Maltempo, è tornata anche la neve
Rinviata a causa del maltempo la manifestazione Floreale in Cittadella prevista da venerdì 13 a domenica 15 aprile. E nel basso alessandrino ha fatto ritorno anche la neve. Coldiretti: "A preoccupare ora è il freddo"
Rinviata a causa del maltempo la manifestazione Floreale in Cittadella prevista da venerdì 13 a domenica 15 aprile. E nel basso alessandrino ha fatto ritorno anche la neve. Coldiretti: "A preoccupare ora è il freddo"
Per il weekend previsto maltempo, che ha già comportato il rinvio della manifestazione Floreale prevista in Cittadella da venerdì 13 a domenica 15 aprile (riprogrammata per il 27, 28 e 29 aprile).
La pioggia era attesa dagli agricoltori in questi giorni per scongiurare il rischio concreto di razionamenti dell’acqua e combattere la grave siccità nelle campagne e in città che rischia di far rimanere presto l’Italia a secco, dopo un mese di marzo con precipitazioni dimezzate (-52 per cento) e punte del 70 per cento in meno al Nord.
“In riferimento all’arrivo del maltempo – sottolineano il presidente e il direttore della Coldiretti alessandrina Roberto Paravidino e Simone Moroni – a preoccupare è il freddo che rischia di danneggiare le piante da frutto che si trovano nella fase critica di fine fioritura”.
La precipitazioni per essere utili devono però devono cadere in modo costante, leggero e durare più giorni mentre i forti temporali soprattutto se accompagnati da grandine provocano gravi danni alle colture primaverili con i terreni che non riescono ad assorbire l’acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento.
“Con il manifestarsi della siccità in questo periodo siamo – precisano Paravidino e Moroni – in una situazione del tutto straordinaria come dimostra lo stato dei principali fiumi e laghi. Ad essere in sofferenza sono i cereali, gli ortaggi, le piante da frutto ed anche gli allevamenti perché manca il foraggio fresco”.
Il crollo delle precipitazioni a marzo 2012 si è verificato dopo che sul territorio nazionale è caduto il 10 per cento di acqua in meno nel 2011, ma a cambiare è stata anche la distribuzione della pioggia con il problema della siccità che colpisce il Nord Italia dove nell’inverno le precipitazioni sono addirittura dimezzate, secondo le elaborazioni Coldiretti sulle rilevazioni Isac Cnr relative al periodo di riferimento 1970-2000.
“I cambiamenti climatici – aggiungono Paravidino e Moroni – impongono una nuova sfida per le imprese agricole che devono interpretare le novità segnalate dalla meteorologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territorio.
Per questo servono interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque con le opere infrastrutturali del piano irriguo nazionale, campagne di informazione ed educazione sull’uso corretto dell’acqua, un impegno per la diffusione di sistemi di irrigazione a basso consumo, ma anche ricerca e innovazione per lo sviluppo di coltivazioni a basso fabbisogno idrico”.