Home
Asili Nido: nessuna propoga per i precari, il servizio ai privati
L'incontro tra le Rsu e l'amministrazione comunale ha ufficializzato la posizione del Comune di Alessandria sui servizi educativi e sui precari degli asili nido: la scelta sembra andare nella direzione dell' affidamento del servizio, attraverso un bando di gara, ad un privato per la durata di 1 anno. Nessuna proroga dei contratti
L'incontro tra le Rsu e l'amministrazione comunale ha ufficializzato la posizione del Comune di Alessandria sui servizi educativi e sui precari degli asili nido: la scelta sembra andare nella direzione dell' affidamento del servizio, attraverso un bando di gara, ad un privato per la durata di 1 anno. Nessuna proroga dei contratti
A poco sono servite le discussioni, le proposte ascoltate in numerose commissioni consiliari e durante le sedute del Consiglio. Ancor meno sembrano valere le forme di “protesta” delle operatrici dei servizi educativi, attraverso la raccolta firme organizzata dal comitato spontaneo “Operatrici che non si arrendono”. Dall’incontro di ieri pomeriggio, giovedì 12 aprile, tra le Rsu e i rappresentanti dell’amministrazione comunale sembra essere stata ufficialmente espressa la posizione del Comune di Alessandria: nessuna possibilità di proroga dei contratti in scadenza a luglio per i 70 precari dei nidi e la propensione per l’affidamento del servizio ad un privato per la durata di 1 anno. Al bando di gara potranno partecipare tutti i soggetti privati, come le cooperative oppure i privati…
Insomma nessuna società partecipata “speciale”, nessuna soluzione di attesa e di studio come era stato proposto dalle organizzazioni sindacali nell’ultimo incontro in commissione Politiche Sociali e soprattutto nessuna proroga fino a fine 2012, in attesa di vedere le condizioni economico-finanziarie dell’Ente e il rispetto del Patto di stabilità del 2011. Anzi su questo ultimo fronte ad esprimersi è stato proprio il segretario generale: “non abbiamo richiesto la fattibilità della proroga alla Corte dei Conti per non aggravare l’attuale situazione”. Insomma troppo rischioso visti i rapporti del Comune con la Sezione Controllo di Torino in questi ultimi tempi. Il documento, cioè la lettera di domanda alla Corte dei Conti, era stato preparato dall’avvocato Orietta Bocchio, ma non è mai stato effettivamente inviato a Torino.
Altra importante novità è quella relativa alle “competenze” di questa presa di decisione: si tratterebbe – secondo dirigenti, assessore e tecnici – di un “affidamento del servizio” e non di una “esternalizzazione” e quindi sembra che la decisione possa essere presa dalla sola Giunta. Non si passerà quindi sotto il giudizio del Consiglio comunale, ma una delibera di Giunta, forse già nelle prossime settimane, potrà dare avvio (secondo i tempi e i modi concessi per legge) al bando di gara per l’affidamento del servizio.
Insomma nessuna società partecipata “speciale”, nessuna soluzione di attesa e di studio come era stato proposto dalle organizzazioni sindacali nell’ultimo incontro in commissione Politiche Sociali e soprattutto nessuna proroga fino a fine 2012, in attesa di vedere le condizioni economico-finanziarie dell’Ente e il rispetto del Patto di stabilità del 2011. Anzi su questo ultimo fronte ad esprimersi è stato proprio il segretario generale: “non abbiamo richiesto la fattibilità della proroga alla Corte dei Conti per non aggravare l’attuale situazione”. Insomma troppo rischioso visti i rapporti del Comune con la Sezione Controllo di Torino in questi ultimi tempi. Il documento, cioè la lettera di domanda alla Corte dei Conti, era stato preparato dall’avvocato Orietta Bocchio, ma non è mai stato effettivamente inviato a Torino.
