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Atm e Amiu, fallimento alle porte?
I timori del sindacato alla luce della dichiarazione di dissesto e degli ultimi incontri con l'amministrazione. Dalla prossima settimana un tavolo tecnico per seguire la situazione. Cabella: Ridotti all'osso i costi. Se passasse il 'patto scellerato' per Atm sarebbe la fine
I timori del sindacato alla luce della dichiarazione di dissesto e degli ultimi incontri con l'amministrazione. Dalla prossima settimana un tavolo tecnico per seguire la situazione. Cabella: Ridotti all'osso i costi. Se passasse il 'patto scellerato' per Atm sarebbe la fine
Una buona notizia, a voler vedere il bicchiere mezzo pieno c’è ed è che dalla prossima settimana si insedierà un tavolo tecnico per monitorare la situazione delle partecipate del comune di Alessandria, in particolare di Atm e Amiu. E’ verso queste due società che si è concentrata l’attenzione dei sindacati, poiché fortemente esposte. Uno dei primi atti della giunta di Rita Rossa era stata proprio quella di sbloccare la situazione finanziaria e consentire il pagamento degli stipendi. L’altro giorno era fissato un incontro con il prefetto di Alessandria per la procedura di raffreddamento. Il tragico incidente nel quale ha perso la vita il prefetto non ha reso possibile l’incontro ma azienda e sindacati si sono confrontati con l’amministrazione comunale e, in particolare con il sindaco e l’assessore al bilancio. “Non nascondiamo la nostra preoccupazione per il rischio di fallimento delle due aziende – dice senza mezzi termini Giuseppe Santomauro di Cgil – Siamo venuti a sapere degli accordi scellerati stretti dalla precedente amministrazione sul finire del mandato: la cessione dei crediti alla banca Barclays per Amiu e il patto con la società vincitrice dell’apparto per la realizzazione del parcheggio di piazza Garibaldi che vincola per i prossimi 15 anni gli introiti dei parcheggi a pagamento. Fino a che in Comune è prevalsa la politica, l’amministrazione ha usato il buon senso, cercando le risorse per pagare almeno gli stipendi ai lavoratori. Da domani, con la dichiarazione di dissesto e l’arrivo dei commissari, c’è il timore che ciò non sarà possibile”.
Altro nodo spinoso è il pagamento delle quattordicesime: Atm, in particolare, ha proposto di spalmare l’importo su cinque mensilità: “noi abbiamo detto no – risponde Santomauro – poiché i lavoratori sono già penalizzati abbastanza”.
L’argomento sarà oggetto di discussione al tavolo. Dal suo canto Atm ribadisce cioò che va dicendo ormai da mesi: “il nostro problema è legato unicamente alla liquidità. Se il comune pagasse le fatture arretrate, noi saremmo a posto. In passato non è stato fatto e l’amministrazione attuale non ha la possibilità di farlo. L’assessore Bianchi ci ha chiesto di redarre un nuovo piano industriale tagliando al massimo i costi. Lo abbiamo fatto. Come prima cosa sono state sospese tutte le indennità dei membri del consiglio ci amministrazione – spiega il presidente Gianpaolo Cabella – un altro intervento individuato era, appunto, quello di spalmare la quattordicesima su più mensilità. Di più non si può, se on penalizzando il servizio ed è quanto la città non vorrebbe”. Sul “patto scellerato” Cabella è ancora più pessimista: “per ora è in corso la sospensiva deliberata dalla nuova amministrazione ma a breve occorrerà decidere. Se non fosse possibile ‘recedere’ in qualche modo, per Atm sarebbe una perdita di oltre un milione di introiti annui. A quel punto il fallimento sarebbe inevitabile”.