Scoperta frode nell’alessandrino: nascondevano ricavi inventandosi costi fittizi
Una società leader nel settore agricolo ha evaso 2,8 milioni di euro in tre anni. La scoperta delle Entrate nei conti di unazienda dellalessandrino: false consulenze e altre voci inventate per sottrarre fondi e avvantaggiarsi sulla concorrenza
Una società leader nel settore agricolo ha evaso 2,8 milioni di euro in tre anni. La scoperta delle Entrate nei conti di un?azienda dell?alessandrino: false consulenze e altre voci inventate per sottrarre fondi e avvantaggiarsi sulla concorrenza
Per una società di medie dimensioni, competitiva a livello nazionale e con un elevato volume di acquisti intracomunitari, sembrava inverosimile che il reddito sociale indicato nelle ultime dichiarazioni fosse solo di 30mila euro.
Il meccanismo della frode: la società inseriva in bilancio quelli che in gergo si definiscono “costi fittizi”, ossia spese sostenute solo sulla carta per alleggerire l’utile aziendale e pagare meno imposte. Tra questi figuravano, ad esempio, 490mila euro per una generica consulenza e i debiti per lo sfruttamento del know how per oltre 900mila euro, senza traccia di fattura. Queste uscite venivano giustificate da semplici scritture private stipulate con una seconda società la cui struttura sociale era costituita dagli stessi soci della prima. Le uscite, inoltre, venivano “pareggiate” con prelievi di denaro di pari importo che due soci effettuavano dai conti correnti della società, chiudendo così il cerchio delle operazioni studiate per aggirare il Fisco.
“Ci siamo imbattuti in un fenomeno contrario anche alle leggi della leale concorrenza: frodare il Fisco equivale ad utilizzare una leva competitiva illegale verso gli altri competitor, che in questo modo rischiano di essere spinti ai margini del mercato”, così commenta l’operazione il Direttore regionale dell’Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi. “Stupisce che società che prestino particolare attenzione alla propria immagine di aziende serie trascurino i propri doveri di cittadinanza, sottraendo risorse ai servizi per la collettività”.