Altra importante novità è quella relativa alle “competenze” di questa presa di decisione: si tratterebbe – secondo dirigenti, assessore e tecnici – di un “affidamento del servizio” e non di una “esternalizzazione” e quindi sembra che la decisione possa essere presa dalla sola Giunta. Non si passerà quindi sotto il giudizio del Consiglio comunale, ma una delibera di Giunta, forse già nelle prossime settimane, potrà dare avvio (secondo i tempi e i modi concessi per legge) al bando di gara per l’affidamento del servizio.
Presenti all’incontro i rappresentanti delle Rsu in Comune, il segretario generale Tumminello, l’avvocato Bocchio, l’assessore Teresa Curino, la dirigente Legnazzi e la dirigente Carla Cattaneo, che alla fine ha dichiarato “se il sindacato non è d’accordo, io non firmo l’atto”. L’impressione dei sindacati stessi è stata quella di voler “rigirare la frittata”, rovesciando le responsabilità sulle Rsu, che in questi mesi hanno lavorato a difesa dei lavoratori precari e del futuro del servizio.
Poca importanza sembrano avere anche le 5 mila firme raccolte dal comitato spontaneo “Operatrici che non si arrendono” – che anche nel pomeriggio di ieri erano presenti sotto le mura di Palazzo Rosso con il loro banchetto- “Queste firme sono un simbolo dell’interesse di tutta la città, di tante famiglie per il futuro dei loro figli e dei servizi educativi – ha sottolineato Antonella Frache rappresentante Cgil, educatrice e componente del comitato – Invece l’amministrazione le ha definite come ‘un atto politico’“. Frache ha proseguito: “Siamo state obbligate ad arrenderci. Le firme saranno comunque consegnate, in forma simbolica, al sindaco e a tutti gli assessori, visto che la scelta sul nostro futuro è della Giunta. Così tutti si potranno rendere conto della scelta che stanno facendo”.
A testimonianza di quanto questa questione sia sentita c’è anche un documento del Comitato dei Genitori degli asili nido, rivolto al primo cittadino, all’assessore Curino, alla dirigente Cattaneo e ai membri della commissione Politiche Sociali che si è occupata del problema.
“Dubbi e domande sul futuro. Quale sarà il futuro dei nostri bambini?Degli asili nido comunali? Degli educatori che li seguono?Del percorso che con loro hanno consolidato?Come sarà composto il sistema educativo dei nostri bambini, da 0 a 6 anni?”.
Queste sono le risposte che i genitori cercano: “dobbiamo avere il diritto di scegliere il futuro dei nostri bambini”. Per questo motivo, per avere queste risposte il Comitato di Gestione, nella figura della presidente del nido Arcobaleno, Ilaria Bocchio, chiede la convocazione di un’assemblea straordinaria dei genitori, con una convocazione unificata di tutto il personale scolastico, di collaborazione e ovviamente dell’amministrazione. E’ una richiesta che il comitato dei Genitori ritiene “indispensabile”. Ma anche questa richiesta si perderà in un nulla di fatto, probabilmente.
A testimonianza di quanto questa questione sia sentita c’è anche un documento del Comitato dei Genitori degli asili nido, rivolto al primo cittadino, all’assessore Curino, alla dirigente Cattaneo e ai membri della commissione Politiche Sociali che si è occupata del problema.
“Dubbi e domande sul futuro. Quale sarà il futuro dei nostri bambini?Degli asili nido comunali? Degli educatori che li seguono?Del percorso che con loro hanno consolidato?Come sarà composto il sistema educativo dei nostri bambini, da 0 a 6 anni?”.
Queste sono le risposte che i genitori cercano: “dobbiamo avere il diritto di scegliere il futuro dei nostri bambini”. Per questo motivo, per avere queste risposte il Comitato di Gestione, nella figura della presidente del nido Arcobaleno, Ilaria Bocchio, chiede la convocazione di un’assemblea straordinaria dei genitori, con una convocazione unificata di tutto il personale scolastico, di collaborazione e ovviamente dell’amministrazione. E’ una richiesta che il comitato dei Genitori ritiene “indispensabile”. Ma anche questa richiesta si perderà in un nulla di fatto, probabilmente.