“Diteci che fine hanno fatto i libri del fondo Ferrero”
La Soprintendenza dei Beni Librari indagherà sull'annunciato smaltimento di una parte del Fondo Ferrero, custodito presso il Teatro Comunale e risultato contaminato dall'amianto. Intanto non è ancora stato trovato un accordo con Tra per la cassa integrazione di sette dipendenti
La Soprintendenza dei Beni Librari ?indagherà? sull'annunciato smaltimento di una parte del Fondo Ferrero, custodito presso il Teatro Comunale e risultato contaminato dall'amianto. Intanto non è ancora stato trovato un accordo con Tra per la cassa integrazione di sette dipendenti
Un patrimonio librario “infoibato senza pensarci due volte”. Usa questa espressione Franco Ferrari, ex direttore del teatro comunale. “Si tratta – spiega Ferrari – di 1.000/1.500 pezzi fra volumi, riviste e documenti d’epoca, chiusi regolarmente in armadi metallici”.
“Il direttore dei lavori di bonifica Daquarti ha infoibato questo patrimonio senza pensarci due volte, perché era inquinato e soprattutto perché non si poteva interrompere la bonifica. Visto che i restanti lavori nelle sale e negli impianti dureranno ancora mesi, e che gli uffici di via Savona non saranno certo riaperti perché il Tra chiude totalmente e vuole mettere i dipendenti in cassa integrazione fino all’estate, bastava lasciarli lì e rivolgersi agli organi competenti”.
Franco Ferrari e Nuccio Lodato lo avevano annunciato: “Bisogna denunciare legalmente l’accaduto alla Soprintendenza ai Beni Librari di Torino, perché si verifichi se le procedure sono state corrette”. E così sono andati avanti sul sentiero della segnalazione. Quel che denunciano è soprattutto una mancanza totale di informazioni. “Abbiamo intanto preceduto con la segnalazione ma occorre prima di tutto sapere di preciso che fine ha fatto il materiale considerato contaminato”.
Inoltre, aggiunge Ferrari, “sarebbe opportuno che la nostra Biblioteca Civica informasse l’opinione pubblica sullo stato del patrimonio, un autentico pezzo di storia cittadina, che si trova sul lato Giardini. Fra quei documenti ce ne sono migliaia donati dalla famiglia Guazzotti alla Città, la dotazione completa dell’Istituto Comunale “I Pochi”, un migliaio di saggi teatrali miei personali, che ho regalato al Teatro quando ero vicino a fondare una Biblioteca dello Spettacolo”.
Sul fronte Teatro comunale resta anche da definire la questione della cassa integrazione chiesta dalla dirigenza per sette dei quindici dipendenti. Ieri una nuova riunione ha segnato un piccolo passo in avanti, ma non il raggiungimento dell’accordo. I dipendenti si sono dichiarati disponibili ad una riduzione delle ore lavorate, a rotazione. L’azienda proponeva invece la cassa integrazione per sette dipendenti fino ad agosto. “Abbiamo registrato una piccola apertura da parte dell’azienda – spiega il sindacalista Antonio Torchia – Ci incontreremo giovedì per parlarne nuovamente”.
(nella foto di repertorio i lavori di bonifica in corso al Comunale)