Romilda Tafuri: “Servono collaborazione, sinergia, umiltà e trasparenza”
Il nuovo Prefetto di Alessandria si è presentato agli organi d'informazione. "Affronto questo nuovo incarico nella provincia di Alessandria con responsabilità, entusiasmo e umiltà". Romilda Tafuri fa appello a tutta la comunità alessandrina: "servono collaborazione e sinergie non solo con le istituzioni, ma anche coi cittadini"
Il nuovo Prefetto di Alessandria si è presentato agli organi d'informazione. "Affronto questo nuovo incarico nella provincia di Alessandria con responsabilità, entusiasmo e umiltà". Romilda Tafuri fa appello a tutta la comunità alessandrina: "servono collaborazione e sinergie non solo con le istituzioni, ma anche coi cittadini"
Il nuovo Prefetto di Alessandria, Romilda Tafuri, insediatasi giovedì 2 agosto ad Alessandria, dopo i primi “saluti” ufficiali con le cariche istituzionali ha voluto incontrare anche gli organi di informazione locale. “Il primo criterio nel metodo di lavoro è la trasparenza – ha affermato il Prefetto – quindi gli organi d’informazione sono chiamati ad un grande senso di responsabilità: presentare i fatti nel modo più veritiero possibile. Perché confido molto nella vostra attività e nella reciproca collaborazione”. La collaborazione, infatti, insieme alla sinergia, al confronto e al senso di responsabilità rappresentano tutte insieme il “metodo” di lavoro con cui il nuovo Prefetto intende approcciarsi alle “questioni” ancora irrisolte, e a quelle future, della provincia di Alessandria.
“Mi avvicino a questa nuova esperienza con grande coinvolgimento emotivo, con entusiasmo e con una grande umiltà. La mia intenzione è quella di percorrere – a livello lavorativo-metodologico – le impronte dei miei predecessori, in particolare del caro amico Amelio”. Il Prefetto ha quindi colto l’occasione per ricordare con commozione l’amicizia che la legava al Prefetto Amelio scomparso in un incidente stradale, “con il quale ho lavorato fianco a fianco nella mia esperienza professionale a Torino”.
Romilda Tafuri ha poi presentato la propria esperienza lavorativa, ricordando le cariche ricoperte a Torino, a Genova e l’ultima a Rovigo. “Ho lasciato a malincuore il Veneto, territorio frizzante, ma mi accingo a questa nuova esperienza alessandrina con tutto l’entusiasmo necessario, con l’intenzione di lavorare in un clima di serenità. Inoltre il ritorno sul territorio piemontese mi permette di riavvicinarmi alla mia famiglia (mio marito e mia figlia) che vive a Torino”. L’inciso sulla famiglia, oltre ad evidenziare il carattere “umano” del nuovo Prefetto (“al di là della formalità, a me piacciono i rapporti sinceri”), è stato uno spunto per ricordare “le grandi capacità dei piemontesi di fare squadra, il senso della legalità, delle istituzioni e dello Stato”. Ciò nonostante, ricorda “il Prefetto rappresenta lo Stato non solo inteso come istituzione, ma anche come ‘comunità, società’. Il Prefetto è il primo interlocutore dei cittadini”. E rivolgendosi direttamente agli alessandrini, aggiunge: “Per questo mi sento di chiedere loro un grande senso di responsabilità, per risolvere i problemi”. Oltre alla popolazione alessandrina, il nuovo Prefetto sembra aver già aperto un tavolo di dialogo con il mondo del no profit, del volontariato, delle associazioni che in questo momento saranno fondamentali. “Con la collaborazione di tutti sarei lieta di contribuire, con il mio incarico, alla coesione sociale”, ha ribadito il Prefetto.

Insomma un programma intenso, che farà subito entrare nel vivo della realtà e della società alessandrina in nuovo prefetto Romilda Tafuri. Che sembra apprezzare: “La prima azione da mettere in atto è quella della prevenzione. Prevenire azioni sociali forti, utilizzando la giusta dialettica democratica. Così si arriva a delle soluzioni. Inoltre il nostro ruolo è quello di lavorare per il bene degli altri: questo è il nostro compito. Il Prefetto veglia, cioè osserva la situazione – con un certo senso materno – per arrivare a delle soluzioni”. Un mese “caldo” di lavoro (in tutti i sensi), magari da alternare a qualche piccola pausa di tempo libero (“c’è ne è sempre poco”), al mare e all’aria aperta, magari davanti ad una buona tavola e ad un buon bicchiere di vino, “passioni” del neo Prefetto Tafuri.