Home
Asili nido: le Rsu chiedono di “aspettare”. Non è d’accordo l’Usb
La questione dei precari degli asili nido torna alla ribalta in commissione Politiche Sociali e Culturali. La proposta delle Rsu (Cgil, Cisl e Uil) è quella di "non fare nulla per il momento", ma non sembra essere dello stesso parere l'Usb, che sull'attesa dice "ni"
La questione dei precari degli asili nido torna alla ribalta in commissione Politiche Sociali e Culturali. La proposta delle Rsu (Cgil, Cisl e Uil) è quella di "non fare nulla per il momento", ma non sembra essere dello stesso parere l'Usb, che sull'attesa dice "ni"
“Per il momento proponiamo di non fare nulla. Purtroppo ci stiamo muovendo in una situazione troppo mutevole, in continua evoluzione sul piano normativo a livello nazionale e di incertezza sul piano locale in merito alla situazione finanziaria dell’Ente”. Con queste parole, Fabrizio Ferrari, rappresentante in comune della Cgil, esprime la proposta delle Rsu, convocate in commissione Politiche Sociali e Culturali, per riaffrontare il tema caldo dei precari degli asili nido e del futuro del servizio educativo cittadino. Sembra infatti che la “mancata” e attesa pronuncia della Corte dei Conti, oltre alla relazione di qualche settimana fa del Collegio dei Revisori dei Conti sulla possibilità di un mancato rispetto del Patto di Stabilità anche per il 2011, non aiuti a trovare la soluzione migliore per i 70 precari degli asili nido comunali.
“Evitiamo di prendere decisioni affrettate. Il nostro è un problema condiviso con altri comuni italiani (Torino, Modena) e va preso in esame attentamente, non cercando una soluzione sbrigativa in 20 giorni”, prosegue Ferraris sostenuto da due rappresentanti Rsu ed educatrici. In modo più schietto si è espresso Paolo Tinelli, rappresentante Uil: “Chiediamo di soprassedere per il momento. Aspettiamo la prossima amministrazione”. Ovviamente questa proposta lascia comunque aperta la strada della “proroga di 6 mesi” per arrivare a fine anno.
Le Rsu incontreranno ufficialmente l’amministrazione comunale giovedì 12 aprile: in questa occasione si vedrà se sarà possibile il confronto e la presa in considerazione anche di questa prospettiva di attesa. Prospettiva che non viene condivisa, però, dall’Unione sindacale di Base (Usb), presente in aula anche se dal loggione della sala del Consiglio. Con alcuni cartelli, anche oggi, Giovanni Maccarino e alcune lavoratrici degli asili nido hanno espresso il loro parere. “Il nostro è un ‘ni’ alla proposta delle altre organizzazioni sindacali. L’attesa può essere accettata solo se concomitante con un piano, una prospettiva condivisa da tutti, per cercare la soluzione migliore”, spiega Maccarino, che sembra volere delle garanzie per “aspettare”. La soluzione in “pole position” per l’Usb resta quella di una azienda partecipata speciale, di cui aveva parlato il consigliere Enrico Mazzoni nel corso dell’ultima commissione sui precari degli asili nido.
“Evitiamo di prendere decisioni affrettate. Il nostro è un problema condiviso con altri comuni italiani (Torino, Modena) e va preso in esame attentamente, non cercando una soluzione sbrigativa in 20 giorni”, prosegue Ferraris sostenuto da due rappresentanti Rsu ed educatrici. In modo più schietto si è espresso Paolo Tinelli, rappresentante Uil: “Chiediamo di soprassedere per il momento. Aspettiamo la prossima amministrazione”. Ovviamente questa proposta lascia comunque aperta la strada della “proroga di 6 mesi” per arrivare a fine anno.
Le Rsu incontreranno ufficialmente l’amministrazione comunale giovedì 12 aprile: in questa occasione si vedrà se sarà possibile il confronto e la presa in considerazione anche di questa prospettiva di attesa. Prospettiva che non viene condivisa, però, dall’Unione sindacale di Base (Usb), presente in aula anche se dal loggione della sala del Consiglio. Con alcuni cartelli, anche oggi, Giovanni Maccarino e alcune lavoratrici degli asili nido hanno espresso il loro parere. “Il nostro è un ‘ni’ alla proposta delle altre organizzazioni sindacali. L’attesa può essere accettata solo se concomitante con un piano, una prospettiva condivisa da tutti, per cercare la soluzione migliore”, spiega Maccarino, che sembra volere delle garanzie per “aspettare”. La soluzione in “pole position” per l’Usb resta quella di una azienda partecipata speciale, di cui aveva parlato il consigliere Enrico Mazzoni nel corso dell’ultima commissione sui precari degli asili nido.