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Chiusa un’attività di ristorazione per carenze igienico-sanitarie
Un'operazione della Squadra Mobile della Questura di Alessandria con la Polizia Municipale e i Carabinieri dei Nas ha portato all'ordinanza di chiusura del locale di via Marengo, "You Koso", per carenze igienico-sanitarie nella preparazione e conservazione del cibo
Un'operazione della Squadra Mobile della Questura di Alessandria con la Polizia Municipale e i Carabinieri dei Nas ha portato all'ordinanza di chiusura del locale di via Marengo, "You Koso", per carenze igienico-sanitarie nella preparazione e conservazione del cibo
Un’attività, quella della Squadra Mobile della Questura di Alessandria, di controllo sul territorio alessandrino sempre più intensa, in collaborazione con i Reparti di Prevenzione Crimine che si occupano soprattutto di controllo nei locali e negli esercizi commerciali e di ristorazione, ha portato alla chiusura di un esercizio di ristorazione ad Alessandria.
Nella giornata di giovedì 12 aprile le Volanti della Mobile, insieme alla Polizia Municipale hanno avviato un controllo nel ristorante cinese di via Marengo, aperto da pochi mesi, “You Koso”. La verifica ha subito evidenziato la presenza di palesi carenze delle condizioni igienico-sanitarie nell’ambito della preparazione e conservazione dei generi alimentari nei locali interni della cucina, obbligando all’immediato intervento del nucleo dei Carabinieri del Nas.
“Il locale non era censurabile nelle attrezzature – ha spiegato il capitano dei Nas, Giraudo – perché le apparecchiature, essendo un locale nuovo, aperto da pochi mesi erano tutte a norma”. Il problema è stato riscontrato nel trattamento degli alimenti nei locali della cucina: “carne affettata per terra – prosegue il capitano – su un pavimento sporco. Altri cibi lasciati vicino alle attrezzature per la pulizia, come le scope”.
Ora il l’attività è chiusa a tempo indeterminato per ordinanza del sindaco di Alessandria, ma il locale non è posto sotto sequestro. L’ordinanza resterà attiva sino a quando non verranno ripristinate le corrette condizioni igieniche, atte allo svolgimento dell’attività di ristorazione.
Quello che il capitano dei Nas Giraudo, il comandante della Municipale Rossi e il capo di Gabinetto della Questura Marina Di Donato ci tengono a sottolineare è “che non si tratta di un caso isolato e che non c’è accanimento verso esercizi di nazionalità specifica”. I controlli sono diffusi e generalizzati, estesi a tutti gli esercizi, italiani e stranieri, che non rispettano le regole base delle norme igienico-sanitari, con rischio di creare disturbi a livello di salute nella clientela.
Sono stati sequestrati: un quintale di carne, di maiale e di pollo, gusci di gamberi (lasciati sul pavimento) e contenitori non idonei alla conservazione del cibo. Gli alimenti erano tutti regolarmente approvvigionati, di provenienza italiana, ma era la loro conservazione a non rispettare le norme sanitarie. Sotto l’aspetto igienico-sanitario sono in corso accertamenti dell’Ispettorato del Lavoro, ma la sanzione ammonta a circa 2 mila euro.
La sospensione dell’attività imprenditoriale è dovuta anche alla presenza di personale dipendente non in regola con il contratto di lavoro: dei 21 dipendenti, tutti con regolare permesso di soggiorno, 9 sono lavoratori “in nero”.
Nella giornata di giovedì 12 aprile le Volanti della Mobile, insieme alla Polizia Municipale hanno avviato un controllo nel ristorante cinese di via Marengo, aperto da pochi mesi, “You Koso”. La verifica ha subito evidenziato la presenza di palesi carenze delle condizioni igienico-sanitarie nell’ambito della preparazione e conservazione dei generi alimentari nei locali interni della cucina, obbligando all’immediato intervento del nucleo dei Carabinieri del Nas.
“Il locale non era censurabile nelle attrezzature – ha spiegato il capitano dei Nas, Giraudo – perché le apparecchiature, essendo un locale nuovo, aperto da pochi mesi erano tutte a norma”. Il problema è stato riscontrato nel trattamento degli alimenti nei locali della cucina: “carne affettata per terra – prosegue il capitano – su un pavimento sporco. Altri cibi lasciati vicino alle attrezzature per la pulizia, come le scope”.
Ora il l’attività è chiusa a tempo indeterminato per ordinanza del sindaco di Alessandria, ma il locale non è posto sotto sequestro. L’ordinanza resterà attiva sino a quando non verranno ripristinate le corrette condizioni igieniche, atte allo svolgimento dell’attività di ristorazione.
Quello che il capitano dei Nas Giraudo, il comandante della Municipale Rossi e il capo di Gabinetto della Questura Marina Di Donato ci tengono a sottolineare è “che non si tratta di un caso isolato e che non c’è accanimento verso esercizi di nazionalità specifica”. I controlli sono diffusi e generalizzati, estesi a tutti gli esercizi, italiani e stranieri, che non rispettano le regole base delle norme igienico-sanitari, con rischio di creare disturbi a livello di salute nella clientela.
Sono stati sequestrati: un quintale di carne, di maiale e di pollo, gusci di gamberi (lasciati sul pavimento) e contenitori non idonei alla conservazione del cibo. Gli alimenti erano tutti regolarmente approvvigionati, di provenienza italiana, ma era la loro conservazione a non rispettare le norme sanitarie. Sotto l’aspetto igienico-sanitario sono in corso accertamenti dell’Ispettorato del Lavoro, ma la sanzione ammonta a circa 2 mila euro.
La sospensione dell’attività imprenditoriale è dovuta anche alla presenza di personale dipendente non in regola con il contratto di lavoro: dei 21 dipendenti, tutti con regolare permesso di soggiorno, 9 sono lavoratori “in nero”.