Fabbio: “Se sarà dichiarato dissesto faremo ricorso al Tar”
Nel corso di una conferenza stampa, il sindaco di Alessandria Piercarlo Fabbio e l'assessore al bilancio Franco Trussi, hanno illustrato la memoria difensiva inviata alla Corte dei Conti. "Il dissesto - dice - penalizzerebbe la città e favorirebbe gli amministratori. Noi non lo vogliamo". Ma chiederanno alla Corte di mettere il Comune sotto "continuo monitoraggio"
Nel corso di una conferenza stampa, il sindaco di Alessandria Piercarlo Fabbio e l'assessore al bilancio Franco Trussi, hanno illustrato la memoria difensiva inviata alla Corte dei Conti. "Il dissesto - dice - penalizzerebbe la città e favorirebbe gli amministratori. Noi non lo vogliamo". Ma chiederanno alla Corte di mettere il Comune sotto "continuo monitoraggio"
Chiarito, a suo modo, cosa è tecnicamente il dissesto, per quale motivo, secondo l’attuale amministrazione comunale per Alessandria non sussiste il dissesto? A illustrarlo è stato ancora il sindaco Fabbio: “C’è un metodo tranchant per definire se un Comune è in dissesto, ed è definito dalla legge. Ci sono 10 indicatori ai fini della qualificazione di enti strutturalmente deficitari. Gli indicatori devono essere superati almeno per la metà, come dice l’articolo 242 del Testo Unico, per dichiarare le condizioni strutturalmente deficitarie. Il Comune di Alessandria ne ha sfiorati solo 3 nel 2010 e 3 nel 2011. I 4 che qualcuno ha ipotizzato fanno parte di una lettura superficiale della legge perché i debiti fuori bilancio devono essere condotti per 3 anni consecutivi per accendere quell’indicatore. In realtà si è sforato solo un anno sugli ultimi 3”. Poste queste condizioni quindi per il Sindaco il dissesto non sussiste: “Noi abbiamo 3 parametri e non 5, per questo riteniamo che non ci sia dissesto. Ove qualcuno volesse dichiararlo si troverà dinnanzi la nostra resistenza. Se dovesse succedere saremo pronti a ricorrere al Tar”.
Intanto domani, 21 marzo, ci sarà l’audizione a Torino davanti alla Corte dei Conti in cui i rappresentanti comunali (saranno presenti l’assessore Franco Trussi, Paolo Ansaldi e l’avvocato Pestarino in rappresentanza dello studio di avvocati che difende il Comune) dovranno relazionare sulle richieste avanzate dalla Corte dei Conti. Come ha spiegato il sindaco, è stata inviata la memoria difensiva. “Oggi abbiamo inviato alla Corte dei Conti una documentazione che speriamo tengano in considerazione e leggano. In capo a questo plico molto corposo di allegati, come giunta abbiamo validato la memoria di 19 pagine dei professori Ukmar e Borgonovi, la memoria prende in considerazione le varie ipotesi di lavoro e conclude con una valutazione tesa a desistere dal portare alla procedura di dissesto, non sussistendone i presupposti. Però chiediamo anche in parallelo di prendere in considerazione un percorso di affiancamento nel quale la Corte dei Conti ci sottoponga un continuo monitoraggio, perché noi abbiamo messo molti elementi di risanamento. Questi, se controllati parallelamente con la Corte dei Conti, potrebbero dare maggiori soddisfazioni che il dissesto”.
Secondo il sindaco l’eventuale dissesto, poi, arriverebbe fuori tempo. “In un periodo come questo potrebbe turbare la campagna elettorale – ha commentato – Inoltre si scioglierebbe un consiglio che di fatto viene sciolto dalle elezioni”
L’assessore al bilancio Franco Trussi è entrato più in dettaglio dei numeri, dicendo come l’attuale giunta abbia “congelato l’indebitamento. L’amministrazione precedente aveva raddoppiato i debiti rispetto alla Calvo da 70 a 140 milioni di euro. Noi abbiamo assestato il debito a 140 milioni di euro non aumentandolo in nulla. Facendo questo abbiamo continuato anche a fornire i servizi ai cittadini senza gravare ulteriormente sul patrimonio del Comune. Noi abbiamo cercato risorse avventurandoci in qualcosa di diverso, provando a valorizzare i nostri beni e il nostro patrimonio. Abbiamo a cuore la nostra città e vogliamo mantenerla in ottimo stato. Forse qualcuno per interessi di altra natura ha cercato di buttarci qualcosa tra i piedi per farci cadere. Questo gesto è andato però a danno della comunità. La memoria difensiva – secondo Trussi – smonta quasi tutti i punti della Corte dei Conti. La Corte dei Conti, inoltre ha usato molti condizionali. Non si può distruggere una comunità per dei se e dei ma”.