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Cassonetti Amiu “riciclati” in Romania per 14 mila euro?
Il direttore dellAzienda Multiservizi Igiene Urbana di Alessandria chiarisce i termini della vicenda, assolutamente trasparente, della cessione del materiale. Lacquirente sarebbe unazienda che fa capo ad un imprenditore alessandrino tra i soci dellAlessandria Calcio
Il direttore dellAzienda Multiservizi Igiene Urbana di Alessandria chiarisce i termini della vicenda, assolutamente trasparente, della cessione del materiale. Lacquirente sarebbe unazienda che fa capo ad un imprenditore alessandrino tra i soci dellAlessandria Calcio
“Se vendere 14 mila euro di cassonetti, il più nuovo dei quali aveva otto anni, e che giacevano in un piazzale da chissà quanto tempo, vi sembra un’operazione anomala….”. Piercarlo Bocchio, direttore di Amiu (e Aral), replica con chiarezza alle voci che circolano in città, secondo le quali un significativo numero di contenitori per la raccolta della “monnezza” sarebbe stato venduto ad un’azienda che fa capo a Valerio Bonanno, imprenditore alessandrino tra gli azionisti dell’Alessandria Calcio. “Posso solo aggiungere che erano per lo più dei ‘marcioni’ – aggiunge Bocchio – ormai completamente ammortizzati da Amiu, e che rappresentavano per noi solo un ingombro. C’erano pezzi da 1 e 3 euro, e altri da 22/23 euro”. Nessuna conferma invece riguardo alla Romania come presunta destinazione del materiale: “Non ne ho idea – conclude Bocchio – e non mi riguarda. In ogni caso è un’operazione trasparente e documentata, chiunque abbia necessità di chiarimenti deve soltanto farsi avanti”.
Lo stesso Bocchio, tuttavia, aveva detto in sede di commissione ambiente che il ritorno alla raccolta di prossimità era costato ad Amiu qualcosa come 3 milioni di euro, materiale compreso.
E ora quel materiale è già divenuto “marcione”? No secondo quanto sostiene Bocchio che ribadisce come i cassonetti riciclati fossero in magazzino da ben più tempo.
Lo stesso Bocchio, tuttavia, aveva detto in sede di commissione ambiente che il ritorno alla raccolta di prossimità era costato ad Amiu qualcosa come 3 milioni di euro, materiale compreso.
E ora quel materiale è già divenuto “marcione”? No secondo quanto sostiene Bocchio che ribadisce come i cassonetti riciclati fossero in magazzino da ben più tempo.