Rossa doppia Fabbio ma non “buca” e la partita si chiuderà al ballottaggio
A meno di tre settimane dal voto l'orientamento degli elettori si è ormai assestato: calano gli indecisi, Rossa ancora in testa, segue a distanza Fabbio. Il candidato della Lega paga lo scandalo nazionale e i voti si sparpagliano. Recupera Barosini. Una cosa è certa: il nuovo sindaco uscirà dalle urne solo dopo il ballottaggio
A meno di tre settimane dal voto l'orientamento degli elettori si è ormai assestato: calano gli indecisi, Rossa ancora in testa, segue a distanza Fabbio. Il candidato della Lega paga lo scandalo nazionale e i voti si sparpagliano. Recupera Barosini. Una cosa è certa: il nuovo sindaco uscirà dalle urne solo dopo il ballottaggio
Le novità – con spostamenti di voto non sempre diretti – si registrano, casomai, tra i candidati “minori” (in termini di raccolta di consenso). Ai fini del risultato che uscirà dalle urne il 6 e 7 maggio, apparentemente, non cambia nulla ma l’esito finale, dopo l’ormai quasi certo ballottaggio (salvo sorprese clamorose dell’ultima ora), rischia di non essere scontato come potrebbe sembrare.
Il candidato del centro sinistra Rita Rossa resta saldamente in testa, seguito a distanza dal sindaco uscente e candidato per il centro destra Piercarlo Fabbio. Siamo ad un 37 – 42% per Rossa contro un 18 – 22% di Fabbio. Percentuali che, se confermate, porterebbero i due diritti al ballottaggio.
Il consenso dei due principali candidati, misurato da un campione di elettori web rappresentativo, è ormai stabilizzato rispetto alla rilevazione del 2 aprile. Resta invariata anche la percentuale che potrebbe raccogliere Corrado Parise, candidato per la lista civica Le Nuvole, attestata attorno al 9 – 12%.
Paga cara, in termini di consenso, la bufera scatenata a livello nazionale il candidato della Lega Nord Roberto Sarti che perde terreno e scende ad una percentuale che oscilla tra il 5 e l’8%. Mai così bassa ad Alessandria, una delle prime città capoluogo ad avere un sindaco leghista.
A vantaggio di chi potrebbero andare i voti persi da Sarti? Impossibile dirlo. Sale e recupera terreno il candidato di centro Gianni Barosini (Udc più liste civiche), che torna in quarta posizione con una percentuale di voti tra il 7 e il 10%. Stabile il candidato del Movimento 5 Stelle Angelo Malerba, che dopo l’exploit iniziale si attesta tra il 6 e il 9%.
Ipotizzare un passaggio diretto di voti tra il bacino leghista e quello centrista sarebbe azzardato. Ben più facile ipotizzare che il consenso perso da Sarti si sia sparpagliato tra gli altri undici candidati. Sale infatti anche il “partito” dei minori. Se prima il calderone degli “altri candidati” raccoglieva l’11% dei voti del campione, ora rastrella tra il 12 e il 16%. Ininfluenti al primo turno, saranno tutti voti che al ballottaggio potrebbero avere un certo peso e che rappresenteranno “terreno di caccia” tra i due pretendenti principali.
Restano un 13% gli astensionisti dichiarati, mentre il 62% del campione interpellato dichiara di aver fatto la propria scelta. Il “partito” degli indecisi è comunque ancora al 25%, in grado quindi di spostare gli equilibri. Non è ipotizzabile che la percentuale (pari ad un quarto dell’elettorato) possa convogliare massicciamente su un nome, determinano un capovolgimento delle prime posizioni. Ma peserà di sicuro dopo il primo turno.
Nota metodologica.
Autore: Epoké ricerche per comunalialessandria2012.it e alessandrianews.it.
Criteri: campione casuale, rappresentativo della popolazione alessandrina che utilizza il web per genere ed età; metodo di raccolta CAWI; 870 contatti, 250 casi (risposte valide); errore statistico 2,5%. Realizzato dal 11/04/2012 al 17/04/2012.
La tabella e l’immagine riportano rispettivamente: la percentuale di preferenze espresse per ciascun candidato sul totale di quanti esprimono una preferenza; la percentuale di quanti hanno già deciso per chi votare, hanno deciso di non votare o sono ancora indecisi sul totale dei casi.