“Unitre? Non per la terza età, ma per tutti”
Home

“Unitre? Non per la terza età, ma per tutti”

Hanno circa 1.110 iscritti, un piccolo esercito. E propongono un anno accademico con corsi e laboratori da far invidia ad una vera università. Vittorio Villa, presidente, e Orazio Messina, vice presidente dell’Unitre di Alessandria raccontano la storia, lo “spirito” e i progetti dell’associazione

Hanno circa 1.110 iscritti, un piccolo esercito. E propongono un anno accademico con corsi e laboratori da far invidia ad una vera università. Vittorio Villa, presidente, e Orazio Messina, vice presidente dell?Unitre di Alessandria raccontano la storia, lo ?spirito? e i progetti dell?associazione

Sono un esercito, neanche tanto piccolo. E se lo slogan dell’associazione (con un po’ di ironia e scaramanzia) è “l’importante è esserci”, l’impressione è che gli iscritti all’Unitre di Alessandria intendano non solo esserci, ma farlo in maniera propositiva: insomma, rappresentano per la città una risorsa preziosa, soprattutto di questi tempi. “Ci proviamo – spiegano all’unisono Vittorio Villa, presidente, e Orazio Messina, vicepresidente – e in tanti ci mettiamo impegno e passione, ognuno con le proprie competenze, e la voglia di imparare cose nuove”. Il programma dei corsi e dei laboratori (consultabile anche sul sito dell’associazione) propone in effetti, per l’anno accademico alle porte, una serie di appuntamenti (suddivisi in corsi e laboratori) da far invidia ad una università vera e propria: si spazia dai temi letterari (fiore all’occhiello anche quest’anno “Le letture manzoniane”, con lettura e commento di brani dei Promessi Sposi da parte di apprezzati italianisti, nel salone della Camera di Commercio) a quelli scientifici, passando per l’economia della crisi, tanto per stare sull’attualità. “Cercare di capire il nostro tempo, quello che sta succedendo attorno a noi – spiega Vittorio Villa – è uno degli elementi che caratterizzano tutta l’attività dell’associazione: lo facciamo incontrando docenti universitari, esperti dei diversi settori, ma anche confrontandoci tra noi, scambiandoci informazioni e stimolandoci a vicenda ad approfondire le questioni”.
Ma attenzione, non chiamatela più “università della terza età”, potrebbero offendersi: “in effetti da quest’anno – sorride Orazio Messina (foto a destra) – abbiamo scelto la denominazione “università delle tre età”: proprio per chiarire che siamo un’associazione aperta a tutti, senza limiti o barriere anagrafiche, e di titoli di studio”. E, in effetti, la tendenza degli ultimi anni mostra che non solo gli iscritti aumentano in maniera significativa, ma che i corsi e i laboratori dell’Unitre attirano pure giovani laureati, mamme interessate ad imparare alcune tecniche di pittura o di decorazione, professionisti che partecipano alla conferenza di economia e così via.
“Negli ultimi 4 o 5 anni – spiega il presidente Villa – abbiamo avuto un vero e proprio “boom” di iscrizioni, e ora siamo intorno ai 1.100 iscritti. Nei giorni scorsi, tra l’altro, hanno riaperto gli uffici della nostra sede di via Castellani 3, nella via di fianco al Teatro Comunale: e l’esperienza ci insegna che in genere arrivano anche 150-200 nuovi iscritti. Siamo pronti ad accoglierli, naturalmente”.

Ma facciamo un po’ di storia: come nasce l’Unitre alessandrina?

