In attesa della nuova pronuncia, “attacco” ai Revisori dei Conti
Si è tenuta ieri l'adunanza alla Corte dei Conti di Torino. Dopo un' analisi della memoria difensiva redatta dallo studio Uckmar , la Sezione controllo ha evidenziato la "generalità delle tematiche, con l'assenza dei dati finanziari, cioè numerici". Nel frattempo lo scontro tra amministrazione e Revisori dei Conti si acuisce dopo gli attacchi al Collegio all'interno della memoria stessa
Si è tenuta ieri l'adunanza alla Corte dei Conti di Torino. Dopo un' analisi della memoria difensiva redatta dallo studio Uckmar , la Sezione controllo ha evidenziato la "generalità delle tematiche, con l'assenza dei dati finanziari, cioè numerici". Nel frattempo lo scontro tra amministrazione e Revisori dei Conti si acuisce dopo gli attacchi al Collegio all'interno della memoria stessa
“Nella seconda delibera – prosegue l’avvocato Astegiano – di febbraio la situazione di criticità non era mutata e da parte dell’Ente comunale non era state adottate misure sostanziali”. Anche nella memoria di oggi, “sono spiegate in modo dettagliato alcune questioni, come Svial e Valorial o come la cessione del servizio di raccolta rifiuti (Amiu), ma non sono presenti atti contabili (numeri, nrd) certi che possano delineare le mutate anomalie“. A ciò si è aggiunto il verbale consegnato nella stessa mattinata di ieri alla Corte dei Conti dal Collegio dei Revisori (presenti a Torino). Come spiega Astegiano “il verbale esprime le difficoltà di lavorare del Collegio dei Revisori che da mesi chiedono della documentazione che ancora non gli è stata consegnata dall’amministrazione, dagli uffici”. A confermarlo è stata la dottoressa Antonella Perrone, membro dei Revisori: ” sono sei mesi che chiediamo i dettagli dei capitoli di entrate e di spese del bilancio preventivo del 2011. Ancora non li abbiamo ricevuti”.
L’accanimento nei confronti del lavoro svolto dai tre membri revisori, che ha acuito lo scontro nella sede torinese, non è più soltanto quello della Giunta e dell’amministrazione. Sembra che a puntare il dito contro i Revisori dei Conti sia stato anche il noto studio Uckmar, attraverso le affermazioni contenute nella memoria difensiva. A negare la “mancanza di documentazione” di cui parlano i Revisori è stato il ragioniere capo Paolo Ansaldi: “gli uffici vi hanno sempre consegnato tutto. Voi avete tutti i documenti e non potete far fare questa figura al Comune di Alessandria!”. Qualche frecciatina al Collegio era stata tirata dallo stesso Ansaldi nel corso delle precisazioni dinanzi la Corte dei Conti su alcune tematiche contenute nel documento difensivo: “gli uffici sanno dove mettere le mani. Bisogna essere come i cani da tartufo per sapere dove andare a cercare e soprattutto cosa si sta cercando. Bisogna saperla leggere la documentazione”. La “scorrettezza” (se così si può definire) dello studio Uckmar, di un attacco al lavoro dei Revisori dei Conti nella memoria difensiva, è stato evidenziato dalla dottoressa Perrone al rappresentante che ha accompagnato l’assessore Franco Trussi e il ragioniere capo all’adunanza, il dottor Marcello Pastorino (praticante, che ha soltanto risposto che “non si trattava di un attacco personale”, senza entrare nel merito della questione).
Alla Corte dei Conti si è rivolto, invece, Paolo Ansaldi che ha precisato alcune operazioni in corso, altre future, dichiarando come “sui punti più ‘scabrosi’ delle prime pronunce gli atti sono stati fatti, mentre altri sono in itinere”. Ha ciò confermato come non per tutte le “attività”, sempre tirate in causa a difesa dell’Ente, ci siano “atti formali” già redatti, ma che una cristallizzazione di molte situazioni si avrà entro il 30 aprile, con il rendiconto 2011. Nonostante ciò “abbiamo lavorato ulteriormente, in questo periodo, su alcuni punti, su alcune criticità evidenziate dalla Corte, anche se spesso il lavoro “gestionale” svolto non si vede”. E prosegue: “siamo noi i primi a ricevere in ritardo i soldi (ad esempio dallo Stato), quindi di conseguenza noi ritardiamo nei pagamenti”. La precisazione viene fatta in relazione all’atteggiamento preoccupato di questi ultimi mesi di istituti bancari e di fornitori che “sono venuti a farmi domande sulla situazione dell’Ente, preoccupati dai titoli sensazionalistici dei media e dei giornali!”.
In particolare, a sostegno dell’attività di risanamento della situazione finanziaria, il ragioniere capo riferisce del “ripianamento di Svial e Valorial a fine 2010, della normale operazione commerciale di servizi a terzi che si è operata con la cessione della raccolta rifiuti che ha portato nelle casse 15 milioni di euro, ma soprattutto della impossibilità di dissesto perché il Comune è fuori solo di 3 parametri su 10“. Ansaldi poi evidenzia come alcune criticità, “come il risultato di disavanzo di amministrazione o il ricorso alle anticipazioni continue di cassa” dipendano dalla crisi generale degli Enti comunali, molti dei quali si trovano in questa stessa condizione. “ad oggi, cioè questa mattina – precisa Ansaldi – il valore dell’anticipo di tesoreria è di 12 milioni 800 mila euro“, che secondo il ragioniere capo si andrebbero a coprire con il denaro ricavato dal bando di gara Amiu (15 milioni), che adesso si sta attuando anche per Aral, cioè il servizio smaltimento rifiuti, e con i 7 milioni 500 mila che l’Ente deve avere dalla Regione per due atti del Rir, deliberati dal Consiglio comunale, che trascinano da 5 anni l’entrata di questo denaro.
I miglioramenti ci sarebbero, almeno secondo Ansaldi, che sulle procedure ingiuntive afferma: “non c’è più quella di oltre un milione di euro da parte di Compass, perché abbiamo versato mezzo milione e la società ha deciso di non procedere più”. Sul caso Cissaca (ingiunzione di 9 milioni), invece, “ho chiesto di oppormi”, perché non c’è terzietà, visto che è un consorzio e questo denaro non rappresenta il corrispettivo di un contratto con terzi, ma rappresenta i contributi, che non possono essere ascritti a debito dell’Ente comunale”. Poi Ansaldi guarda alla situazione finanziaria, ma sempre adducendo ad una situazione “futura, prospettica” e non basata sui dati e sui fatti di oggi: parla di ingresso di altri 15 milioni con la cessione del servizio smaltimento rifiuti (che rappresenta comunque un’entrata vincolata) e di cifre pari a 100 milioni di valore di concessione del servizio del gas, oggi in mano al colosso Amag, e di 68 milioni del valore degli impianti.
Ad oggi non è dato sapere quale sarà il pronunciamento della Corte dei Conti, ma quello che sembra trasparire non è certo un quadro felice per i prossimi amministratori della città di Alessandria, visto che i tempi si allungano a ridosso delle elezioni comunali, ormai alle porte.