Grassano: “le mie battaglie, dagli autovelox alla Valfrè”
In parlamento dallestate del 2010, il deputato alessandrino passerà alle cronache soprattutto per la sua presenza sui media nazionali: mi hanno definito umorista involontario. Ora tornerà a fare politica sul territorio, o attenderà prima la conclusione della vicenda giudiziaria legata al suo ruolo di presidente del consiglio comunale di Alessandria?
In parlamento dall?estate del 2010, il deputato alessandrino passerà alle cronache soprattutto per la sua presenza sui media nazionali: ?mi hanno definito umorista involontario?. Ora tornerà a fare politica sul territorio, o attenderà prima la conclusione della vicenda giudiziaria legata al suo ruolo di presidente del consiglio comunale di Alessandria?
BILANCIO DA ROMA – “Striscia la Notizia mi ha definito un simpatico, involontario umorista”, commenta sorridendo l’onorevole Maurizio Grassano. Il che dimostra, quantomeno, che il senso dell’umorismo, e dell’autoironia, ce l’ha davvero. In parlamento dall’estate del 2010 (“ripescato” come primo dei non eletti leghisti della circoscrizione Piemonte 2, in sostituzione di Roberto Cota, divenuto nel frattempo presidente della Regione), Maurizio Grassano era in quel momento nel pieno della bufera legata alla vicenda giudiziaria legata al suo precedente ruolo di presidente del consiglio comunale di Alessandria, ed era già uscito dalla Lega Nord.
Per cui, in questi quasi tre anni di vita parlamentare, è stato sempre iscritto al gruppo misto, con la parentesi dell’adesione al drappello di Popolo e Territorio, una sorta di “caravanserraglio” che prolungò per un certo periodo, nel 2011, il percorso del governo Berlusconi. “Ma non sono mai stato nel Pdl – precisa Grassano – e durante il mio breve mandato di parlamentare ho cercato di rappresentare con trasparenza le esigenze del territorio”. Vediamo come, appunto. “Essenzialmente su due fronti – commenta l’onorevole – che purtroppo nonostante il mio impegno non hanno portato al risultato che io auspicavo. In primo luogo mi sono battuto perché fosse riconosciuta l’illegalità degli autovelox installati un po’ ovunque sul territorio dalla Provincia, per fare cassa. Ho chiesto, dopo la denuncia presentata a livello parlamentare, di essere ricevuto dall’attuale prefetto di Alessandria, ma non ho mai ricevuto risposta”. E il secondo fronte di impegno? “E’ stato quello – dice l’onorevole – sul fronte della ex caserma Valfrè. Sono riuscito a far inserire nella Finanziaria il comodato d’uso della struttura a favore del Comune, con la possibilità di ristrutturare e venderne una parte, senza esborso di denaro verso lo Stato, se non a posteriori. All’epoca c’era ancora a Palazzo Rosso la giunta Fabbio, e purtroppo né allora né successivamente l’occasione è stata sfruttata. Ma io l’emendamento in Finanziaria lo feci inserire”. Poi c’è anche, a livello nazionale, un provvedimento su una rara malattia dell’apparato auricolare, l’acufene, “un fastidioso fischio all’orecchio, assai invalidante per chi ne soffre. Su sollecitazione dell’associazione dedicata a questo disturbo, ho fatto stanziare delle risorse”. Grassano alla Camera fa attualmente parte della IX commissione (trasporti, poste e telecomunicazioni) e della commissione di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, ma in precedenza si è occupato anche di affari esteri e comunitari, programmazione e bilancio, attività produttive, commercio e turismo.
E’ innegabile però che, dal 2010 ad oggi, l’on. Grassano ha saputo imporsi all’attenzione mediatica nazionale non tanto per questi provvedimenti tecnici, ma per la sua tendenza a sintetizzare, con una battuta o un detto popolare, alcune situazioni anche di forte “tensione” istituzionale. “Da Striscia la Notizia a La Zanzara – sorride – in tanti mi hanno cercato, e io non mi sono mai tirato indietro. Ad esempio, ho insistito a lungo perché il ministro Giarda, che è quello che aveva quelle orecchie enormi, spiegasse al parlamento e al popolo italiano perché mai la benzina aumenta regolarmente quando sale il costo del petrolio, ma quando poi il petrolio diminuisce, e parecchio, il prezzo alla pompa rimane invariato. Lui diede pubblicamente una spiegazione tecnicistica, che nessuno capì, e io commentai agli inviati di Striscia che aveva fatto ‘orecchio da mercante’”. 
Intanto, a suo carico ci sono due procedimenti giudiziari in corso: “Sono stato condannato in primo grado per truffa ai danni del Comune di Alessandria, mentre sono sotto processo per tentata truffa. Ma, francamente, ho la coscienza a posto, e cercherò di dimostrare la mia assoluta buona fede nei diversi gradi di giudizio”.