In più di 400 con la Cgil, dipendenti pubblici e privati in prima linea
Oltre 400 persone sulla strada tra Alessandria e Spinetta per manifestare contro la riforma del lavoro del governo Monti. Bloccato per un'ora il cavalcavia sulla statale. Dipendenti pubblici di asili e Cissaca in prima linea, insieme ai metalmeccanici
Oltre 400 persone sulla strada tra Alessandria e Spinetta per manifestare contro la riforma del lavoro del governo Monti. Bloccato per un'ora il cavalcavia sulla statale. Dipendenti pubblici di asili e Cissaca in prima linea, insieme ai metalmeccanici
Oltre 400 lavoratori hanno aderito questa mattina alla manifestazione organizzata da Cgil Alessandria per dire no alla riforma del lavoro del governo Monti. Con megafoni, striscioni e bandiere rosse il corteo ha sfilato dal piazzale antistante alla Michelin (dove i manifestanti si sono riuniti a partire dalla 10,30) fino al cavalcavia di Spinetta, lungo la ex statale. Il traffico è rimasto bloccato per circa un’ora.
Alle rivendicazioni a livello nazionale, si uniscono le preoccupazioni relative alla situazione locale. “Alla Michelin sono in corso importanti investimenti in macchinari altamente meccanizzati – spiega il delegato delle rsu Marco Longoni – ma con la modifica dell’articolo 18 non ci sono garanzie che, per lo stabilimento, questo investimento non porti a licenziamenti”.
Le operatrici degli asili nido alessandrini erano presenti con la loro campagna per la raccolta firme contro la privatizzazione del servizi: “cinque mila firme e non ci arrendiamo”, era uno degli slogan.
“Oggi è una giornata significativa – spiega Antonella Franche, dipendente del comune di Alessandria – Stiamo portando avanti una battaglia importante per la salvaguardia del servizi educativi che rischiano di essere privatizzati. Il comune si trova a non poter garantire posti di lavoro che scadranno a luglio. Noi non ci stiamo”.
Preoccupante, come più volte emerso, la situazione del Cissaca: “credo che oggi, per la prima volta, il personale amministrativo del Cissaca ha scioperato con le operatrici. Il 90% circa dei lavoratori del consorzio è sceso in piazza – dice Marina Fasciolo – Abbiamo colto questa occasione della manifestazione a salvaguardia dell’articolo 18 per mettere l’accento sulla situazione del Cissaca. Non possiamo più tacere. Il Consorzio versa in una sitazuine drammatica. I Comune di Alessandria non versa da tre anni la quota deliberata dall’assemblea dei soci e oggi il debito ammonta a 11 miliodi di euro. Il Comune, inoltre, contesta tale debito al punto che il Cissaca ha chiesto un’ingiunzione di pagamento. Il punto è che se questo debito non rientra, non solo sono a rischio gli stipendi dei dipendenti, ma tutti i servizi che il Cissaca eroga”.