“Le prime iniziative – spiegano presidente e vice presidente – risalgono addirittura al 1983, quindi ci avviciniamo al trentennale. Il progetto nacque ad Alessandria per iniziativa di figure di rilievo del mondo culturale e religioso dell’epoca: dal prof. Tommasini a monsignor Canestri, al libraio Fissore.
Naturalmente siamo collegati all’Unitre nazionale, che ha sede a Torino, e siamo iscritti al registro nazionale delle associazioni di promozione sociale. Abbiamo un comitato scientifico, che ogni anno raccoglie stimoli e proposte, e li trasforma in un programma ricco di contenuti, proposte, progetti. Cercando naturalmente di andare incontro alle esigenze di un pubblico il più possibile vasto: la nostra ambizione è sempre stata ed è quella di aprirci alla città, di rappresentarla pienamente”. Nel corso degli anni sono nate, sul territorio provinciale, diverse altre Unitre, con le quali però non esiste, ad oggi, un’attività di vero coordinamento: “di recente – spiega il presidente – hanno aperto anche sedi a Castellazzo Bormida e a Valenza, ma questo non ci infastidisce di certo, e non ci danneggia: continuiamo ad avere iscritti che arrivano da ogni parte della provincia”. 

Qual è il rapporto tra Unitre e Alessandria, in questo particolare frangente di crisi della città, e di difficoltà crescenti anche e soprattutto per le iniziative culturali?
“Prima di tutto – sottolinea Vittorio Villa (nella foto a sinsitra) – noi siamo un’associazione assolutamente apartitica, aperta al dialogo con tutte le istituzioni. E, per fortuna, abbiamo un bilancio sano e viviamo di risorse nostre, raccolte tra i soci: niente assistenza insomma, quindi neppure niente tagli per la spending review o per il dissesto. Naturalmente i disagi di Alessandria ci colpiscono e coinvolgono, come Unitre e come cittadini. Tra l’altro, fino a due anni fa, prima della chiusura della struttura per le note vicende, gran parte dei nostri incontri erano organizzati al Teatro Comunale di Alessandria, in sala Ferrero. Utilizzando talora anche la vicina sala Zandrino, perché spesso si andava oltre i 200 presenti, ed era necessario ricorrere a video collegamenti. Purtroppo le nostre strumentazioni audiovisive due anni fa sono rimaste sotto sequestro nell’edificio, anch’esse contaminate dalla polvere d’amianto”.

Ma oggi qual è il rapporto con la nuova amministrazione cittadina, che sottolinea spesso che le risorse non ci sono, ed invita gli alessandrini a rimboccarsi le maniche, e a farsi portatori di progetti e iniziative?

“Ci siamo incontrati già una volta con l’assessore alla Cultura Giorgio Barberis – precisano presidente e vice presidente di Unitre – e siamo senz’altro disponibili a sviluppare progetti, mettendo a disposizione di tutta la città le nostre competenze, a partire naturalmente dal calendario dei nostri appuntamenti. Che da due anni si tengono all’Ambra, dove ci troviamo davvero benissimo”. E poi c’è la parte itinerante, che si appoggia a diverse sedi cittadine, con laboratori di lingue, informatica, pittura, restauro, falegnameria e molto altro. Infine, ma non meno importanti, i viaggi: “ne organizziamo mediamente uno al mese – precisa Vittorio Villa – e si va dalle gite di un giorno, con mete come musei o mostre, a viaggi più impegnativi, dalla Sicilia alla Baviera”. 

Che rapporto c’è tra i soci dell’Unitre alessandrina e il web? Anche da noi, come si dice succeda altrove, la terza età ha scoperto “la rete”, e sta diventando Internet dipendente, o quasi?
“Eh non esageriamo – sorridono Villa e Messina. Noi due sicuramente ci siamo appassionati ad Internet da tempo, e così diversi altri iscritti. E certamente fra i laboratori quelli dedicati alla navigazione web sono tra i più apprezzati e seguiti. Da lì a dire che siamo un’associazione ormai completamente connessa, e collegata virtualmente, ce ne corre. In tanti apprezzano ancora la nostra rivista cartacea, ad esempio, che viene pubblicata 5 volte l’anno e distribuita ai soci. E con la nostra newsletter via e-mail per il momento riusciamo a raggiungere al momento soltanto circa 200 dei 1.110 iscritti. E’ un dato incoraggiante, ma c’è sicuramente ancora spazio per migliorare”.
 

Articoli correlati
Leggi l'ultima edizione