I delusi dalle urne: Barosini e Parise
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I delusi dalle urne: Barosini e Parise

Avevano grandi aspettative ma il responso delle urne non li ha premiati come si aspettavano: Gianni Barosini si attesta come quarta forza politica ed è pronto a ritagliarsi ancora un ruolo al secondo turno. Corrado Parise con le sue "Nuvole" non passa neppure il 2% ed è al momento fuori dai giochi

Avevano grandi aspettative ma il responso delle urne non li ha premiati come si aspettavano: Gianni Barosini si attesta come quarta forza politica ed è pronto a ritagliarsi ancora un ruolo al secondo turno. Corrado Parise con le sue "Nuvole" non passa neppure il 2% ed è al momento fuori dai giochi

Due casi ben distinti, due risultati diversi. Li avvicina l’aspettativa alla vigilia del voto e un responso delle urne deludente.

Così esordisce Gianni Barosini, dopo la lunga notte del voto: “Più che di delusione o autocritica, parlerei di amarezza. Ci abbiamo creduto davvero, ma il sogno non si è realizzato”. Barosini, candidato sindaco per Udc, Fli e due liste civiche, non perde il sorriso e la gentilezza neppure di fronte ad un risultato certamente deludente: “ma no, bastano 48 ore di riflessione seria, anche dura, e poi si ricomincia. La colpa non è mai degli elettori, questo è certo, e in momenti di tensione sociale è chiaro che i partiti moderati, come noi siamo, soffrono particolarmente. Ad Alessandria comunque abbiamo ottenuto un risultato migliore che altrove”. A Barosini il Movimento 5 Stelle non piace, e non lo nasconde: “li rispetto, ci mancherebbe altro: ma è un fenomeno che abbiamo già visto in passato, con la Lega: la protesta paga sempre, quando c’è malessere. Ma solo nel breve periodo”.
E al secondo turno, arriveranno indicazioni di voto per gli elettori di Udc e Fli? “Gli elettori scelgono sempre con la loro testa, ma sarebbe un atto di irresponsabilità non prendere una posizione ufficiale, e lo faremo”. A sostegno di Rita Rossa, come qualche candidato di Barosini ha dichiarato “a caldo” alla chiusura delle urne? “Quelle sono state affermazioni legittime, ma personali. Non decido io da solo: discuteremo, e prenderemo una posizione ufficiale, che comunicheremo presto”.

Un risultato largamente inferiore alle attese non basta a far cambiare idea a Corrado Parise, candidato sindaco a capo della sua lista civica, Le Nuvole, dopo la “fuoriuscita” dal Pd alessandrino, di cui fu segretario cittadino. “La botta c’è stata, ma è già assorbita: certamente non siamo riusciti ad arrivare come ci aspettavamo all’elettore medio, e a meritare la sua adesione fiduciaria, in nome del cambiamento vero. Certo hanno contato sia l’astensionismo elevato, sia il successo del Movimento 5 Stelle, trainato nelle ultime due settimane dall’effetto Grillo”. Nessun dubbio, da parte di Parise, su cosa fare al ballottaggio, e nessun retrofront sul piano dei giudizi politici: “sicuramente non voterò né per Rossa né per Fabbio, per i quali confermo il mio giudizio: sono la padella e la brace, e finché gli alessandrini non usciranno dalla logica di questa finta alternanza nessun cambiamento reale sarà possibile nella gestione della macchina comunale, e pubblica in generale. Del resto mi pare che Pdl e Pd abbiano entrambi poco da gioire, sia a livello nazionale che, in termini di voti assoluti, su scala cittadina”. Qualch pentimento in merito alla scelta di abbandonare il Partito Democratico? Sul tema Parise è netto: “no, perché faccio politica per passione civile, e non per far carriera o per sistemarmi. Credo che il cambiamento nel Paese sia in corso, e mi auguro di aver posto un piccolo seme, su scala locale, che spero possa germogliare”. Magari in direzione di Italia Futura di Luca Cordero di Montezemolo? Su questo il candidato delle Nuvole non si sbilancia: “mi prendo qualche giorno di riflessione: ma sicuramente continuerò a fare politica, e lo farò in alternativa al primo, secondo e terzo polo, che rappresentano il vecchio”.

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