Ispettori Ambientali: “in diminuzione l’abbandono dei rifiuti”
L'attività degli Ispettori Ambientali per l'anno 2011 è stata illustrata dall'ispettore Fulvio Barzizza nel corso della commissione politiche Ambientali. L'attività degli ispettori ha raggiunto i 3 mila controlli
L'attività degli Ispettori Ambientali per l'anno 2011 è stata illustrata dall'ispettore Fulvio Barzizza nel corso della commissione politiche Ambientali. L'attività degli ispettori ha raggiunto i 3 mila controlli
Poi la parola è stata lasciata all’ispettore ambientale Fulvio Barzizza, che dati alla mano, ha confermato la “drastica riduzione dell’attività di abbandono rifiuti”. In particolare per l’anno 2011 sono stati “oltre 3 mila i controlli, 519 le segnalazioni, 252 le sanzioni di vario genere (dall’abbandono di oggetti di qualsiasi genere e tipo al volantinaggio abusivo, sino alle problematiche di maggiore gravità come l’abbandono dei rifiuti speciali) e 10 le notizie di reato che sono state segnalate alla Procura della Repubblica“.
Grazie all’intensa attività di controllo sul territorio è diminuito il numero dei casi di abbandono dei rifiuti “in bianco”, come si usa definirli in gergo, cioè quei rifiuti lasciati accanto ai cassonetti solitamente da piccole imprese, magari non in regola. Di conseguenza è diminuita anche l’attività e il numero stesso di queste piccole ditte e realtà industriali. Operazioni di monitoraggio ed eventuali sanzioni contro malintenzionati ad opera degli agenti ambientali hanno interessato soprattutto la zona dei giardini antistanti la stazione ferroviaria (160 controlli nel 2011) e dei giardini Pittaluga (162 controlli).
Tra le segnalazioni maggiormente “in voga” in questo periodo, come ha spiegato Barzizza, ci sono “l’abbandono di deiezioni dei cani da parte dei loro padroni” per strada, sui marciapiedi e nei parchi ma anche “l’attività di volantinaggio abusivo” che crea comunque abbandono di rifiuti per la città.
Una problematica differente è quella dei cosiddetti “rifiuti speciali”, come ad esempio l’eternit. Come si rimuovono le lastre lasciate magari per strada, soprattutto nelle zone isolate degli spalti? “Intanto le lastre di amianto diventano pericolose se hanno un certo periodo di anni e se cominciano quindi a sfaldarsi – ha precisato Barzizza – Il pericolo dell’eternit è per inalazione. Ma anche se fosse presente una sola lastra noi diamo la segnalazione all’ufficio comunale preposto, che manda una ditta specializzata cui è affidato il lavoro di rimozione“. Ovviamente non è da tralasciare l’aspetto economico di queste operazioni per i rifiuti speciali, “visto gli alti costi di queste ditte specializzate”.
L’intensa attività di controllo degli Ispettori Ambientali avrà un ruolo fondamentale anche all’interno della Newco in materia di rifiuti , nata dall’unione tra Amiu e Iren. Ha confermare che opereranno all’interno della nuova azienda è stato il presidente della commissione mario Bocchio.