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Anche ad Alessandria pensionati sul piede di guerra
I direttivi sindacali FNP Cisl, SPI Cgil, UILP Uil si incontreranno venerdì 20 aprile alle 9.30 presso la sede della Cisl di via Tripoli ad Alessandria per affrontare alcune problematiche legate relative alla perdita di acquisto delle pensioni, specie delle fasce più deboli
I direttivi sindacali FNP Cisl, SPI Cgil, UILP Uil si incontreranno venerdì 20 aprile alle 9.30 presso la sede della Cisl di via Tripoli ad Alessandria per affrontare alcune problematiche legate relative alla perdita di acquisto delle pensioni, specie delle fasce più deboli
“Basta sacrifici”: lo chiedono i sindacati dei Pensionati (FNP Cisl, SPI Cgil, UILP Uil) uniti per organizzare una mobilitazione a sostegno delle fasce più deboli. Venerdì 20 aprile, alle 9.30, presso il salone Baravalle, nella sede della Cisl di via Tripoli ad Alessandria i sindacati si incontreranno per discutere alcune problematiche “critiche ed urgenti”. Illustrazione ed approfondimento dei tre documenti approvati a livello nazionale su : non autosufficienza, fisco e contrattazione sociale territoriale; confronto con la Regione sul Piano socio-sanitario e sul socio-assistenziale: fondo per la non autosufficienza e per decidere quali iniziative assumere come mobilitazione unitaria a supporto dell’ azione sindacale.
I sindacati puntano il dito sulla perdita del potere di acquisto delle pensioni, che ad oggi si attesta intorno al 35%, e richiamano il problema della non autosufficienza: “Non possiamo più tollerare che in Italia non esista una legge-quadro su questo tema, né che il fondo per la non autosufficienza non venga alimentato da anni. Non dimentichiamoci che le persone non autosufficienti sono più di tre milioni nel nostro Paese, circa 200 mila in Piemonte, dato in costante crescita viste le aspettative di vita”.
I sindacati puntano il dito sulla perdita del potere di acquisto delle pensioni, che ad oggi si attesta intorno al 35%, e richiamano il problema della non autosufficienza: “Non possiamo più tollerare che in Italia non esista una legge-quadro su questo tema, né che il fondo per la non autosufficienza non venga alimentato da anni. Non dimentichiamoci che le persone non autosufficienti sono più di tre milioni nel nostro Paese, circa 200 mila in Piemonte, dato in costante crescita viste le aspettative di vita”.