Home
Palazzo Rosso: ricorso al Tar per provvedimenti della Corte dei Conti
Una delibera di Giunta conferma la volontà dell'amministrazione comunale di procedere con il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte contro gli ultimi provvedimenti della Corte dei Conti. Per l'incarico legale di "difesa" la Giunta Fabbio si è affidata ad un avvocato "esterno", di Torino
Una delibera di Giunta conferma la volontà dell'amministrazione comunale di procedere con il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte contro gli ultimi provvedimenti della Corte dei Conti. Per l'incarico legale di "difesa" la Giunta Fabbio si è affidata ad un avvocato "esterno", di Torino
E’ una deliberazione della Giunta comunale (assenti il vice sindaco Bonadeo e gli assessori Forno, Giordano e Lai) del 28 marzo 2012 ad aver preso la decisione di proporre il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte (Tar) contro gli ultimi provvedimenti presi dalla Corte dei Conti di Torino nei confronti dell’amministrazione Fabbio, “per violazione dell’articolo 24 della Costituzione“.
Nella delibera la Giunta ripercorre l’iter della Sezione di Controllo, a partire dalla pronuncia dell’organo che risale al 17 novembre 2011 (n° 279/2011), nella quale venivano riscontrate criticità di gestione e venivano inoltre descritte le misure correttive da prendere da parte dell’Ente comunale relativamente al rendiconto 2010 e al bilancio preventivo 2011. Modifiche apportate con la votazione in Consiglio comunale, a dicembre 2011, dei due bilanci rivisitati. La seconda pronuncia (n° 12/2012) della Corte dei Conti è quella di febbraio 2012, quasi un mese dopo l’adunanza del 19 gennaio, nella quale però la Sezione di Controllo accerta la “sussistenza nella gestione finanziaria dell’Ente dei profili di criticità strutturale – già sottolineati in precedenza – tali da determinare squilibri strutturali del bilancio che possono provocarne il dissesto finanziario e l’inadempimento da parte del Comune all’adozione delle misure correttive previste di legge”. A seguito dell’ultima adunanza del 21 marzo 2012 la Corte non si è ancora pronunciata, ma con una ordinanza ha fatto slittare una nuova convocazione al 4 maggio, con nuova documentazione da fornire.
Nella delibera questi provvedimenti “pur avendo ad oggetto misure coercitive nei confronti dell’Ente locale e immediatamente lesive, non contengono il riferimento e l’indicazione di ‘autorità e termini entro cui proporre ricorso ai sensi dell’articolo 3, comma 4 della legge 241/90′”.
Con l’approvazione per la deliberazione della Direzione Staff Avvocatura, nelle persona dell’avvocato Orietta Bocchio (regolarità tecnica) e della Direzione Staff Economico Finanziaria, nella figura del ragioniere capo Paolo Ansaldi (regolarità contabile), la Giunta Fabbio ha affidato l’incarico di “resistere a nome e per conto dell’amministrazione contro i provvedimenti (ultima pronuncia e ordinanza) della Corte dei Conti davanti al Tar” ad un soggetto giuridico esterno. Sembra infatti che secondo l’articolo 3 del Regolamento dell’Avvocatura comunale “nei casi di particolare importanza e/o complessità, si possano conferire incarichi esterni”. Così l’avvocato che seguirà le sorti della Giunta Fabbio lungo il ricorso è Tommaso Monfeli di Torino. L’assunzione di impegno di spesa per questa difesa è di 5 mila euro.
Oltre al ricorso al Tar, sembra essere confermata anche la denuncia contro il Collegio dei Revisori dei Conti da parte del ragioniere capo Paolo Ansaldi, che avrebbe proceduto con una querela contro i tre membri dell’organo di revisione. Non sono ancora note le motivzioni, ma forse l’ultimo documento dei Revisori, che annulla di fatto la possibilità di rispettare il Patto di stabilità 2011, non è stato proprio “digerito” dall’amministrazione Fabbio?
Nella delibera la Giunta ripercorre l’iter della Sezione di Controllo, a partire dalla pronuncia dell’organo che risale al 17 novembre 2011 (n° 279/2011), nella quale venivano riscontrate criticità di gestione e venivano inoltre descritte le misure correttive da prendere da parte dell’Ente comunale relativamente al rendiconto 2010 e al bilancio preventivo 2011. Modifiche apportate con la votazione in Consiglio comunale, a dicembre 2011, dei due bilanci rivisitati. La seconda pronuncia (n° 12/2012) della Corte dei Conti è quella di febbraio 2012, quasi un mese dopo l’adunanza del 19 gennaio, nella quale però la Sezione di Controllo accerta la “sussistenza nella gestione finanziaria dell’Ente dei profili di criticità strutturale – già sottolineati in precedenza – tali da determinare squilibri strutturali del bilancio che possono provocarne il dissesto finanziario e l’inadempimento da parte del Comune all’adozione delle misure correttive previste di legge”. A seguito dell’ultima adunanza del 21 marzo 2012 la Corte non si è ancora pronunciata, ma con una ordinanza ha fatto slittare una nuova convocazione al 4 maggio, con nuova documentazione da fornire.
Nella delibera questi provvedimenti “pur avendo ad oggetto misure coercitive nei confronti dell’Ente locale e immediatamente lesive, non contengono il riferimento e l’indicazione di ‘autorità e termini entro cui proporre ricorso ai sensi dell’articolo 3, comma 4 della legge 241/90′”.
Con l’approvazione per la deliberazione della Direzione Staff Avvocatura, nelle persona dell’avvocato Orietta Bocchio (regolarità tecnica) e della Direzione Staff Economico Finanziaria, nella figura del ragioniere capo Paolo Ansaldi (regolarità contabile), la Giunta Fabbio ha affidato l’incarico di “resistere a nome e per conto dell’amministrazione contro i provvedimenti (ultima pronuncia e ordinanza) della Corte dei Conti davanti al Tar” ad un soggetto giuridico esterno. Sembra infatti che secondo l’articolo 3 del Regolamento dell’Avvocatura comunale “nei casi di particolare importanza e/o complessità, si possano conferire incarichi esterni”. Così l’avvocato che seguirà le sorti della Giunta Fabbio lungo il ricorso è Tommaso Monfeli di Torino. L’assunzione di impegno di spesa per questa difesa è di 5 mila euro.
Oltre al ricorso al Tar, sembra essere confermata anche la denuncia contro il Collegio dei Revisori dei Conti da parte del ragioniere capo Paolo Ansaldi, che avrebbe proceduto con una querela contro i tre membri dell’organo di revisione. Non sono ancora note le motivzioni, ma forse l’ultimo documento dei Revisori, che annulla di fatto la possibilità di rispettare il Patto di stabilità 2011, non è stato proprio “digerito” dall’amministrazione Fabbio?