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Consegnati i Gagliaudo d’Oro per festeggiare gli 844 anni della città
Sala del Consiglio comunale gremita per la consegna delle benemerenze civiche del Gagliaudo d'oro e per gli auguri alla città di Alessandria, nel giorno dell' 844° compleanno, da parte del presidente del Consiglio comunale, Cuttica di Revigliasco, e del sindaco Fabbio
Sala del Consiglio comunale gremita per la consegna delle benemerenze civiche del Gagliaudo d'oro e per gli auguri alla città di Alessandria, nel giorno dell' 844° compleanno, da parte del presidente del Consiglio comunale, Cuttica di Revigliasco, e del sindaco Fabbio
3 maggio 1168. Questa è la data dell’origine della città di Alessandria. A festeggiare l‘844° compleanno della città questa mattina, nella sala del Consiglio comunale, c’erano cittadini, personaggi che si sono distinti in diversi campi, autorità delle Forze dell’Ordine, politici, numerosi candidati sindaco alle prossime amministrative, assessori, consiglieri e rappresentanti dell’attuale amministrazione. Ma a fare gli onori di casa c’erano il presidente del Consiglio comunale, Gianfranco Cuttica di Revigliasco e il primo cittadino, Piercarlo Fabbio. Una ricorrenza, quella del compleanno della città, che risale al 2004, quando l’allora presidente del Consiglio, Taverna, decise di istituire questa cerimonia e questa celebrazione.
Una cerimonia che, dalla voce di Cuttica di Revigliasco, ha fatto gli auguri alla città di Alessandria e ha ringraziato la sua popolazione, i cittadini, con un saluto di commiato visto l’avvio alla fine del mandato per l’attuale presidente del Consiglio. Ma la cerimonia era rivolta soprattutto alle “civiche onorificenze”: 8 personaggi, 8 alessandrini che si sono distinti in diversi campi (dal sociale, allo scientifico, dall’arte allo sport) e che hanno dato lustro alla città con le loro azioni e le loro opere.
La consegna della civica benemerenza del Gagliaudo d’oro è stata assegnata quest’anno a Monica Deevasis, nel campo della comunicazione, dell’editoria e della grafica; a Fabrizio Mandia – finanziere – nel campo degli sport marziali, nel solco della grande tradizione alessandrina della “via della spada”, cioè il Kendo; a Monsignor Massimo Marasini, nel campo della musica sacra, dell’insegnamento e dell’arte antica; al professor Roberto Rollino, nel campo della scienza medica e della chirurgia, applicando a livello internazionale le più moderne tecniche d’intervento in laparoscopia e nell’ambito della chirurgia erniaria e della parete addominale; al dottor Mauro Lozza, nel campo della medicina e della ricerca scientifica rivolta alle malattie neurologiche dell’epilessia e della sclerosi multipla, al dottor Roberto Livraghi, nel campo della ricerca storica rivolta alla scoperta delle radici di Alessandria e del suo territorio; al professor Renato Lanzavecchia, nel campo della ricerca storica e della letteratura contribuendo, con rigore scientifico assoluto, alla scoperta delle radici di Alessandria e infine a Suor Adalberta Rubiolo, per aver dedicato la sua vita ai deboli e ai bisognosi della città di Alessandria con ardente e sensibile spirito di carità.
Una cerimonia che, dalla voce di Cuttica di Revigliasco, ha fatto gli auguri alla città di Alessandria e ha ringraziato la sua popolazione, i cittadini, con un saluto di commiato visto l’avvio alla fine del mandato per l’attuale presidente del Consiglio. Ma la cerimonia era rivolta soprattutto alle “civiche onorificenze”: 8 personaggi, 8 alessandrini che si sono distinti in diversi campi (dal sociale, allo scientifico, dall’arte allo sport) e che hanno dato lustro alla città con le loro azioni e le loro opere.
La consegna della civica benemerenza del Gagliaudo d’oro è stata assegnata quest’anno a Monica Deevasis, nel campo della comunicazione, dell’editoria e della grafica; a Fabrizio Mandia – finanziere – nel campo degli sport marziali, nel solco della grande tradizione alessandrina della “via della spada”, cioè il Kendo; a Monsignor Massimo Marasini, nel campo della musica sacra, dell’insegnamento e dell’arte antica; al professor Roberto Rollino, nel campo della scienza medica e della chirurgia, applicando a livello internazionale le più moderne tecniche d’intervento in laparoscopia e nell’ambito della chirurgia erniaria e della parete addominale; al dottor Mauro Lozza, nel campo della medicina e della ricerca scientifica rivolta alle malattie neurologiche dell’epilessia e della sclerosi multipla, al dottor Roberto Livraghi, nel campo della ricerca storica rivolta alla scoperta delle radici di Alessandria e del suo territorio; al professor Renato Lanzavecchia, nel campo della ricerca storica e della letteratura contribuendo, con rigore scientifico assoluto, alla scoperta delle radici di Alessandria e infine a Suor Adalberta Rubiolo, per aver dedicato la sua vita ai deboli e ai bisognosi della città di Alessandria con ardente e sensibile spirito di carità.
La celebrazione di questa giornata, quest’anno, è stata arricchita dall’annuncio ufficiale del “conferimento della cittadinanza onoraria al cardinale Giuseppe Versaldi“, che si terrà sabato, 5 maggio a Palazzo Rosso. “Dopo 300 anni un vescovo di Alessandria viene nominato cardinale – ricorda Cuttica di Revigliasco – e dopo 400 anni anche un’opera importante come l’Adorazione dei Magi del Vasari torna da Roma a bosco Marengo”. Molti rappresentanti religiosi tra i premiati e un’importante e fortunata coincidenza che ha riportato nel territorio alessandrino un’opera religiosa di tale fama. “Per onorare questa cerimonia e questa importante giornata – ad opera del presidente Cuttica – è stato riprodotto un video-documentario proprio sull’opera che per alcuni mesi è rimasta nella chiesa di Bosco Marengo, oltre ad una riproduzione fotografica dell’opera pittorica posta in sala consiliare.
Al primo cittadino, Piercarlo Fabbio, l’onore di ripercorrere alcune tappe importanti della storia della città di Alessandria, a partire dalla sua origine, “quella di città fortezza“. “Alessandria è una città di fondazione – ha spiegato il sindaco – ovvero nasce per spinte esterne alla città stessa”. Altra definizione espressa dal primo cittadino è quella di “città doppia su un fiume” e non di città tra due fiumi.
Riconosciuta dal Sacro Romano Impero, prima, e dall’Europa, poi. Oggi si prosegue sulla strada della Comunità Europea: “anche oggi il nostro obiettivo è l’Europa. E’ portare questa città sempre più verso l’Europa”, ha affermato Fabbio.
Riconosciuta dal Sacro Romano Impero, prima, e dall’Europa, poi. Oggi si prosegue sulla strada della Comunità Europea: “anche oggi il nostro obiettivo è l’Europa. E’ portare questa città sempre più verso l’Europa”, ha affermato Fabbio.