Diffida per il progetto edilizio delle “villette” di Valle San Bartolomeo
Alcuni componenti del comitato "Noi di Valle", il Movimento 5 stelle e l'associazione nazionale Abolizione Caccia, hanno presentato una diffida nei confronti del Comune di Alessandria per il progetto edilizio di Valle San Bartolomeo, la terza variante al Piano regolatore [DOCUMENTO]
Alcuni componenti del comitato "Noi di Valle", il Movimento 5 stelle e l'associazione nazionale Abolizione Caccia, hanno presentato una diffida nei confronti del Comune di Alessandria per il progetto edilizio di Valle San Bartolomeo, la terza variante al Piano regolatore [DOCUMENTO]
Per cercare di rallentare l’iter di stipula del contratto e soprattutto al fine di scongiurare possibili illegittimità amministrative o responsabilità di carattere erariale, questo gruppo ha presentato una “diffida alla stipula della convenzione per la realizzazione del Piano Esecutivo Convenzionato riguardante le aree site in via Falamera a Valle San Bartolomeo”. Si tratta di una superficie territoriale di oltre 15 mila metri quadrati che ha per oggetto la realizzazione di 10 fabbricati, cioè villette, ad uso residenziale, oltre ad un complesso edilizio che comprende 24 unità immobiliari residenziali. “Questo progetto stravolgerà il pregio ambientale e paesaggistico di una delle poche aree ancora non urbanizzate della zona collinare di Alessandria” – sottolineano in coro sia il Movimento 5 Stelle che Paolo Bellotti del comitato, firmatario della diffida insieme ad altri componenti di “Noi di Valle”, Manlio Barolo e Andrea Cammalleri. “Inoltre – precisa Bellotti – questo è un insediamento privato e non un bene pubblico. Abbiamo oltre 4 mila alloggi sfitti, perché deturpare la collina con nuova cementificazione?”.
L’obiettivo è perciò quello di “bloccare la firma del contratto” di questo progetto (per il momento non si è ancora firmato, né è stata stabilita una data per la stipula), per permettere al nuovo Consiglio comunale, alla nuovo amministrazione – che si instaurerà dopo le elezioni di maggio – di poter riprendere in mano questa variante al Piano regolatore, con nuovi studi e nuovi approfondimenti.
L’azione di alcuni membri del comitato “Noi di Valle”, al momento fermo nella sua attività perché molti componenti sono candidati alle prossime elezioni, è stato sostenuto sia eticamente che finanziariamente dal Movimento 5 Stelle. “La nostra politica di autoriduzione dei costi della politica anche in Regione – spiega Giorgio Bertola (nella foto insieme al candidato sindaco del Moviemento 5 Stelle di Alessandria), rappresentante regionale del Movimento – ha permesso di creare un fondo per i progetti di utilità collettiva che ci interessa sostenere. Questo è uno di quelli, a tutela non solo del paesaggio, ma anche della legalità“.
Facendo qualche passo indietro nel tempo nel percorso del Piano regolatore alessandrino, bisogna ricordare che il Pec, cioè il Pino esecutivo integrato aveva ottenuto l’ok come “zona edificabile” già nel corso della giunta Scagni. Solo successivamente, 2 o 3 anni fa, con l’amministrazione Fabbio, nasce questa terza variante al Prg, con il progetto delle villette. L’azione di protesta del comitato “Noi di Valle” aveva fermato la votazione di questa variante in Consiglio comunale lo scorso anno, ma in una delle ultime sedute di Consiglio, passando prima dalla commissione consiliare (“proprio quando io ero fuori Italia, e non c’ero, è stata fatta” – commenta Bellotti) era stata approvata sia la terza variante che il Pec. Insomma oggi manca solo la firma tra comune e proprietario per la realizzazione di questo progetto edilizio. L’intenzione è di bloccare questa azione dell’attuale amministrazione.