Home
Vicenda bilanci palazzo Rosso: “e alla fine paghiamo noi”
Secondo un nuovo sondaggio Epokè, il 64% degli alessandrini ritiene che la situazione dei bilanci comunali inciderà molto negativamente sulla qualità di vita dei cittadini nei prossimi anni e il 58% segue attentamente l'evolversi delle vicende con il timore che alla fine a pagare saranno sempre e solo i cittadini
Secondo un nuovo sondaggio Epokè, il 64% degli alessandrini ritiene che ?la situazione dei bilanci comunali inciderà molto negativamente sulla qualità di vita dei cittadini nei prossimi anni? e il 58% segue attentamente l'evolversi delle vicende con il timore ?che alla fine a pagare saranno sempre e solo i cittadini?
Materia tecnica? Pare proprio di no. La vicenda sui bilanci di palazzo Rosso interessa eccome i cittadini alessandrini. Se ci fossero stati ancora dubbi in proposito, il terzo sondaggio di Epokè e Alessandrianews che pubblichiamo conferma proprio il contrario.
La preoccupazione per il rischio dissesto del Comune è una materia seguita dall’elettorato che dimostra in questo caso grande maturità. Il sondaggio, (pubblicato anche su www.comunalialessandria2012.it) indica che il 58% del campione intervistato con il metodo Cawi, ha seguito con grande attenzione le vicende relative ai bilanci comunali. Una percentuale comunque considerevole, il 35% dichiara di averle seguite “solo sporadicamente” e solo il 7% dice che “è un tema che non mi interessa”.
Solo venerdì la Corte dei Conti ha emesso un’ordinanza con la quale chiede all’amministrazione comunale nuovi documenti, entro il 4 maggio, cioè a pochi giorni dalla data elettorale. Ma la percezione che i cittadini hanno tratto dalla vicenda è ben chiara. Per il 64% del campione, “la situazione del Bilancio del Comune inciderà molto negativamente sulla qualità di vita dei cittadini nei prossimi anni”; per il 12% non cambierà la situazione della città; per il 10% inciderà negativamente ma in maniera marginale; il 14% dichiara di non sapere.
Anche nei commenti correlati alle schede del sondaggio, emerge la consapevolezza degli elettori di trovarsi di fronte ad una situazione grave, a prescindere dal colore politico di chi governa oggi e di chi governerà la città nel prossimo futuro.
“Se le casse comunali sono vuote chiunque vinca le elezioni si troverà con un mare di debiti da gestire”, è uno dei primo commenti.
“Sono spariti un mucchio di soldi che erano destinati ai servizi collettivi. E i cittadini dovranno pure rifonderli loro con le tasse”, scrive un cittadino.
C’è anche chi corre indietro con la memoria: “voglio ricordare che negli anni passati i problemi erano gli stessi, negli anni ’90 Alessandria era commissariata, non andiamo a cercare il pelo nell’uovo, chi passa dalla poltrona sta comodo”.
“Penso che la situazione bilanci inciderà molto negativamente, ma ho fiducia che una buona nuova amministrazione possa alleviare i disagi ed i problemi causati dalla scorsa terribile amministrazione”.
E ancora, c’è chi propone una soluzione personale: “Diminuzione di servizi di cui non godo in quanto rivolti a fasce deboli per contro si dovrà eseguire una scrupolosa scelta degli interventi e forse rivederne alcuni già intrapresi come il ponte Meier: in sostanza maggiore attenzione degli amministratori e una diminuzione di inutili dirigenze”
“E’ semplice, con quella montagna di debito ed il probabile commissariamento del Comune mi spiegate come si fa ad assicurare i servizi socialmente utili?”, si chiede un altro cittadino.
Realistico chi scrive: “tanto a pagarne i debiti saremo noi cittadini”, o “a mio parere Alessandria è guidata da incompetenti, non solo con l’attuale sindaco, ma anche con la precedente, che non trovo assolutamente umana ed equa. E quest’anno non voterò”.
“Penso che la situazione bilanci peserà in maniera marginale se chi prenderà le redini dovrà essere in grado di lavorare seriamente, senza fare i propri interessi personali, e avendo la determinazione di sistemare veramente la situazione”.
La preoccupazione per il rischio dissesto del Comune è una materia seguita dall’elettorato che dimostra in questo caso grande maturità. Il sondaggio, (pubblicato anche su www.comunalialessandria2012.it) indica che il 58% del campione intervistato con il metodo Cawi, ha seguito con grande attenzione le vicende relative ai bilanci comunali. Una percentuale comunque considerevole, il 35% dichiara di averle seguite “solo sporadicamente” e solo il 7% dice che “è un tema che non mi interessa”.
Solo venerdì la Corte dei Conti ha emesso un’ordinanza con la quale chiede all’amministrazione comunale nuovi documenti, entro il 4 maggio, cioè a pochi giorni dalla data elettorale. Ma la percezione che i cittadini hanno tratto dalla vicenda è ben chiara. Per il 64% del campione, “la situazione del Bilancio del Comune inciderà molto negativamente sulla qualità di vita dei cittadini nei prossimi anni”; per il 12% non cambierà la situazione della città; per il 10% inciderà negativamente ma in maniera marginale; il 14% dichiara di non sapere.
Anche nei commenti correlati alle schede del sondaggio, emerge la consapevolezza degli elettori di trovarsi di fronte ad una situazione grave, a prescindere dal colore politico di chi governa oggi e di chi governerà la città nel prossimo futuro.
“Se le casse comunali sono vuote chiunque vinca le elezioni si troverà con un mare di debiti da gestire”, è uno dei primo commenti.
“Sono spariti un mucchio di soldi che erano destinati ai servizi collettivi. E i cittadini dovranno pure rifonderli loro con le tasse”, scrive un cittadino.
C’è anche chi corre indietro con la memoria: “voglio ricordare che negli anni passati i problemi erano gli stessi, negli anni ’90 Alessandria era commissariata, non andiamo a cercare il pelo nell’uovo, chi passa dalla poltrona sta comodo”.
“Penso che la situazione bilanci inciderà molto negativamente, ma ho fiducia che una buona nuova amministrazione possa alleviare i disagi ed i problemi causati dalla scorsa terribile amministrazione”.
E ancora, c’è chi propone una soluzione personale: “Diminuzione di servizi di cui non godo in quanto rivolti a fasce deboli per contro si dovrà eseguire una scrupolosa scelta degli interventi e forse rivederne alcuni già intrapresi come il ponte Meier: in sostanza maggiore attenzione degli amministratori e una diminuzione di inutili dirigenze”
“E’ semplice, con quella montagna di debito ed il probabile commissariamento del Comune mi spiegate come si fa ad assicurare i servizi socialmente utili?”, si chiede un altro cittadino.
Realistico chi scrive: “tanto a pagarne i debiti saremo noi cittadini”, o “a mio parere Alessandria è guidata da incompetenti, non solo con l’attuale sindaco, ma anche con la precedente, che non trovo assolutamente umana ed equa. E quest’anno non voterò”.
“Penso che la situazione bilanci peserà in maniera marginale se chi prenderà le redini dovrà essere in grado di lavorare seriamente, senza fare i propri interessi personali, e avendo la determinazione di sistemare veramente la situazione”.