Pensionato valenzano fabbricava armi alla James Bond
Gli uomini della Squadra Mobile di Alessandria, a seguito di un ritorvamento in casa di due spacciatori, hanno scoperto in laboratorio di un 64enne che fabbricava armi da oggetti di uso comune come bastoni da passeggio e penne a sfera
Gli uomini della Squadra Mobile di Alessandria, a seguito di un ritorvamento in casa di due spacciatori, hanno scoperto in laboratorio di un 64enne che fabbricava armi da oggetti di uso comune come bastoni da passeggio e penne a sfera
Per capire come gli uomini della Squadra Mobile della Questura di Alessandria siano arrivati a scoprire questo laboratorio, si devono prima seguire le tracce di un’altra pista. Gli inquirenti avevano notato del movimento sospetto in una casa isolata nelle vicinanze del cimitero di Valenza. Nell’abitazione c’era un continuo via vai di persone e la presenza costante di due soggetti che però non erano lì residenti. Nelle prime ore di ieri pomeriggio, dopo aver tenuto sotto osservazione la casa per alcuni giorni, gli agenti della Sezione Antidroga della Squadra Mobile hanno deciso di controllare i due individui -i 28enni albanesi M.L. e E. M.- e di procedere alla perquisizione dell’edificio. Sono stati così trovati 10 grammi di cocaina pronti per essere tagliati e il materiale necessario per il confezionamento delle dosi da vendere. È intervenuta anche l’unità cinofila per trovare altri quantitativi di droga, ma non ne sono stati rinvenuti altri (probabilmente perché la merce era già stata venduta).
Nel corso della perquisizione nell’abitazione, sotto le ceneri di un fuoco che era stato acceso, è stato trovato, avvolta in un sacchetto di cellophane, un revolver completo delle munizioni. Il revolver è stato verificato essere derivato da una scacciacani accuratamente modificata in maniera artigianale. Anche le munizioni hanno subito la stessa sorte: pallottole calibro 22 in piombo trasformate in pallottole ad espansione, al contatto col bersaglio espandono la loro superficie provocando degli squarci nella parte colpita. Un tale lavoro non poteva essere stato fatto dai due soggetti residenti nell’abitazione, non ne avevano le capacità ne l’attrezzatura necessaria per farlo. Insospettiti da questo fatto gli agenti hanno approfondito le indagini per risalire all’artigiano armaiolo che aveva elaborato l’arma e i proiettili. In poco tempo sono riusciti a capire dove era situato il laboratorio clandestino -nel centro di Valenza- e a identificare chi era l’abile artefice che vi operava. Così è stato scoperto il 64 enne M.M., pensionato ex incastonatore, residente a Valenza e nativo di Codogno (Fe). Nella sua abitazione sono stati rivenuti un fucile artigianale in grado di sparare anche a lunghe distanze con relativo silenziatore, un bastone da passeggio trasformato in arma da fuoco, due “penne da sparo”, cioè due cilindri metallici in grado di poter sparare dall’esterno del tutto simili a normali penne a sfera. Il pensionato realizzava questo armamentario all’interno della propria casa dove è stato trovato un piccolo, seppur efficiente, tavolo da lavoro con tanto di tornio. Si suppone che questi oggetti venissero poi venduti, si sta infatti cercando di capire se qualcuno di essi possa essere stato utilizzato in qualche reato.
Gli uomini della Squadra Mobile hanno arrestato il 64 enne per fabbricazione e detenzioni di armi comuni da sparo clandestine ed alterate, reato per cui aveva già precedenti. M.L. è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, mentre E.M. per detenzione di arma comune da sparo alterata e relativo munizionamento.