Intitolato il Gruppo Comunale dei volontari di Protezione Civile alla memoria del prefetto Macrì
Il sindaco Fabbio: Omaggio doveroso a chi ha saputo essere un amico prima che un funzionario dello Stato
Il sindaco Fabbio: Omaggio doveroso a chi ha saputo essere un amico prima che un funzionario dello Stato
Macrì giunse ad Alessandria da commissario di polizia e prestò servizio in questura, manifestando da subito i tratti distintivi del suo agire: senso del dovere e del servizio allo Stato, trasparenza assoluta, riserbo e attenzione alle caratteristiche del territorio e della comunità. Diventato capo di gabinetto e poi viceprefetto vicario, fu subito apprezzato per il modo cordiale e il piacere di affrontare le sfide. Nella sede dell’Ufficio Territorio del Governo svolse delicati incarichi, tra i quali il periodo di commissariamento del Comune all’inizio degli anni Novanta in piena crisi politica e istituzionale del Paese. “Mesi difficili – ricorda il sindaco -, durante i quali lasciò alla politica il tempo necessario di ricostituirsi, ridiscutendo il proprio ruolo, mantenendo però un adeguato livello di servizi ai cittadini e nel contempo mettendo in atto un risanamento complessivo della macchina comunale per restituire alla città un’amministrazione efficiente e autorevole”.
Così’ come una sfida superata brillantemente fu anche quella della ripresa post alluvione, “quando Macrì passò interi giorni a coordinare interventi e aiuti alla popolazione, conoscendo le potenzialità del territorio, sapendo sfruttare le strutture e approcciando con sensibile umanità tutte le persone”. Molte delle procedure stabilite in quel tragico periodo sono comprese negli attuali Piani Comunali di Protezione Civile. “Creò le condizioni per il ‘sogno’ del volontariato laico, di chi si mette a disposizione dell’altro”.