistema di rete camerale condotto secondo un’ottica aziendale orientata all’efficienza. Quella che fino a oggi ha reso le Camere di Commercio una delle istituzioni maggiormente apprezzate dai cittadini.