Cooperative sempre sul filo del rasoio
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22 Gennaio 2013
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Cooperative sempre sul filo del rasoio

Dopo la protesta di 15 giorni fa nulla è cambiato per i 25 lavoratori delle cooperative che seguivano per Amiu la raccolta porta a porta e lo spazzamento strade. “Da due anni non ci pagano, e ora chissà quando vedremo saldai i nostri crediti”

Dopo la protesta di 15 giorni fa nulla è cambiato per i 25 lavoratori delle cooperative che seguivano per Amiu la raccolta porta a porta e lo spazzamento strade. ?Da due anni non ci pagano, e ora chissà quando vedremo saldai i nostri crediti?

ALESSANDRIA – Non è cambiato molto dal giorno in cui un gruppo di lavoratori si è presentato sotto palazzo Rosso per chiedere che ne sarà dal loro futuro.
In 25, dallo scorso 1° gennaio, i lavoratori delle cooperative Coompany, Marcondiro e Liberazione, non prestano più il servizio di raccolta dei bidoncini del porta a porta e spazzamento strade per conto di Amiu. “Il servizio è stato internalzzato” e, al momento “non c’è nulla da fare”. Il sindaco Rita Rossa aveva assicurato che avrebbe cercato di verificare la possibilità di un diverso inserimento, o un reinserimento.
“E’ da allora non abbiamo saputo più nulla”, dicono i rispettivi responsabili delle tre cooperative. La più colpita, per numero di lavoratori coinvolti, è Liberazione. “Gli ultimi pagamenti da Amiu sono arrivato ad agosto dello scorso anno – dice Lella Foco – Aspettiamo le prossime settimane per capire cosa accadrà. Al momento non siamo ricorsi alla cassa integrazione o altro. Quel che chiediamo è che le cooperative non vengano considerati fornitori come altri”.
Come fornitori di Amiu e – di conseguenza del comune – rischiano i finire nell’elenco della “massa passiva” e quindi vedersi riconoscere saldato una parte di credito non prima del 2014, stando a quello che lo stesso organismo di liquidazione del comune ha dichiarato ieri.
Coompany ha invece scelto la via della cassa integrazione a zero ore, per i tre lavoratori rimasti senza incarico. “Tre mesi di cassa, prorogabili”, dice il referenze Renzo Siano. Per ora Coopany “tampona” grazie al progetto della ristorazione sociale agli Orti: “siamo fortunati, su quel fronte siamo autonomi, ma non riusciamo comunque a bilanciare la sofferenza. Oltre tutto, ricorda, la Regione aveva assegnato dei fondi per il progetto della ristorazione sociale, Fondi che non sono mai arrivati a noi”.
“Non abbiamo segnali di alcun tipo dal fronte Amiu/Comune”, conferma anche Paolo della cooperativa Marcondiro. “La situazione è ferma a due mesi fa, anzi a due anni fa. Tiriamo avanti, non sappiano fino a quando”.
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