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Dino Foresto: “mi candido perchè non mi riconosco in nessuno”
Ex insegnante e presidente Amiu dal '94 al 2004, Dino Foresto si candida a sindaco con la lista Politica pulita
Ex insegnante e presidente Amiu dal '94 al 2004, Dino Foresto si candida a sindaco con la lista Politica pulita
Si definisce “un tecnico” prestato alla politica, anche se non è del tutto nuovo alla politica. Ex socialista negli anni d’oro del Psi alessandrino, Dino Foresto è il candidato numero 16, ma solo in ordine di presentazione. “Io in realtà le firme le ho già depositate e i nomi della lista ci sono già. Sono amici e persone che mi conoscono, che mi stimano e che mi hanno esortato a dare il mio contributo alla città in un momento così difficile”, dice. Classe 1941, Foresto sarà il candidato sindaco per una lista che si chiama “Politica Pulita”. Il suo nome è strettamente legato ad Amiu, azienda per la raccolta rifiuti che contribuì a fondare nel 1974 e di cui fu presidente per un decennio, dal ’94 al 2004. “Il motto che avevo pensato per Amiu era ‘a servizio del cittadino’, ed è valido ancora oggi”. Foresto corre “perchè non mi riconosco in nessuno dei candidati e non sono disposto ad apparentamenti o cose del genere”, dice chiaramente.
Il programma? “poche righe e, al primo punto, la riorganizzazione della macchina comunale. Se si riorganizza il comune le risorse si trovano per fare quel che serve, ossia la cura del territorio , la pulizia di strade e marciapiedi, cose semplici ma che servono davvero”.
La macchina comunale dice di conoscerla bene: “come presidente e fondatore di Amiu mi sono confrontato con gli uffici, i dirigenti, gli assessori. Posso dire che negli anni Novanta i fornitori venivano pagati a 60 giorni”.
No fa sconti né a destra né a sinistra, soprattutto se si tratta di politici: “devono fare dieci passi indietro, hanno fatto abbastanza danni”. A partire dall’introduzione della raccolta differenziata porta a porta “che ha fatto lievitare i costi da 9 a 16 milioni di euro”. Tra i punti programmatici ci sarà sicuramente l’introduzione del “cassonetto di prossimità”, in strada, condiviso tra più condomini.
Il programma? “poche righe e, al primo punto, la riorganizzazione della macchina comunale. Se si riorganizza il comune le risorse si trovano per fare quel che serve, ossia la cura del territorio , la pulizia di strade e marciapiedi, cose semplici ma che servono davvero”.
La macchina comunale dice di conoscerla bene: “come presidente e fondatore di Amiu mi sono confrontato con gli uffici, i dirigenti, gli assessori. Posso dire che negli anni Novanta i fornitori venivano pagati a 60 giorni”.
No fa sconti né a destra né a sinistra, soprattutto se si tratta di politici: “devono fare dieci passi indietro, hanno fatto abbastanza danni”. A partire dall’introduzione della raccolta differenziata porta a porta “che ha fatto lievitare i costi da 9 a 16 milioni di euro”. Tra i punti programmatici ci sarà sicuramente l’introduzione del “cassonetto di prossimità”, in strada, condiviso tra più condomini.