Teatro Comunale: tra riapertura e nuovi scenari
Un convegno organizzato da "Insieme per Rita Rossa Sindaco" per parlare del futuro del Teatro Comunale e del suo peso all'interno della vita della città
Un convegno organizzato da "Insieme per Rita Rossa Sindaco" per parlare del futuro del Teatro Comunale e del suo peso all'interno della vita della città
Le opinioni e gli spunti venuti fuori nel corso del pomeriggio sono stati molti e variegati. Le voci alessandrine hanno posto la questione come un fatto primariamente politico. “Un incredibile disastro frutto di una sistema di disinformazione e di mancanza di responsabilità” lo ha definito Piera Rosi del comitato Ridatecilteatro. Nuccio Lodato le ha fatto eco dicendo che “Il Comunale deve essere riaperto al più presto per dare a eventi come Ring!, e alla vita culturale e cinematografica di Alessandria, un senso che possono avere solo in quella sede”. Critico è stato anche il loro commento alla recente vicenda dell’archivio di volumi appartenenti ad Adelio Ferrero finita in discarica perché contaminati da polvere d’amianto. “Pianteremo un casino nazionale per il trattamento riservato a Ferrero!” ha tuonato Lodato. “Un fatto incredibile che la dice lunga sulla competenza della Switch. Sono sconcertata dalla Mancuso che ha definito i volumi di Adelio Ferrero ‘vecchi libri senza alcun valore storico’” ha commentato la Rosi
A portare voci divergenti ci hanno pensato due attrici teatrali alessandrine, Laura Bombonato e Miriam Fieno, che hanno parlato di spazi altri e realtà da valorizzare nel nostro territorio. “Vorrei che per il teatro una volta tanto fossero sentiti gli artisti -ha detto Laura Bombonato- Dateci luoghi e possibilità, anche se non c’è il Teatro Comunale. La Cittadella di Luna è un esempio: si è usato un altro spazio realizzando una bella iniziativa con tanto pubblico. Mi chiedo se allora è necessario quel teatro e tutte le spese che comporta o se non sia da valorizzare le compagnie che abbiamo e gli altri spazi che ci sono”.
“Un nuovo teatro è possibile laddove è possibile avere un pubblico più educato -l’idea di Miriam Fieno- Con la mia compagnia ci battiamo per ristabilire un contatto con il pubblico, ce lo andiamo a prendere. Ridateci un teatro, si. Riprendiamoci però gli spazi e andiamo a prendere il pubblico di modo che il teatro non sia solo un logo in cui stare seduti e guardare uno spettacolo, ma sia un luogo d’incontro”.
Dall’esperienza dei direttori di teatri di altre città si è, infine, provato a confrontarsi su quello che può essere un teatro per un territorio e su come debba questo organizzarsi per risultare una realtà vincente e di riferimento. Ne è emerso un quadro in cui certamente è importante una volontà politica, in cui è però altrettanto importante avere una progettualità a lungo raggio nel quale siano ben studiate e organizzate tutte le scelte che ruotano intorno alla struttura teatrale. Un teatro inserito in una rete virtuosa che sappia aprirsi all’esterno e ai centri zona di tutta la provincia, puntando sulle produzioni proprie in maniera decisa e con una programmazione in merito e che non si affidi solo alla passione personale di qualcuno. Un teatro che sappia ridisegnarsi alla luce delle dinamiche contemporanee e non rimanga ancorata a quelle di venti o trent’anni fa, se vuole essere competitivo e dare una proposta appetibile per il pubblico.