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Una petizione al Governo per regolarizzare i profughi della Libia
Il presidente dell'associazione Famiglie Immigrate in Piemonte ha presentato in commissione Politiche Sociali la petizione rivolta al Governo Monti per risolvere in via definitiva il problema dei 25 mila profughi provenienti dalla Libia sbarcati in Italia, e anche ad Alessandria, lo scorso anno
Il presidente dell'associazione Famiglie Immigrate in Piemonte ha presentato in commissione Politiche Sociali la petizione rivolta al Governo Monti per risolvere in via definitiva il problema dei 25 mila profughi provenienti dalla Libia sbarcati in Italia, e anche ad Alessandria, lo scorso anno
E’ l’associazione Famiglie Immigrate in Piemonte ad aver sottoscritto una petizione rivolta al Governo nazionale, per risolvere in via definitiva il problema dei 25 mila profughi provenienti dalla Libia che nella primavera dello scorso anno sono sbarcati in Italia, e anche ad Alessandria. Il riferimento è quello a tutti quei profughi, sbarcati in Italia per sfuggire alle violenze o perché costretti dalle milizie di Gheddafi, che sono entrati nel nostro Paese come come richiedenti asilo e rifugiati, ma per i quali non si sono trovate, nel successivo periodo, delle soluzioni “definitive”. Provengono tutti dalla Libia, ma sono nati in Somalia (noi avevamo già affrontato il tema dei somali del Laboratorio Sociale), in Eritrea, in Ghana, in Nigeria, nel Mali, nel Ciad, in Sudan o in Costa d’Avorio, in Bangladesh o in Pakistan e per questo rischiano di vedere respinta la domanda di asilo dalle commissioni territoriali (che stanno procedendo per la maggioranza dei casi al diniego). Infatti nella maggioranza dei casi sono profughi che oggi non hanno più diritto all’asilo politico.
L’associazione Famiglie Immigrate in Piemonte ha presentato una petizione al Governo di Roma, ma ha chiesto anche il sostegno e l’impegno del Comune di Alessandria, che ha aperto le porte ad alcuni di questi profughi lo scorso anno. La commissione Politiche Sociali si è impegnata a fare proprio questo documento e a farlo arrivare al Ministero degli Interni.
“Centinaia di Enti in tutta Italia, con modalità e standard disomogenei, stanno provvedendo alla ospitalità di questi profughi al di fuori del circuito del sistema di protezione civile per i richiedenti asilo e rifugiati – si legge nella petizione – Ma ogni sforzo, ogni percorso di inserimento, rischiano di risultare vani senza la garanzia di un futuro, senza la prospettiva di un titolo di soggiorno che permetta loro di scegliere se stare o ripartire…”. Insomma quello che viene chiesto a chiare lettere è “l’immediato rilascio di un titolo di soggiorno umanitario attraverso l’istituzione della protezione temporanea (art.20 del Testo Unico) o delle altre forme previste dall’ordinamento giuridico”.
L’associazione Famiglie Immigrate in Piemonte ha presentato una petizione al Governo di Roma, ma ha chiesto anche il sostegno e l’impegno del Comune di Alessandria, che ha aperto le porte ad alcuni di questi profughi lo scorso anno. La commissione Politiche Sociali si è impegnata a fare proprio questo documento e a farlo arrivare al Ministero degli Interni.
“Centinaia di Enti in tutta Italia, con modalità e standard disomogenei, stanno provvedendo alla ospitalità di questi profughi al di fuori del circuito del sistema di protezione civile per i richiedenti asilo e rifugiati – si legge nella petizione – Ma ogni sforzo, ogni percorso di inserimento, rischiano di risultare vani senza la garanzia di un futuro, senza la prospettiva di un titolo di soggiorno che permetta loro di scegliere se stare o ripartire…”. Insomma quello che viene chiesto a chiare lettere è “l’immediato rilascio di un titolo di soggiorno umanitario attraverso l’istituzione della protezione temporanea (art.20 del Testo Unico) o delle altre forme previste dall’ordinamento giuridico”.