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Arrivato a destinazione il treno delle scorie passato per Alessandria
E' arrivato in Francia, a destinazione, il treno contenente le scorie radioattive provenienti da Trino e Saluggia. Poche informazioni sul passaggio di un treno contenente scorie nucleari dirette in Francia per un trattamento che costerà 300 milioni di euro. "I sindaci devono essere informati"
E' arrivato in Francia, a destinazione, il treno contenente le scorie radioattive provenienti da Trino e Saluggia. Poche informazioni sul passaggio di un treno contenente scorie nucleari dirette in Francia per un trattamento che costerà 300 milioni di euro. "I sindaci devono essere informati"
11:50 Arrivato in Francia il treno delle scorieE’ arrivato in Francia, a destinazione, il treno che trasportava scorie radioattive e che è transitato anche nel nostro territorio, nonostante un tentativo di blocco in Val Susa. E’ quanto sotiene le agenzie di stampa in un lancio di questa mattina
Se tutto va bene, il treno passa e va oltre. Ma con lui, ogni volta arrivano anche le polemiche, e un po’ di paura.
Sabato è apparso sul sito della prefettura di Alessandria il “Piano di comunicazione Programma Trasporti Nucleari”. Nessuna altra informazione. Qualche notizia in più è trapelata nei giorni successivi dalla rete: sono in fase di organizzazione nuovi transiti di treni speciali contenenti scorie nucleari provenienti dai siti di Trino e Saluggia e diretti in Francia per essere sottoposti a trattamenti di “vetrificazione”.
“Da quanto ne sappiamo – tenta di spiegare il presidente della commissione Ambiente del Comune di Alessandria Claudio Lombardi – si tratta di un procedimento che ne diminuisce il volume, ma non il livello di radioattività. Semplicemente le scorie trattate potranno essere stoccate con più facilità. Ma questo pone un altro problema: il fatto che non sarà probabilmente individuato un sito nazionale per i rifiuti nucleari ma questi resteranno nei depositi di Trino, Saluggia e, probabilmente, Bosco Marengo, che non sono sicuri”. Un problema nel problema.
Il passaggio del treno non è certo una passeggiata. “Intanto, per questioni di trasparenza, riteniamo sarebbe opportuno che i sindaci e le autorità competenti vengano informate nel dettaglio sul transito dei treni, cosa che non so se sia stata fatta”. A sciogliere questo dubbio ci pensa però il comune che conferma come “tutti gli organi competenti (Prefettura, ISPRA, Agenzia Regionale Protezione Ambiente (ARPA), A.S.L. e Vigili del Fuoco) sono stati allertati, secondo i rispettivi piani di intervento”.
Non si “placa” però la polemica: “Il Piemonte ancora una volta è attraversato dai convogli che trasportano materiali radioattivi dal sito di Saluggia verso la Francia e ancora una volta questi trasporti avvengono nel mistero lasciando i cittadini all’oscuro di tutto – dicono Monica Cerutti e Fabio Lavagno di Sel – Abbiamo più volte denunciato la scorrettezza di questa modalità, che non ottempera ai principi della Legge sia nazionale che regionale, che su queste materie, prevede invece la massima informazione e partecipazione dei cittadini, che regolarmente vengono lasciati allo scuro di tutto. Si tratta di un problema che esula la semplice mancanza di informazione e si configura invece come una netta sottovalutazione del problema della sicurezza che simili trasporti mette in discussione. Nel solo triennio 2007-2010 sono stati una trentina i trasporti avvenuti con queste caratteristiche”.
Resta anche un altro dubbio: “come mai per andare in Francia il treno debba transitare da Alessandria e non può seguire la linea più diretta che da Novara porta a Torino”, si chiedevano in molti ieri durante la commissione Ambiente. Un tentativo di mettere il treno sui binari, intanto, era già avvenuto la scorsa settimana. Ma in quel caso le autorità avevano preferito soprassedere per il timore dei manifestanti No Tav in Val Susa.
Sarebbe stato il terzo passaggio su un totale di 10 da qui a fine anno. Le barre di uranio inviate in Francia vengono “riprocessate” e torneranno in Italia entro il 2025. Il costo del processo è circa 300 milioni di euro.
Con Sel, anche Legambiente lamenta la mancanza di trasparenza da parte della autorità. Il Movimento 5 Stelle, per voce di Domenico Di Filippo, sottolineava come il trasporto debba rispettare le procedure di un protocollo ben preciso e che, piuttosto, sarebbe importante verificare perchè tutte le norme vengano applicate.
Intanto, c’è gà chi è pronto a giurare che il treno non partirà neppure oggi.