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Poliziotti e Vigili del Fuoco scendono in piazza
Manifestazione di protesta di fronte alla Prefettura di Alessandria del Comparto sicurezza-Difesa e Soccorso Pubblico contro le mancate promesse del Governo in materia di pensioni. "Non tutelano la specificità dei nostri ruoli" commentano i sindacati
Manifestazione di protesta di fronte alla Prefettura di Alessandria del Comparto sicurezza-Difesa e Soccorso Pubblico contro le mancate promesse del Governo in materia di pensioni. "Non tutelano la specificità dei nostri ruoli" commentano i sindacati
La parola chiave della manifestazione di protesta di questa mattina del Comparto Sicurezza-Difesa e del Soccorso pubblico è “pensioni”.
Le sigle sindacali della Polizia di Stato (Siap, Silp-Cgil, Coisp e Anfip), della Polizia Penitenziaria (Osapp e Sinappe) e dei Vigili del Fuoco (Usppi, Confsal e Sindir Ugl) si sono ritrovate unite di fronte al palazzo della Prefettura di Alessandria contro le promesse mancate del Governo nazionale in materia di pensioni e di tutela della specificità delle dei loro ruoli, di vigilanza e sicurezza dei cittadini.
“Sulle pensioni il Governo ha scelto di andare in direzione opposta rispetto alle promesse fatte gli scorsi mesi -replicano i sindacati – Con un peggioramento delle condizioni di lavoro per gli operatori della sicurezza”. La richiesta è ” maggiore rispetto per l’accesso degli operatori alle pensioni e maggiore sensibilità per i rischi che derivano dall’innalzamento dell’età media dei poliziotti, militari e vigili del fuoco”. Questa decisione del Governo provocherebbe, sempre secondo i sindacati, un “pericoloso abbassamento dei livelli di sicurezza dei cittadini, oltre che degli operatori del Comparto stesso”.
“Prima un agente di 55 anni, aveva la possibilità di turni di piantonaggio per la sorveglianza da alternare con i turni su strada. Ora con il sistema di video-sorveglianza, anche l’operatore dei questa età è sempre in servizio su strada, con maggiore pericolo perché sicuramente, la specificità del ruolo e del suo lavoro, non è come quello di un 30-35 enne. Noi giriamo armati, con tutte le conseguenze del caso”, esemplificano alcuni rappresentanti Cgil.
Le sigle sindacali della Polizia di Stato (Siap, Silp-Cgil, Coisp e Anfip), della Polizia Penitenziaria (Osapp e Sinappe) e dei Vigili del Fuoco (Usppi, Confsal e Sindir Ugl) si sono ritrovate unite di fronte al palazzo della Prefettura di Alessandria contro le promesse mancate del Governo nazionale in materia di pensioni e di tutela della specificità delle dei loro ruoli, di vigilanza e sicurezza dei cittadini.
“Sulle pensioni il Governo ha scelto di andare in direzione opposta rispetto alle promesse fatte gli scorsi mesi -replicano i sindacati – Con un peggioramento delle condizioni di lavoro per gli operatori della sicurezza”. La richiesta è ” maggiore rispetto per l’accesso degli operatori alle pensioni e maggiore sensibilità per i rischi che derivano dall’innalzamento dell’età media dei poliziotti, militari e vigili del fuoco”. Questa decisione del Governo provocherebbe, sempre secondo i sindacati, un “pericoloso abbassamento dei livelli di sicurezza dei cittadini, oltre che degli operatori del Comparto stesso”.
“Prima un agente di 55 anni, aveva la possibilità di turni di piantonaggio per la sorveglianza da alternare con i turni su strada. Ora con il sistema di video-sorveglianza, anche l’operatore dei questa età è sempre in servizio su strada, con maggiore pericolo perché sicuramente, la specificità del ruolo e del suo lavoro, non è come quello di un 30-35 enne. Noi giriamo armati, con tutte le conseguenze del caso”, esemplificano alcuni rappresentanti Cgil.