Tanta confusione, poco gioco. Un punto solo per l’Alessandria

ALESSANDRIA – L’Alessandria butta via due punti fondamentali nella corsa ai play-off. La squadra vista in campo contro il Forlì è stata lontana parente di quella dei lunghi mesi di difficoltà societarie. Le preoccupazioni portate vai da Di Masi sembrano aver tolto anche la grinta e la corsa. I romagnoli sono una squadra si competitiva, i Grigi hanno però fatto pochissimo per avere la meglio sugli avversari. L’unico e vero momento in cui hanno spinto e provato a vincere è arrivato troppo tardi, negli ultimi minuti della partita, quando, paradossalmente, giocavano già da tempo in inferiorità numerica. Per poco non si è anche riusciti a centrare l’obiettivo pieno. Va detto, comunque, che sarebbe stato risultato alquanto ingiusto. Il Forlì ha tenuto il gioco per lunghe fasi della partita facendo girare a vuoto l’Alessandria. Non ha creato grandi occasioni eppure è parsa tra le due quella con un’idea più chiara di gioco.
I ragazzi di Cusatis hanno latitato molto in faso d’attacco. Molto attenti a non scoprirsi hanno dato il centrocampo in mano al Forlì.

Il primo tempo è stato una partita a scacchi con due squadre che coprono bene il campo ma fanno fatica a costruire. Alessandria molto bassa a proteggersi dal tridente avversario, Forlì a coprire tutto il rettangolo di gioco per trovare qualche spazio.
La prima vera azione della partita regala subito un gol, vero e proprio regalo degli ospiti. Su un’azione confusa Filiciotto ruba palla e lancia Ferretti, il minuto è il 14. Orlando decide di fermarsi per protestare per un fallo, Ferretti ha già ricevuto palla ed è involato verso Ginestra, lo salta di netto e di sinistro appoggia comodamente in rete.
I romagnoli non ci stanno al gol subito e iniziano a premere con insistenza per trovare il pareggio. Dopo qualche minuto in cui a regnare è più il nervosismo che la tecnica, il Forlì schiaccia nella propria metà campo gli avversari e inizia a creare qualche pericolo. Tutte le azioni arrivano dalle fasce, dove il doppio uomo mette in difficoltà l’unico terzino grigio e costringe un dei tre di centrocampo ad allargarsi lasciando uno buco al centro. L’undici di Bardi arriva vicino al pareggio al 30’ quando su un calcio d’angolo Ingegneri è lasciato libero di staccare e il suo colpo di testa si stampa sul palo, danzando poi pericolosamente sulla linea prima di essere spedito fuori dalla difesa.
Al di là di questa occasione la gara prosegue con inerzia. Gli ospiti fanno gioco e creano poco, l’Alessandria si affida molto ai lanci lunghi.

Il secondo tempo inizia sulla falsariga della fine del primo. I Grigi però sono più incisivi a sfruttare gli spazi lasciati in difesa dai romagnoli. Il contropiede più pericoloso è di Ferretti che con un’azione in solitaria arriva al piatto sinistro dal limite e costringe Ginestra a volare sulla sua destra.
Al 16’ Mazzuoli già ammonito prende il secondo giallo ingenuamente per un intervento da dietro nella metà campo avversaria. Al 21’ l’episodio che riequilibra il risultato. Lancio dalle retrovie, Buonaventura appoggia di testa per Melandri, tiro dell’attaccante e nel tentativo di fare muro Barbagli colpisce in caduta con il braccio sinistro. Rigore che Petrascu non sbaglia.
Nonostante l’inferiorità numerica, è l’Alessandria negli ultimi dieci minuti a cercare la vittoria. Lo fa con più convinzione di quanto lo abbia fatto in tutto il corso della partita. Due le occasioni, entrambe per Rossi che manda alto da buona posizione di testa.